Comune di Canna – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: B607
  • Codice Istat: 78024
  • CAP: 87070
  • Numero abitanti: 797
  • Nome abitanti: cannesi
  • Altitudine: 417
  • Superficie: 20.10
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 132.0

Storia dello stemma e del comune

Il toponimo deriva chiaramente dalla voce “canna”.

Il comune di Canna fa parte della Comunita’ Montana dell’Alto Jonio.

I comuni confinanti sono: Montegiordano, Nocara, Nova Siri, Oriolo, Rocca Imperiale.

L’Accattatis nota che l’abitato di Canna “ha tolto il nome della contrada, la quale da esso paese in su, fino al fiume Sinno, si appellava Chonia dagli antichi” (L. Accattatis, op. cit. pag. 114).
Divenuto feudo dei Sanseverino di Lauria, fu a questi confiscato ed affidato ai Di Loffredo (1498-1644), che vi ebbero il titolo di marchese. Successivamente fu possedimento dei Merlini (1653-1657), dai quali per successione passo’ ai Cala’ (1657-1681), poi ai Pignatelli (1681-1686) ed ai Maripeola (1686-1757).
La chiesa parrocchiale e’ stata ricostruita nel 1747; nella facciata presenta tre porte decorate di notevole pregio, mentre all’interno vi sono custoditi un pulpito ed un battistero di epoca rinascimentale, argenterie, paramenti sacri ed una statua in legno della Madonna risalente al XVIII secolo. Il campanile, di architettura medievale, e’ del XVI secolo.
Nel territorio si coltivano frumento, olive e agrumi (arance); altra risorsa economica e’ rappresentata dall’allevamento del bestiame.
Patrono: Madonna del Soccorso (ultima domenica di agosto)

Nota di Luigi Prato

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, alla fontana d’argento, isolata, formata da due vasche circolari, una sopra l’altra, sostenute da due fusti centrali, il fusto inferiore munito di base allargata circolare, la vasca superiore più piccola e zampillante di due getti d’acqua, di azzurro, ricadente nella vasca inferiore, essa fontana accompagnata nei fianchi da quattro canne di verde, recise, fogliate dello stesso, poste in palo, due e due. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 17 aprile 1990 – Trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 3 settembre 1990

Colori dello scudo:
rosso

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    17 Aprile 1990