Comune di Casatisma – (PV)
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Info
- Codice Catastale: B945
- Codice Istat: 18032
- CAP: 27040
- Numero abitanti: 889
- Nome abitanti: casatismesi
- Altitudine: 77
- Superficie: 5.46
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 18.8
- Comuni confinanti:
Bressana Bottarone, Casteggio, Castelletto di Branduzzo, Corvino San Quirico, Robecco Pavese, Verretto.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Nel 1504 il territorio di Cà de’ Tisma venne distaccato da Casteggio e assegnato ai pavesi Mezzabarba e incluso nel feudo di Corvino San Quirico.
Nel 1797 la casata dei Mezzabarba si estinse e il feudo, con il fastoso palazzo signorile, pervennero a Kewenhueller e da questi ai d’Adda, poi Brandolini-D’Adda.
Inizialmente il Comune di Casatisma, il cui toponimo divenne stabile nel XIX secolo, scelse di adottare lo stemma della nobile famiglia dei d’Adda (Delibera n.16 del 1 maggio 1937). Ma la pratica non ebbe seguito.
Nel 1975 l’amministrazione decise di riprendere l’iter, sostenendo ricerche presso l’Archivio di Stato di Milano e alla Biblioteca Universitaria di Pavia, purtroppo senza esito.
Nel 1999 venne proposto un progetto grafico che recuperava elementi di altre famiglie nobili del luogo: i Tisma e i Mezzabarba, il cappello prelatizio in riferimento al cardinale Carlo Ambrogio Mezzabarba (1685-1741), patriarca di Alessandria, che fondò la chiesa parrocchiale nel 1619. I gigli d’oro sono un altro elemento dell’arme di quella illustre famiglia. Nella versione proposta era prevista in capo anche una zampa di leopardo, della misteriosa casata dei Tisma (come descritto nello stemmario Marozzi).
Poco prima della delibera definitiva in Consiglio Comunale l’elemento dei Tisma venne eliminato, per via della scarse attestazioni storiche, sostituendolo con la locuzione CA’DE’TISMA (delibera del 30 settembre 1999).
Dopo l’adozione di alcune lievi modificazioni grafiche proposte all’inizio del 2000 dall’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si arrivò allo stemma in uso, che è stato formalmente concesso dal Presidente della Repubblica con Decreto del 24 febbraio 2000, dove si blasona:
“Troncato: il primo ritroncato, a) d’oro, alla scritta, in lettere maiuscole di nero, CA’ DE’ TISMA; b) di rosso, ai tre gigli d’argento, bene ordinati; il secondo, di azzurro, al cappello cardinalizio, guarnito di due cordoni annodati e uniti a due gruppi di fiocchi, quindici fiocchi per parte, posti uno, due, tre, quattro, cinque, il tutto di rosso”.
Nello stesso decreto è sancita la concessione del gonfalone, consistente in un “…drappo troncato di azzurro e di rosso” caricato dallo stemma comunale.
Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1977, p.182.
Genovese C. LA PROVINCIA DI PAVIA. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò. Pavia 2012, pp. 330-331.
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giovanni Giovinazzo
Fonte: Carletto Genovese
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Troncato: il PRIMO, ritroncato, a) d’oro, alla scritta, in lettere maiuscole di nero, CA’ DE’ TISMA; b) di rosso, ai tre gigli d’argento, bene ordinati, il SECONDO, di azzurro, al cappello cardinalizio, guarnito di due cordoni annodati e uniti a due gruppi di fiocchi, quindici fiocchi per parte, posti uno, due, tre, quattro, cinque, il tutto di rosso. Ornamenti esteriori di comune”.
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune