Comune di Castelverrino – (IS)

Informazioni

  • Codice Catastale: C200
  • Codice Istat: 94013
  • CAP: 86080
  • Numero abitanti: 138
  • Nome abitanti: castelverrinesi
  • Altitudine: 600
  • Superficie: 6.15
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 38.5

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di Castelverrino non ha concessione formale (infatti non si fa menzione della sua foggia nello Statuto Comunale, dichiarando semplicemente che “… il Consiglio Comunale delibera sulle caratteristiche dello stemma e del gonfalone” (art. 6).

Quello in uso si presenta abbastanza curioso: per via del primo campo dello scudo, con fondo di ermellino al naturale.

Si può blasonare: “Troncato, il primo di armellino naturale pieno, al lambello di rosso: il secondo d’azzurro al castello d’argento merlato alla guelfa, con una sola torre, alta e larga, posta a destra, fondato sulla terrazza erbosa di verde”.

Il termine aulico tecnico armellino indica la pelliccia dell’ermellino (il “mus armenius”, lett. “topo armeno”, Mustela Erminea) una delle “pellicce” per gli scudi in Araldica. Rappresenta la pelle candida sulla quale risaltano le code nere dell’ermellino, queste ultime rappresentate solitamente come “fiocchetti” somiglianti al seme di “fiori” delle carte da gioco (dette moscature). Il caso di Castelverrino è piuttosto raro: essendo pochissimi i casi che lo presentato invece “al naturale”, soprattutto in araldica civica.

Il campo è poi caricato da un lambello (descritto spesso come rastrello), una popolare pezza ornamentale in forma di fascia diminuita in altezza e munita normalmente di 3 pendenti (detti anche gocce, solo se ne ha 4 o più si dovrebbe definire “rastrello”); il termine deriva dal francone “labba” (cencio) bianco o colorato con il quale i cavalieri con identico scudo si differenziavano tra loro. Abitualmente è presente nel capo d’Angiò (più propriamente: d’Anjou), che deriva a sua volta dallo scudo del Regno di Francia brisato, cioè modificato, proprio della dinastia degli Orléans. Per tradizione identifica le famiglie di parte “guelfa”, giacché si ritiene che sia stato concesso alle famiglie a lui fedeli da Carlo d’Orleans, duca d’Anjou, allorché discese in Italia nel 1265 per reclamare il trono di Napoli e di Sicilia (come re Carlo I), da esso potrebbe derivare l’esempio in questione.

Nel campo inferiore è rappresentato un piccolo castello, riferimento “assonante” al toponimo che, nella parlata locale, è definito proprio Castëllùccë: castelluccio, antica denominazione del luogo, che richiama il locale castello, oggi distrutto.

Il gonfalone in uso è un “drappo di rosso…” il che giustifica il rosso del lambello contro alcune rappresentazioni dello stemma che lo rappresentano in oro.

Infatti, la circoscrizione amministrativa del piccolissimo comune di Castelverrino è formata dall’unione dei territori contigui di Castelluccio d’Agnone e del borgo scomparso di Santa Lucia in Verrino che, fino al 1795 ebbe denominazione di Castelluccio in Verrino, modificata poi in quella attuale e sancita con RD del 29 ottobre 1893 n.617.

Parte del Contado di Molise fu unito al Comune di Caccavone (oggi Poggio Sannita) fino al RD del 25 gennaio 1820 n. 1876, quando ottenne l’autonomia amministrativa.

Venne soppresso nel 1928 e fino al 1946 fece parte, come frazione, del Comune di Pietrabbondante. 

Antico feudo regio documentato come Castelluczum fu affidato ai Della Posta, durante il periodo angioino, venne concesso ai Cantelmo, poi ai Carafa, baroni d’Agnone, nel XIV secolo; per pervenire poi ad Ugo Pagano, duca di Terranova, ai Caracciolo di Santobuono e, ultimo feudatario, Diego Cigliani.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Troncato, il primo di armellino naturale pieno, al lambello di rosso: il secondo d’azzurro al castello d’argento merlato alla guelfa, con una sola torre, alta e larga, posta a destra, fondato sulla terrazza erbosa di verde. Ornamenti esteriori di Comune”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
troncato
Oggetti dello stemma:
castello, ermellino, labello, terrazza, torre
Attributi araldici:
alto, erboso, fondato, largo, merlato alla guelfa, pieno, posto a destra

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

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