Città di Broni – (PV)

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Info
  • Codice Catastale: B201
  • Codice Istat: 18024
  • CAP: 27043
  • Numero abitanti: 9528
  • Nome abitanti: bronesi
  • Altitudine: 88
  • Superficie: 20.87
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 19.3
  • Comuni confinanti:

    Albaredo Arnaboldi, Barbianello, Campospinoso, Canneto Pavese, Cigognola, Pietra de' Giorgi, Redavalle, San Cirpiano Po, Stradella.

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Broni è un centro importante dell’Oltrepò Pavese, documentato dal IX secolo, a lungo contesa tra i Comuni di Pavia, di Piacenza e dai Visconti.

Alleata della ghibellina Pavia, fu incendiata nel 1216 dalla Lega delle città guelfe e fu pressoché distrutta dalle armate di Giovanni Acuto, capitano della Lega antiviscontea, nel 1373.

Nel 1743, con il Trattato di Worms, tutto l’Oltrepò Pavese passò sotto il dominio sabaudo, per divenire poi parte della provincia di Pavia nel 1861.

L’origine del toponimo non è chiara: alcuni lo farebbero derivare da “prunus” (attraverso “pruni”), anche se l’ipotesi più popolare, seppur non documentabile, lo collegherebbe con la tribù ligure degli Ambrones.

Lo stemma è piuttosto antico, anche se non risulta formalmente concesso, si tratta di un classico scudo ovato “di rosso alla croce d’argento”, che viene citato dagli storici come scudo “a forma di globo” o “ovato convesso”, che ha determinato graficamente la forma distorta della croce, in una soluzione iconografica non certo regolamentare, ma molto diffusa nell’area piemontese.

Tradizionalmente deriva dall’insegna imperiale e collegherebbe la città di Broni al partito ghibellino; molto evidente il collegamento con Pavia (che alza uno stemma pressoché uguale) e si pensa che sia il segno o dell’alleanza con quella città o della definitiva conquista pavese su questa parte del territorio.

Da notare anche un evidente contrasto grafico con la vicina Stradella, che ha uno stemma “D’azzurro alla croce d’argento”.

Anche il motto, che compare non prima del XX secolo, è oggetto di inchiesta: alcuni propone che sia un omaggio al concittadino pavese più illustre, Agostino Depretis (politico e Presidente del Consiglio, nato a Bressana Bottarone nel 1813 e morto a Stradella nel 1887), mentre altri ne farebbero un omaggio alla storia risorgimentale e per l’unità d’Italia, per la quale Broni “combatté in prima fila”.

Solo il titolo di “città” è stato formalmente concesso con DPR dell’8 giugno 1992.

La circoscrizione amministrativa attuale comprende anche i territori dei Comuni di Pirocco, soppresso all’inizio del XIX secolo, di Cassino Po, soppresso nel 1869 (e che comprendeva già il territorio di Vescovera, già soppresso all’inizio del XIX secolo)

Dal 2001 è gemellata con la città emiliana di Ferrara.

Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1977, p. 119.

Brera G. STORIE DI LOMBARDI. Baldini & Castoldi, Milano 1993.

Genovese C. LA PROVINCIA DI PAVIA. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò. Pavia 2012, pp. 318-319.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso alla croce d’argento. Motto su lista bifida svolazzante in caratteri capitali di nero OBBEDIENZA ALLE LEGGI. Ornamenti esteriori di Comune”.

Stemma usato di fatto

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione corretta

Fonte: desteorioles.it

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

COLORI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Giugno 1992

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