Comune di Candidoni – (RC)

Articoli correlati

Info
  • Codice Catastale: B591
  • Codice Istat: 80019
  • CAP: 89020
  • Numero abitanti: 392
  • Nome abitanti: candidonesi
  • Altitudine: 239
  • Superficie: 26.62
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 75.0
  • Comuni confinanti:

    Laureana di Borrello, Limbadi, Mileto, Nicotera, Rosarno, San Calogero, Serrata.

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del comune reggino di Candidoni è curiosamente molto simile a quello di piacentino di Vernasca. Ma, mentre per quello l’origine è probabilmente napoleonica, in questo caso l’origine è da ricercare nei sigilli del Regno delle Due Sicilie.

Secondo la leggenda il paese sarebbe stato fondato un nobile guerriero di nome Kandidus, sfuggito alla distruzione di Medma – la città magnogreca nota per l’allevamento di pregiati cavalli. Più probabilmente il nome deriva da un casale in possesso di tale Candidus (forse di origine greca come Anthedòn –Ανθηδών- o normanna), intorno al Mille, che diede origine a Candidone, come è ancora documentato nel XVI secolo, all’interno della contea di Borrello.
Nel 1054 il feudo, col casale di Candidone, venne acquistato da Unfredo che poi lo cedette al fratello Roberto, duca di Calabria.
Sotto gli Angioini passò alla Signoria del nobile Gualtiero Appard fino al 1277 e, alla sua morte, venne incamerato dalla corona angioina;

Stemma degli Angiò

Carlo d’Angiò, dopo il possesso di vari nobili, lo assegnò a Tommaso D’Argot e, in seguito, a Ruggero di Lauria e ai suoi discendenti, per pervenire ai Sanseverino,

Stemma dei Sanseverino

che lo manterranno fino al 1401.

Stemma della casa d’Aragona

Gli Aragonesi nel 1449 lo affidarono a Giovanni d’Alagno e nel 1479, con gli altri feudi, al conte Arcamone Agnello dietro pagamento di 80.000 ducati. A causa della sua partecipazione alla  “Congiura dei Baroni” venne esautorato e tutto tornò sotto il dominio diretto della Corona.

Stemma della famiglia Sforza

Nel 1487 la contea di Borrello fu ceduta a Ludovico Maria Sforza “il Moro” di Milano e, dopo di lui, a Isabella d’Aragona

Stemma della famiglia Pignatelli

e ad Ettore Pignatelli la cui famiglia che la mantennero fino all’eversione feudale.

Il Comune venne istituito solo nel 1809.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, Torino 1997, p.131.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Fonte: Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“D’argento ad un’aquila di nero, dal volo abbassato, rivolta, coronata d’oro, stringente con gli artigli quattro saette di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma della famiglia Sforza.

Stemma della famiglia San Severino.

Stemma della famiglia Pignatelli

Stemma della famiglia Aragona

Altra versione dello stemma.

Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Luigi Ferrara

BLASONATURA

“Drappo partito di bianco e di nero…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI

Altra versione del gonfalone.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    29 Gennaio 1982