Città di Castenaso – (BO)

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Info
  • Codice Catastale: C292
  • Codice Istat: 37021
  • CAP: 40055
  • Numero abitanti: 14317
  • Nome abitanti: castenasesi
  • Altitudine: 42
  • Superficie: 35.74
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 11.7
  • Comuni confinanti:

    Bologna, Budrio, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, San Lazzaro di Savena

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Sebbene Castenaso derivi il proprio toponimo dal fondo agricolo di un tale Castinus di epoca tardo-imperiale (dal quale “ Fundus Castenasius”), la leggenda vuole che sia l’antica Castrum Nasicæ, accampamento del console Publio Scipione Nasica, durante le guerre tra i Romani e i Galli Boi.

Nel 1852 fu composto lo stemma civico che allude a questo avvenimento che si sarebbe svolto nel 190 a.C.: i due labari simboleggiano gli accampamenti dei sue eserciti separati dal torrente Idice che “… prima di venire li due eserciti a quella definitiva giornata stettero un intero inverno di fronte gli uni agli altri, negli accampamenti e fortificazioni, fatte dai Romani sulla destra, e dai Boi sulla sinistra sponda del Torrente Idice, e precisamente dove restò impresso il nome di Castenaso, ossia Castri Nasicae…”.

Indirettamente è anche un riferimento all’antichità dell’insediamento che poi originerà il paese, infatti frazione di Villanova vennero fatti, nella metà dell’Ottocento, ritrovamenti archeologici che hanno dato il nome ad un’intera epoca della storia umana, cioè alla prima Età del ferro, detta appunto “Civiltà di Villanova” (o “villanoviana”).

Si blasona: “D’argento, al rivolo d’acqua azzurra, defluente, a mò di pila ondata, dal capo e penetrante nella bocca di un’anfora di coccio giacente in un cespo di verzura movente dalla punta; il rivolo è fiancheggiato da due insegne militari d’oro; l’asta dell’insegna di destra è fregiata di due ghirlande di foglie, da un ancile con spada passati in croce di S. Andrea, il primo in banda, la seconda in sbarra; l’asta finita in sommo da una testa di cavallo recisa nel collo e rivoltata; l’insegna è piantata in una lingua di terreno arido al naturale, movente dal fianco destro ed isolata su tre lati; l’altra asta, dell’insegna a sinistra, è ornata da una corona murale, da una ghirlanda di foglie, seguita da una targa con la scritta S.P.Q.R., da una parma e infine, in apice, da un’aquila spiegata quale principale insegna di Roma; l’insegna è infissa in una lingua di terreno arido, movente dal fianco sinistro ed isolata su tre lati, difesa da una palizzata, il tutto al naturale”.

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 207.

Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna/Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali. GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA. Compositori, Bologna 2003, p. 294.

Plessi G. GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI. Forni, Bologna 1969, p.413-414.

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Il comune di Castenaso è decorato con la Medaglia d’Argento al Merito Civile.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Luigi Ferrara

BLASONATURA

“D’argento, al rivolo d’acqua azzurra, defluente, a mò di pila ondata, dal capo e penetrante nella bocca di un’anfora di coccio giacente in un cespo di verzura movente dalla punta; il rivolo è fiancheggiato da due insegne militari d’oro; l’asta dell’insegna di destra è fregiata di due ghirlande di foglie, da un ancile con spada passati in croce di S. Andrea, il primo in banda, la seconda in sbarra; l’asta finita in sommo da una testa di cavallo recisa nel collo e rivoltata; l’insegna è piantata in una lingua di terreno arido al naturale, movente dal fianco destro ed isolata su tre lati; l’altra asta, dell’insegna a sinistra, è ornata da una corona murale, da una ghirlanda di foglie, seguita da una targa con la scritta S.P.Q.R., da una palma e infine, in apice, da un’aquila spiegata quale principale insegna di Roma; l’insegna è infissa in una lingua di terreno arido, movente dal fianco sinistro ed isolata su tre lati, difesa da una palizzata, il tutto al naturale”.

NOTE

Conservato negli atti del Commissariato Pontificio Straordinario delle Quattro Legazioni, depositato nell’Archivio di Stato, fascicolo 7 n. 60 di protocollo il 10 febbraio 1852

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Luigi Ferrara

BLASONATURA

“Drappo di rosso…”

COLORI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

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