Comune di Castel Guelfo di Bologna – (BO)

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Info
  • Codice Catastale: C121
  • Codice Istat: 37016
  • CAP: 40023
  • Numero abitanti: 4281
  • Nome abitanti: guelfesi
  • Altitudine: 32
  • Superficie: 28.55
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 32.6
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Già Castel Guelfo, con R.D. del 26 ottobre 1876 assume il determinante di Bologna.

 

Il toponimo deriva dal latino Castrum Guelfum ed è formato dal diminutivo Castellum e dell’aggettivo Guelfuma indicare la fortificazione voluta dai bolognesi, i quali diedero l’incarico all’architetto Romeo Pepoli di edificarla, nel 1309, per la difesa del territorio dagli imolesi, contestualmente alla creazione del “comune” soggetto alla città di Bologna nel 1310.

 

Secondo la tradizione il Guelfo sarebbe derivato dal nome proprio del consorte della contessa Matilde di Canossa, che avrebbe fatto edificare la primitiva costruzione nell’XI secolo.

 

Nel 1458 venne infeudato da papa Pio II ai conti Malvezzi, il conte Virgilio fece riedificare le mura a Gaspare Nadi, architetto che aveva già lavorato al servizio di Giovanni Bentivoglio, signore della città di Bologna a partire dal 1460.

 

Nel 1806, alla morte di Piriteo IV Malvezzi, le proprietà di Castel Guelfo, passarono alla di lui figlia Maria Laura Malvezzi, che aveva sposato, nel 1798, il principe Astorre Hercolani.

 

Lo stemma è stato riconosciuto don DCG del 10 febbraio 1929 con il blasone: “Di rosso, alla banda d’argento accostata da due gigli d’oro. Ornamenti esteriori di Comune” ma è in uso da almeno un secolo prima, pur con colorazioni instabili, e si adatta bene al nome del comune: il giglio d’oro è il classico emblema del guelfismo medievale.

 

Nelle versioni più antiche i gigli erano separati dalla banda azzurra, lo scudo era bordato d’oro con la legenda COMUNITAS CASTRI GUELPHI e accollato a due rami di palma nonché timbrato da una corona nobiliare simile a quella baronale, una versione è presente sulla facciata del Municipio (ex palazzo Malvezzi) in maiolica faentina e anche nel gonfalone in uso è rappresentato in questa foggia.

 

Il gonfalone in uso, da parte del Comune, si compone di un “drappo di giallo…” riccamente ornato ed è stato concesso con DPR del 9 maggio 1985. Il bozzetto originale, tuttavia, riporta uno scudo sannitico con fronde.

 

La bandiera è stata issata sulla facciata del Comune l’11 luglio 2020 in occasione dei festeggiamenti per i 710 anni dalla fondazione del Comune. Non proprio fedele alla tradizione vessillo logica si compone di un drappo bianco, con lo stemma comunale e la legenda COMUNE DI CASTEL GELFO DI BOLOGNA.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

 

 

Bibliografia:

 

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

 

AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, alla banda d’argento accostata da due gigli d’oro. Ornamenti esteriori di Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma precedentemente in uso.

Stemma utilizzato sul gonfalone.

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di giallo…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Maggio 1985

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    10 Ottobre 1929

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Maggio 1985

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