Comune di Cantarana – (AT)

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Info
  • Codice Catastale: B633
  • Codice Istat: 5018
  • CAP: 14010
  • Numero abitanti: 1015
  • Nome abitanti: cantaranesi
  • Altitudine: 176
  • Superficie: 9.77
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 17.2
  • Comuni confinanti:

    Dusino San Michele, Ferrere, San Damiano d'Asti, Tigliole, Valfenera, Villafranca d'Asti.

  • Santo Patrono: San Giovanni Battista - san Rocco
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del Comune di Cantarana è frutto di una maldestra operazione di Cesare Novara, primo sindaco del dopoguerra, che interpretò i cunei dello stemma comunale in uso come delle colline coltivate. In realtà, si tratta dello stemma della famiglia Malabayla, che si blasona “troncato cuneato di quattro pezzi di rosso e di argento“.

Stemma della famiglia Malabayla

Il toponimo Cantarana è di probabile origine celtica e fa riferimento alla presenza di corsi d’acqua, il territorio si compone di due zone collinose divise dalla valle Maggiore (o Valle Cantarana), dal nome del ruscello che l’attraversa. A Ovest troviamo la zona collinare della Bricco Grosso, delimitata da una cima (275 m s.l.m.) detta Piantà e una collina detta del Chiriè (anticamente Cugliero 250 m s.l.m.); è una zona collinare compatta che tende ai comuni di Dusino San Michele e Valfenera e dove sorgono le frazioni più popolose: il Palazzazzo e il Bricco Grosso. Ad est troviamo la zona collinare più ripida e selvaggia, nonché quella abitata più anticamente, già forse in epoca romana.

Il Comune di Cantarana si forma nel 1500 con consiglio regolarmente convocato: centro principale di un vasto possedimento fondiario della nobile famiglia astigiana dei Malabayla. Dal momento della sua erezione a Comune, entrò a far parte come Podesteria del “Districtus Civitatis Astensis“, il Distretto di Asti, comprendente una ventina di comuni sottoposti al diretto controllo della città, che vi nominava i podestà.

Nel XVI secolo subì una radicale trasformazione a causa dell’impaludamento e la valle si spopolò. L’attività si spostò quindi nella frazione detta il Torrazzo; tuttavia già nel secolo successivo, con la costruzione della chiesa parrocchiale dedicata allora a Santa Dorotea, tornò a formarsi, lentamente, un piccolo centro nella vallata.

Durante il ventennio fascista Cantarana perdette la propria autonomia, venendo accorpata nel 1928 al Comune di Villafranca d’Asti; tornerà indipendente nel 1947.

La famiglia Malabayla Abelloni o Malabaila Abelloni appartiene alle “casane astigiane”, quel gruppo cioè di famiglie che ottennero la loro ascesa sociale non per discendenza patrizia, ma in seguito al prestito della valuta ed al commercio. Il cognome, o piuttosto agnome antico di questa famiglia, era d’Abelloni, probabilmente derivato dal nome di Abellonio, frequentissimo tra i soggetti di questa famiglia; poi verso l’anno 1200 ebbero il soprannome Malabaila, che prevalse all’altro nell’uso.

La famiglia attraverso alcune diramazioni divenne proprietaria dei feudi di Canale, Cercenasco, Montà, Varigliè, Antignano, Benevagienna, Castellino de’ Voltis, Cellarengo, Corneliano, Demonte, Monteu Roero, Monticello, Sommariva Bosco, Torre Valgorera ed ebbe anche alcune proprietà a Burio, Castellinaldo, Ferrere, Monale, Santo Stefano Roero, Serra Lunga.

Ad Asti avevano il più importante palazzo rinascimentale della città, dove ospitarono sicuramente Luigi XII di Francia e probabilmente Francesco I di Francia.

La leggenda vuole che la stirpe dei Malabayla, discenda direttamente dagli Anscarici; in un primo tempo i membri della famiglia erano denominati Abelloni con il capostipite Alineo, discendente da Robaldo II.

Il figlio di Alineo, Abellono diede il nome alla discendenza; il Manno scrive che parteciparono alla fondazione dell’Abbazia di Vezzolano nel 1095 con alcuni membri della famiglia Radicati.

La famiglia parteggiò sempre per il partito guelfo e Robaldo, nel XII secolo guidò le truppe astigiane al servizio di papa Giovanni XXII contro Matteo I Visconti.

Il primo ad essere chiamato Malabayla, fu Abellono II, figlio di Rolando che, durante la guerra civile tra guelfi e ghibellini, venne fatto prigioniero nel 1308.

È gemellata con la francese Chantraine (Vosgi) dal 19 maggio 2007.

 

Nota di Massimo Ghirardi