Città di Bozzolo – (MN)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: B110
- Codice Istat: 20007
- CAP: 46012
- Numero abitanti: 4185
- Nome abitanti: bozzolesi
- Altitudine: 30
- Superficie: 18.84
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 27.9
- Comuni confinanti:
Acquanegra sul Chiese, Marcaria, San Martino dall'Argine, Rivarolo Mantovano, Tornata, Calvatone.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Nello stemma della Provincia di Mantova (concesso con RD del 3 gennaio 1915), quello corrispondente al Distretto città di Bozzolo (oltre quelli di Mantova e Castiglione delle Stiviere) viene descritto come: “… d’azzurro alla quercia al naturale, nodrita sulla campagna di verde” ma la versione in uso da parte del Comune porta il fondo bianco/argento, per cui il blasone corretto dovrebbe essere: “D’argento all’albero, nodrito dalla campagna erbosa, il tutto al naturale”.
La “concessione” dello stemma comunale viene fatta risalire all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo (1552-1612), contestualmente al titolo di “città”, ma ciò è attualmente dubbio, anche se si tratta di un emblema piuttosto antico, in uso almeno dal XVI secolo. Con il fondo azzurro compare anche nell’annuario ANCI del 2001 e nella nota raccolta delle figurine Brioschi degli anni ’30 del XX secolo.
Stando alla leggenda si dovrebbe trattare di un albero di bosso, dato che la tradizione sostiene che la città sia stata fondata dai profughi dei villaggi intorno che, per sfuggire alle devastazioni di Attila e delle sue orde Unne, si rifugiarono in una fitta foresta caratterizzata dalla presenza di alberi bosso. Dopo la partenza degli invasori fondarono l’attuale capoluogo comunale prendendo a simbolo uno degli alberi che dettero rifugio e materiale da lavoro alla popolazione.
Lo stemma richiama questa leggenda ed è accompagnato dal motto VIRET ET VIREBIT che significa “è verde e verde sarà” (in latino col significato di floridezza e traducibile anche con “sempre verde”), il bosso (buxus) è effettivamente un sempreverde che è associato alla fermezza, perseveranza e immortalità (per i greci simboleggiava la vita che proseguiva oltre la morte).
Il toponimo Bozzolo deriva con molta probabilità il nome da Vaudiolo, cioè “piccolo guado”, ed è riportato dai documenti del IX secolo come Vauxiolo (1). Sorge su un rilievo presso il fiume Oglio, che divenne un “castrum” fortificato nel tardo Impero; nel Medioevo fu assoggettato dal vescovo-conte di Cremona (alla cui Diocesi ancora appartiene) e successivamente infeudato a diverse famiglie di origine cremonese.
Di certo, intorno al 1000, la località era designata come Santa Maria della Geronda, dal monastero benedettino che vi sorgeva. Il nome di Bozzolo compare solo nei documenti posteriori al 1100, dopodiché venne assoggettata dal marchese Uberto Buoso, consanguineo degli Este. Nel 1150 Bozzolo faceva parte, insieme con Casalmaggiore e Viadana, di una contea, della quale Federico Barbarossa diede l’investitura a Sopramonte Cavalcabò, la cui famiglia si contese il feudo con i Gonzaga.
Come altri Comuni dell’“Oltre-Oglio mantovano” passò definitivamente sotto il dominio dei Gonzaga di Mantova nel 1408, Gian Francesco Gonzaga ne ebbe l’investitura dall’imperatore Sigismondo nel 1433, e ne lasciò il dominio al figlio Carlo. Da allora rimase sempre ai Gonzaga, fino al 1701 al ramo cadetto di Bozzolo.
Il “Condominio signorile” di Bozzolo comprendeva Gazzuolo, San Martino (dall’Argine), Rivarolo (Mantovano), Commessaggio, Sabbioneta, Pomponesco, Isola Dovarese e Ostiano, un feudo che godeva di una certa autonomia da Mantova.
Signore di Bozzolo fu anche Vespasiano Gonzaga Colonna, poi Duca di Sabbioneta. Nel 1594 Giulio Cesare Gonzaga ottenne dall’imperatore Rodolfo II il titolo di Principe di Bozzolo e il titolo di “città” alla sua piccola capitale. Il periodo del governo di Vespasiano fu il più rilevante della storia di Bozzolo che già nel 1480 aveva avuto il diploma di città. Il duca trasformò Bozzolo in una città ordinata e con fortificazioni imponenti.
Morto il principe Giovan Francesco II senza eredi, nel 1703 Bozzolo ritorna ai Gonzaga di Mantova, ma nel 1708 è assegnato ai Gonzaga di Guastalla, nel 1746 scomparsi questi ultimi viene avocato dall’Impero che nel 1771 lo annette al Regno Lombardo-Veneto.
Dal 1786 al 1788 per decreto dell’imperatore Giuseppe II è capoluogo di Provincia (poi spostato a Casalmaggiore, che poi confluirà con la sua parte nella attuale provincia di Cremona nel 1848) per poi essere assorbito da quella di Mantova.
Dal 1859 entra a far parte del Regno di Sardegna (dal 1861 d’Italia).
Note di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione.
(1): Secondo alcuni studiosi, il nome potrebbe effettivamente avere origine dal latino buxus (bosso) oppure dal nome di origine germanica Bozo, da cui Bozolus. Altri ancora sostengono che l’albero sia un gelso, coltivato in loco per le foglie che costituivano il cibo dei bachi da seta per la produzione dei “bozzoli” da cui il toponimo.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento all’albero di bosso al naturale nodrito su di una campagna di verde erbosa. Ornamenti esteriori di città accompagnati dal motto VIRET et VIREBIT”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma nella versione con lo scudo sannitico.

Stemma con lo sfondo di azzurro come appare nello stemma provinciale e in altre fonti.

GONFALONE RIDISEGNATO

Reperito da: Luigi Ferrara
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo granata caricato dello stemma del comune con la scritta centrata in argento: Comune di Bozzolo.”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune