Città di Carpi – (MO)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: B819
- Codice Istat: 36005
- CAP: 41012
- Numero abitanti: 69021
- Nome abitanti: carpigiani
- Altitudine: 26
- Superficie: 131.14
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il toponimo Carpi è un evidente derivazione da “carpinus” (carpino), un essenza molto presente nella regione (come testimoniano i diversi Carpaneto, Carpineti, etc… della regione), che originò il Castrum Carpi.
Secondo la tradizione fu il duca (o “re”) longobardo Astolfo a fondare in un territorio incolto, caratterizzato dalla presenza di numerosi carpini, una cappella nel 762, che diventerà la chiesa di Santa Maria in Arce (importante monumento del romanico emiliano, nota popolarmente oggi come “la Sagra”), intorno alla quale si svilupperà un borgo che sarà soggetto all’abbazia di San Silvestro di Nonantola.
Nel XI secolo diverrà un centro importante governato dai Canossa e, dopo la scomparsa della contessa Matilde, passerà alla Chiesa.
Nel corso del XIII secolo verrà data in feudo a Passerino Bonacolsi, cacciato successivamente da Manfredo Pio, che ne avrà l’investitura nel 1331 da Giovanni di Lussemburgo, la cui famiglia governerà la città finché Alberto III Pio “il dotto” non ne verrà allontanato dalle truppe imperiali per essere ceduta al Duca Alfonso I d’Este nel 1525, a seguito della battaglia di Pavia, dove le armate di Francesco I di Francia, del quale Alberto Pio era alleato, vennero sconfitte.
Gli Estensi eleveranno Carpi in Principato e nel 1627 concederanno il titolo di “città”, favoriranno anche la creazione della Diocesi nel 1779, distaccandone i territori da quelle di Reggio Emilia e Modena.
Lo stemma del Comune, anticamente era associato all’arme Pio (“fasciato di Rosso e d’argento”) una figurazione che ha ispirato la attuale bandiera comunale (“d’argento a due fasce di rosso”), del quale se ne può vedere una versione nello stemma dello locale Cassa di Risparmio. Quello in uso è la rivisitazione grafica del 2006 di quello concesso con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III del 14 gennaio 1926, col blasone: “D’argento al carpino sradicato e sormontato da un falco ad ali aperte, il tutto al naturale”.
Raffigura la leggenda del falco da caccia del re Astolfo che si sarebbe posato su un albero di carpine, interpretandolo come un segno divino il re stabilì di fondare in quel luogo la chiesa intorno alla quale si sarebbe sviluppata la città.
Il Comune ha sede nell’elegante palazzo Scacchetti, eretto da Giovanni Scacchetti nel 1780 di fronte alla Loggia del Grano (oggi nelle forme manomesse del 1894, allorché divenne sede del Municipio).
Alla città è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile il 9 novembre 2005, con la motivazione: “ La popolazione di Carpi, dando testimonianza dei più elevati sentimenti di solidarietà e di fratellanza umana, si adoperò instancabilmente per alleviare le sofferenze, dare conforto e cibo e, talvolta, favorire la fuga dei prigionieri politici e razziali internati nel campo di Fossoli utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager del Reich. Ammirevole esempio di eccezionale abnegazione ed elette virtù civiche. 1942-1945 / Carpi (MO)”.
Note di Massimo Ghirardi.
Si ringraziano Angelo Giovannini e Alessandro Neri per la gentile collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA. Compositori, Bologna 2003.
AA.VV. Nomi d’Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i Comuni. Istituto Geografico De Agostini, Novara 2009
AA.VV. Dizionario di Toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
Longagnani (Lauretta), Manicardi (Antonella), Schifani Corfini (Elisa), a cura di. LE CASE, LE PIETRE, LE STORIE. Itinerari nei Comuni della Provincia di Modena. Zanini, Angola Emilia 1992.
Romolotti (Giuseppe). STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadro, Milano 1972.
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Assessore Bertelli
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento al carpino sradicato e sormontato da un falco ad ali aperte, il tutto al naturale”
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma con lo scudo sannitico utilizzato sul gonfalone.

GONFALONE RIDISEGNATO

Reperito da: Luigi Ferrara
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco a due fasce di rosso…”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Gonfalone precedentemente in uso.

BANDIERA RIDISEGNATA

Disegnato da: Massimo Ghirardi
BANDIERA UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco alle due fasce di rosso…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune