Città di Cagliari – (CA)

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Info
  • Codice Catastale: B354
  • Codice Istat: 92009
  • CAP: 9100
  • Numero abitanti: 156488
  • Nome abitanti: cagliaritani
  • Altitudine: 4
  • Superficie: 85.55
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Assemini, Capoterra, Elmas, Monserrato, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu.

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il più antico simbolo araldico della città era un castello a tre torri nascente dal mare, delle quali quella centrale più alta, merlato alla guelfa; come rappresentato su alcune torri erette all’epoca della dominazione Pisana (come quelle di San Pancrazio e dell’Elefante, nel quartiere detto significativamente “di Castello”).

Rappresentava infatti il fortilizio pisano del Castrum de Callari, emblema che venne mantenuto anche dagli Aragonesi, che però lo inquartarono con la loro arma: d’oro ai quattro pali di rosso. All’epoca della cessione della Sardegna ai Savoia, che si fregiarono del titolo di Re di Sardegna (dopo aver permutato con gli Aragonesi la Sicilia), l’arma venne mantenuta per ulteriori 46 anni; in seguito i quarti con lo stemma aragonese furono sostituiti con quello sabaudo (di rosso, alla croce piana d’argento).

Fu il ministro subalpino Bogino che nel 1766 sollecitò il Viceré Costa Della Trinità ad adeguare stemma e sigillo con quello dei nuovi governanti. Il Consiglio cittadino scelse di inquartare lo stemma civico con l’arma di Savoia (piuttosto che adottare il solo castello) come omaggio a re Carlo Emanuele III, che concesse il nuovo emblema con diploma del 17 maggio 1766.

Nella figurazione regale lo stemma è rappresentato in ovale (e così ripreso dallo Statuto del Comune di Cagliari) “inquartato: nel primo e nel quarto di rosso alla croce d’argento (Savoja); nel secondo e nel terzo d’argento, al castello al naturale, aperto e finestrato, torricellato di tre pezzi, quello mediano più alto, fondato su uno scoglio uscente dal mare, il tutto al naturale” Lo scudo è ornato di fronde di palma, sostenuto da due giovani tritoni e timbrato da una corona marchionale.

Il gonfalone è partito di rosso e di blu, caricato dello stemma sopradescritto, e decorato con la medaglia d’oro al valore militare attribuita alla città dal Presidente della Repubblica Italiana.

Il nome antico della città: KARALIS, fu attribuito probabilmente da popolazioni sarde; in seguito riportato come CARALIS dai Romani (alcuni documenti medioevali riportano anche CALARIS!) o CARALES.

 

Note di Massimo Ghirardi 

BLASONATURA

“Inquartato: nel primo e nel quarto di rosso alla croce d’argento (Savoja); nel secondo e nel terzo d’argento, al castello al naturale, aperto e finestrato, torricellato di tre pezzi, quello mediano più alto, fondato su uno scoglio uscente dal mare, il tutto al naturale” Lo scudo è ornato di fronde di palma, sostenuto da due giovani tritoni e timbrato da una corona marchionale.

D.P.R. 23 dicembre 1929

SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione presente sul gonfalone. Ridisegnato da Pasquale Fiumanò.

BLASONATURA

“Drappo partito in colori rosso e blu, caricato dello stemma della città…”

Gonfalone ridisegnato da Pasquale Fiumanò

COLORI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database
BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di rosso…”

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    23 Dicembre 1929

    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Città regia del Regno di Sardegna Iberico nel 1327.


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