Comune di Castellina in Chianti – (SI)
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Info
- Codice Catastale: C172
- Codice Istat: 52005
- CAP: 53011
- Numero abitanti: 2971
- Nome abitanti: castellinesi
- Altitudine: 578
- Superficie: 99.45
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 22.2
- Comuni confinanti:
Barberino Val d'Elsa, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Monteriggioni, Poggibonsi, Radda in Chianti, Tavarnelle Val di Pesa.
- Santo Patrono: san Fausto
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
L’area di Castellina, che occupa la parte più meridionale delle colline del Chianti, serba tracce di insediamenti databili al II millennio a.C., come dimostra l’area archeologica di Poggio la Croce. L’area del capoluogo venne in seguito occupata da un villaggio, con continuità abitativa dal periodo Etrusco orientalizzante all’epoca Romana. Il monumento più significativo è l’imponente tumulo di Montecalvario, con un diametro di oltre cinquanta metri e quattro camere sepolcrali disposte secondo i punti cardinali.
Fin dai primi anni del XIV secolo il territorio di Castellina, ab antiquo parte del contado fiesolano e fiorentino nonostante la vicinanza alla città di Siena, venne annessa alla Lega del Chianti (v. sez: Zone Storiche). Quando nel 1384 quest’ultima promulgò i propri Statuti, il vasto territorio fu suddiviso in Terzi, dei quali uno faceva capo a Castellina. Dai primi anni del XV secolo il territorio della Lega venne eretto in Podesteria, con sede a Radda, dipendente per la giustizia penale dal Vicariato di Certaldo.
In seguito alle Riforme promulgate dal granduca Pietro Leopoldo, nel 1774 si costituì la Comunità di Castellina, i cui confini corrispondevano a quelli del relativo Terzo della soppressa Podesteria del Chianti. Nel 1812, sotto la dominazione francese, Castellina venne annessa al dipartimento dell’Ombrone, con sede a Siena, e con la restaurazione rimase sottoposta al compartimento di quella città.
Di una insegna di Castellina resta memoria nel chiostro della basilica di San Lucchese a Poggibonsi; è costituito da una torre, simile a quella del forte cassero, sulla quale vigila un gallo nero, a sottolineare la funzione di baluardo difensivo di quel borgo fortificato.
Il moderno Comune di Castellina – che con l’unità d’Italia aggiunse alla denominazione ufficiale il determinativo geografico «in Chianti» – adottò attorno alla metà del XIX secolo uno stemma che rappresenta la locale chiesa del Santo Salvatore con l’antica torre semidiruta, sulla quale posa un gallo nero; stemma concesso con DCG 17 ottobre 1932. Pur appesantito da superfetazioni di origine ottocentesca, lo stemma di Castellina è oggi l’unico che conservi memoria del simbolo che caratterizzò la Lega medievale, oggi meglio noto come marchio del consorzio vinicolo del Chianti Classico.
(Nota a cura di Michele Turchi)
Bibliografia
– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze 1833-46.
– L. Passerini, Le armi dei Municipj Toscani, Firenze 1864.
– G. Brachetti Montorselli, et al., Le strade del Chianti Gallo Nero, Firenze 1984.
– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni. Storia territorio popolazione e gonfaloni delle libere Comunità Toscane, Firenze 1985.
– AA.VV, Gli etruschi nel Chianti, Radda in Chianti 1991.
– Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze 1991.
– P. Parenti, S. Raveggi (a cura), Lo statuto della Lega del Chianti (1384), Firenze 1998.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Michele Turchi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro alla chiesa fiancheggiata da una torre aperta e finestrata di nero, sormontata da un gallo dello stesso, crestato e bargigliato di rosso, posta su campagna di verde.”
SMALTI
ALTRE IMMAGINI

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di verde…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune