Città di Cassano allo Ionio – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: C002
  • Codice Istat: 78029
  • CAP: 87011
  • Numero abitanti: 17587
  • Nome abitanti: cassanesi
  • Altitudine: 250
  • Superficie: 154.42
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 67.6

Storia dello stemma e del comune

Prima del R.D. del 4 gennaio 1863 si chiamava semplicemente Cassano.
Il toponimo deriva dal nome personale latino “Cassius” con il suffisso “-anus”.

I comuni confinanti sono: Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Corigliano Calabro, Francavilla Marittima, Frascineto, Spezzano Albanese, Villapiana.

Ritrovamenti archeologici e scavi effettuati nella grotta di Sant’Angelo hanno rivelato che in una zona abitata fin dal Neolitico fu fondato l’abitato di Cosa, il cui nome secondo il Padula deriverebbe dall’ebraico Kos, ossia “conca”, a motivo della sua postura in una valle chiusa (L. Accattatis, op. cit. pag. 132). Da Cosa derivo’ l’attuale Cassano, che divenne municipio sotto la dominazione romana. Ricordato da Cicerone e da Velleio Patercolo, parteggio’ per Cesare durante la guerra contro Pompeo e subi’ l’assedio da parte di Annio Milone, capitano dell’esercito di Pompeo che fu sconfitto e ucciso dal pretore Pedio alla testa di una squadra di valorosi soldati cassanesi. Nel IX secolo divenne sede di gastaldato longobardo e fu citato per la prima volta con il nome di Cassianum. Subi’ a piu’ riprese danni dalle invasioni dei Saraceni e nel 1031 fu incendiato dagli occupanti. Nel 1280 venne infeudato a Iccerio De Mignac e successivamente appartenne a Roberto D’Aunay (1318), a sua figlia Margherita, moglie di Ludovico di Fiandra, ai Sangineto ed ai Sanseverino. Infine, fu possedimento dei Serza (1631-1806) che nel 1678 vi ebbero il titolo di duca. Cassano fu tra le prime sedi episcopali istituite in Calabria nel IX secolo.
Fra i monumenti piu’ significativi, ricordiamo prima di tutto la Cattedrale della Nativita’, che e’ stata quasi rifatta nel 1795 ma presenta tracce delle precedenti costruzioni dei secoli XV-XVII, mentre il campanile e’ del 1608. L’interno, ripartito in tre navate separate da pilastri, conserva affreschi del XV-XVI secolo, opere marmoree di gran pregio come l’altare maggiore, il pulpito ed il trono vescovile, un dipinto del XVI secolo di artista della scuola napoletana e tele del XVIII secolo di cui due dell’artista G. Piconi. La cripta medievale presenta affreschi in stile bizantineggiante e un Crocifisso in legno del XV secolo, mentre nella sacrestia sono custoditi arredi sacri di pregio.
Sul monte San Marco vi sono i resti di un cenobio basiliano, mentre dell’antico castello rimangono alcune rovine edificate su una rupe.
Il santuario di Santa Maria della Catena, del XVI-XVII secolo, conserva il portico rinascimentale e, all’interno, un affresco medievale restaurato.
Le attivita’ economiche di maggior importanza sono l’agricoltura (cereali, legumi, olive, frutta e uva da vino), l’allevamento del bestiame ed il commercio dei prodotti agricoli e zootecnici. Altra notevole risorsa e’ il turismo: Cassano allo Ionio e’ infatti nota stazione termale grazie alla presenza nel territorio di sorgenti di acque solforose, utilizzate a scopi terapeutici.
Patrono: San Biagio (3 febbraio)

Nota di Luigi Prato

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, al liocorno d’oro. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.C.G. 9 marzo 1935 – Trascritto nei registri della Consulta Araldica il 13 marzo 1935

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    9 Marzo 1935

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    25 Marzo 1993