Comune di Campione d’Italia – (CO)

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Info
  • Codice Catastale: B513
  • Codice Istat: 13040
  • CAP: 22060
  • Numero abitanti: 2121
  • Nome abitanti: campionesi
  • Altitudine: 273
  • Superficie: 2.60
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 35.8
  • Comuni confinanti:

    Arogno (CH-TI), Bissone (CH-TI), Lugano (CH-TI), Melide (CH-TI), Paradiso (CH-TI)

  • Santo Patrono: san Zenone
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la conseguente chiusura della frontiera con la Svizzera, il territorio di Campione si trovò isolato dal resto d’Italia.

Al momento della proclamazione della Repubblica Sociale “di Salò” il Comune rifiutò di aderirvi, proclamandosi fedele alla monarchia sabauda. Il collegamento postale con l’Italia venne interrotto e l’unico modo per utilizzare i servizi postali era quello di rivolgersi alla posta svizzera nell’ufficio postale di Lugano, sulla sponda opposta del lago, attraverso un accordo della Legazione Italiana con la direzione delle poste di Berna fu permesso nel 1944 al Comune di emettere francobolli in franchi svizzeri, con le tariffe equiparate a quella svizzere, ed utilizzabili per l’inoltro delle corrispondenze verso i territori della Confederazione e il principato del Liechtenstein (per le altre destinazioni dovevano essere utilizzati i francobolli elvetici, dato che quello “comunali” di Campione non erano riconosciuti dall’Unione Postale Universale).

L’emissione che prevedeva lo stemma del comune al centro affiancato (significativamente) da due piccoli scudetti di Savoia fu regolarmente annunciata dalle Poste Italiane con il bollettino del 23 maggio 1944 dove si dichiarava che: “il Comune italiano di Campione sul Lago di Lugano è attualmente completamente isolato dalla madre patria; il traffico postale è possibile solo passando dal territorio svizzero. Dato che l’ufficio postale non ha la possibilità di contattare le autorità superiori e non possiede nessuna riserva di valori postali, la Legazione italiana di Berna ha autorizzato il Comune ad emettere dei francobolli con il valore facciale in Franchi svizzeri, con pezzatura seguente: 5, 19, 20, 30 centesimi e 1 franco”. Resteranno in vigore fino al 31 maggio 1952 (e fino al 2019, presso il Municipio, l’ufficio postale era gestito “in condominio” da funzionari affiancati di Poste Italiane e de La Posta Svizzera).

Il bollettino non dichiara i colori blasonici dello stemma comunale, che la stampa (della tipografia Orell Füssli di Zurigo) rende in monocromo, ma ne spiega (succintamente) la simbologia:

  • La lumaca, con la sua casetta sulla schiena, ricorda gli artisti campionesi che usavano, come dice il motto “Omnia mea mecum porto” (locuzione latina che significa “Porto con me tutti i miei beni”), ad abbandonare le sponde del lago portandosi appresso tutte le loro cose.
  • Il pastorale, per ricordare la dignità vescovile del Santo milanese.
  • Lo staffile, richiama la sconfitta degli Ariani operata da sant’Ambrogio.

Lo stemma del Comune era in uso da tempo, almeno fin dal’inizio del XX secolo, e la versione attuale è stata formalmente concessa l’8 gennaio 1997.

Il pastorale e lo staffile sono un richiamo all’episcopato Milanese e al sigillo dell’abbazia di Sant’Ambrogio di Milano. Tale Tototone, nobile di stirpe longobarda morto nel 777 (la cui famiglia aveva fondato la locale chiesa dedicata a San Zenone), lasciò tutti i suoi beni in Campilionum all’arcivescovo Tommaso di Milano, il cui successore Pietro I li donò nel 840 all’abbazia di Sant’Ambrogio, che ne manterrà il possesso fino al 1798 (con l’annessione alla Repubblica Cisalpina francese).

Quando nel 1521 i cantoni confederati svizzeri conquistarono il territorio Luganese, costituendo un baliaggio che nei secoli successivi diverrà il moderno Cantone Ticino, lo status giuridico di Campione (feudo imperiale degli abati ambrosiani) preservò il suo territorio dall’annessione alla Svizzera, ponendo così le premesse alla sua costituzione come exclave italiana in territorio elvetico.

Lo staffile è uno egli attributi iconografici del santo patrono milanese (l’altro è l’alveare, richiamo alla leggenda secondo la quale lacune api posero delle gocce di nettare sul neonato Ambrogio, preconizzando la sua capacità oratoria da adulto, con parole “dolci come miele”) e simboleggia la strenua difesa della fede cattolica, attraverso gli scritti e la predicazione, contro l’arianesimo. La sola mano con lo staffile era lo stemma dell’abbazia di Sant’Ambrogio di Milano e si può considerare come primo stemma della comunità di Campione: lo stemma abbaziale compare sul frontespizio degli Statuti (Liber statutorum moralum, civilium et criminalium loci Campilioni jurisdictionis),  pubblicato solo nel 1639, che sanciva le garanzie e gli obblighi dei campionesi nei confronti dell’abate milanese, loro signore (tra le altre cose prevedevano la nullità di donazioni operate, a qualunque titolo e in qualsiasi forma, da abitanti di Campione in favore di “stranieri”).

La lumaca (o, meglio, una chiocciola) come dichiara anche il bollettino filatelico, richiama gli artisti originari della regione che esportavano la loro arte in tutta Europa, noti collettivamente come “Maestri Campionesi” furono esperti lapicidi, scultori e architetti, d’abitudine emigravano portando con sé la famiglia e ogni avere lasciando, grazie alla loro competenza artistica, l’impronta lungo il loro cammino, proprio come la lumaca lascia la sua scia di bava. Secondo alcuni, la chiocciola alluderebbe ad un antico “Campus Heliceus” (letteralmente “campo delle chiocciole”) che sarebbe stata l’antica (e fantasiosa) denominazione del territorio.

Ancora oggi il territorio del Comune di Campione d’Italia è un’exclave: separata dal resto della provincia di Como e circondato dal territorio svizzero del Canton Ticino e dal lago di Lugano.  

Su richiesta dell’Italia, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato la direttiva (UE) 2019/475 che prevede comunque l’inclusione del Comune nel territorio doganale italiano e quindi dell’Unione europea.

L’antico toponimo di Campilionum, secondo alcuni autori, deriverebbe da Campi Liei, ossia “Campi di Bacco” per la presenza di un’area sacra dedicata a quella divinità o ai Campilia, zone disboscate adatte alle coltivazioni.

Fino al 1865 la denominazione ufficiale era Campione d’Intelvi, perché posta allo sbocco lacustre della valle d’Intelvi. L’attuale composizione del nome fu decretata in epoca fascista con il RD n. 1959 del 18 dicembre 1933 a seguito della domanda formulata, in data 5 ottobre 1933, dal podestà di Campione, in esecuzione della propria deliberazione del 10 giugno 1933, in cui si chiedeva l’autorizzazione di modificare la denominazione del comune in Campione d’Italia, nome assunto a partire dal 25 febbraio 1934.

Nel 1800 la Confederazione svizzera aveva proposto lo scambio di Campione con il villaggio di Indemini, situato tra il lago di Lugano e il lago Maggiore, ma la proposta non ebbe seguito.

Nel 1814 il Canton Ticino domandò ufficialmente all’alta Dieta Federale di chiedere l’unificazione al Cantone Ticino di Campione al Congresso di Vienna (1814-1815), ancora senza successo. 

Nella bandiera civica, azzurra, è riportata una versione dello stemma comunale in foggia vagamente barocca, ma con i colori non corrispondenti alla concessione.

 

Massimo Ghirardi, 2025

 

Bibliografia:

Genovese C. STEMMI DEI COMUNI COMASCHI. Storia, immagini, curiosità. La Provincia, Como, 2016, p. 36.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Partito; nel primo, d’oro alla parte superiore del pastorale, di rosso, rivoltato; nel secondo, di rosso, alla mano destra di carnagione, con il polso vestito d’oro, afferrante lo staffile di cuoio al naturale, munito di cinque strisce ricurve, mano e staffile posti in palo. Il tutto sotto il capo d’argento, caricato dalla chiocciola, al naturale, rivoltata. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d’oro, il motto in lettere maiuscole di nero, COMMUNITATIS CAMPILIONI”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma con la scritta “COMMUNITATIS CAMPILIONI”.

Francobollo emesso dal Comune nel 1944

Variante dello stemma in uso.

Versione in uso sul gonfalone

Stemma in uso nel 1944

Versione di Carletto Genovese

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di giallo

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo di azzurro caricato al centro dallo stemma comunale…”

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Gennaio 1997

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