Comune di Casal di Principe – (CE)

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Info
  • Codice Catastale: B872
  • Codice Istat: 61019
  • CAP: 81033
  • Numero abitanti: 21404
  • Nome abitanti: casalesi
  • Altitudine: 16
  • Superficie: 23.36
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 36.1
  • Comuni confinanti:

    Cancello ed Arnone, Grazzanise, San Cirpiano d'Aversa, San Tammaro, Santa Maria la Fossa, Villa di Briano, Villa Literno.

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Secondo la leggenda il paese prende nome dal casale fatiscente presso il corso del Clanio dove venne esiliato il principe Stanislao d’Ungheria, che aveva tramato contro il padre, il re Mattia Corvino (1443-1490). Il casale (o castello) era una proprietà di Ferdinando I d’Aragona, e di Napoli, suocero del re ungherese (che aveva sposato la figlia Beatrice). Da quell’episodio sarebbe nato Casal-di-Principe (il “casale dove vive il principe” Stanislao). La prima attestazione di Casal di Principe si trova in un registro di re Carlo II d’Angiò, del 1306, nel quale Guglielmo Stendardo aveva comprato il 4 Marzo 1320 un casale (cioè un agglomerato di case rurali, la denominazione è di origine longobarda) detto “del Principe” (forse un’antica proprietà regia, distinta da quelle vicine, perlopiù possedimenti di potenti abbazie) nel territorio di Aversa. Nel XVIII secolo si denominava Casale di Casal Pozzano (o Pozzana), in riferimento al centro di Casapozzano (ora compreso nel comune di Orta d’Atella) che si trovava nei pressi e dal quale dipendeva; potrebbe trarre origine da un insediamento dei profughi dell’antica Literno (Liternum).   Nel 1928 il Comune di Casal di Principe venne unito a Casapesenna e San Cipriano d’Aversa a formare il nuovo Comune di Albanova. Questo verrà disciolto nel 1946 e i tre Comuni recupereranno la loro autonomia.   Centro storicamente agricolo vi era diffusa la coltivazione della canapa, poi sostituita da frutteti e ampie coltivazioni di barbabietola da zucchero. È uno dei principali centri di allevamento della bufala per la produzione della “mozzarella di bufala campana” DOP. In questi ultimi decenni vi si è avuta una pesante urbanizzazione.   Lo stemma non risulta formalmente concesso, ma liberamente adottato con Delibera del Consiglio Comunale. Presenta una costruzione che si può interpretare come il “casale” del toponimo, munito di torri, fondato sulla pianura di verde e si può blasonare: “Partito d’azzurro e d’argento, al casale del secondo fondato sulla pianura di verde, torricellato di due e finestrato d’azzurro; casale e torri aventi copertura conica di rosso, aperto da una coppia di fornici del campo, con copertura arrotondata dello stesso, finestrato da quattro bifore del campo, timpanate di rosso”.   Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo   Bibliografia   AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Luigi Ferrara

BLASONATURA

“Partito d’azzurro e d’argento, al casale del secondo fondato sulla pianura di verde, torricellato di due e finestrato d’azzurro; casale e torri aventi copertura conica di rosso, aperto da una coppia di fornici del campo, con copertura arrotondata dello stesso, finestrato da quattro bifore del campo, timpanate di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Luigi Ferrara

BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di bianco…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
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Fonte: Roberto Breschi

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di bianco caricato dello stemma comunale centrato…”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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