Comune di Bedonia – (PR)

Informazioni

  • Codice Catastale: A731
  • Codice Istat: 34003
  • CAP: 43041
  • Numero abitanti: 3701
  • Nome abitanti: bedoniesi
  • Altitudine: 523
  • Superficie: 167.83
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 75.0

Storia dello stemma e del comune

Una fonte bituminosa presso il crinale tra Emilia e Liguria potrebbe essere davvero all’origine dell’antica BITUNIA che, però, altri fanno derivare dal personale latino Bitonius. Comunque è accertata la presenza di una località sorta sulla sponda sinistra del torrente Pelpirana e denominata SALTUS PRÆDIA BITUNIÆ, riferito ai campi che circondano la località che si legge nella “Tabula Alimentaria” bronzea dell’epoca di Traiano ritrovata tra le rovine della città romana di Veleja (presso Lugagnano Val d’Arda, oggi in provincia di Piacenza).

Il nome è da intendersi come “Bosco (‘saltus’) presso Bitunia”: quest’ultimo sarebbe il nome della località che prende nome dalla presenza di bitume nel territorio o, più probabilmente, di una fonte bituminosa.
Il centro di BETHONIA è successivamente soggetto a Compiano, del quale seguirà le sorti, ma dotato di una chiesa plebana dedicata a sant’Antonino di Piacenza.

Nel 1805 i Francesi erigono la Mairie de Bedonia e ne aggregheranno il territorio al Dipartimento degli Appennini, con Prefettura a Chiavari. Tornerà al Ducato di Parma fino al 1848, allorché venne indetto un plebiscito in paese, che diede responso positivo all’unione con il Regno di Sardegna, ma nel 1849 il Piemonte uscirà sconfitto dalla guerra e i dragoni ducali riprenderanno il controllo di Bedonia, fino al 1860.

In seguito Bedonia e tutta la valle del Taro e dell’attigua valle del Ceno, furono unite alla Provincia di Parma (pur restando soggette alla Diocesi di Piacenza, come attualmente).

Lo stemma del Comune riprende una delle imprese della famiglia principesca dei Landi, con la bordura composta d’oro e d’azzurro e il campo con la colonna della fermezza alla quale è attaccata saldamente l’edera alla quale è riferito il motto CONCORDIA RES PARVÆ CRESCUNT. Le imprese compaiono in numerose carte realizzate nel corso del XVI secolo per conti dei Landi.

Lo stemma è stato concesso dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi con Decreto del 3 settembre 1951, nel quale si legge il blasone: “D’argento alla colonna d’azzurro sormontata da una corona all’antica dello stesso, accollata da un tralcio di edera di verde, fogliato di nove, quattro per parte ed una al centro della colonna, verso la base, con legenda ai lati di nero CONCORDIA RES PARVÆ CRESCUNT. Alla bordura composta d’oro e d’azzurro”.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringraziano Anna Longhi, Aldo Piazza e Alessandro Neri per la gentile collaborazione.

Per maggiori informazioni vedi: Borgo Val di Taro, Compiano, Bardi.

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Il comune di Bedonia fa parte della Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento alla colonna d’azzurro sormontata da una corona all’antica dello stesso, accollata da un tralcio di edera di verde, fogliato di nove, quattro per parte ed una al centro della colonna, verso la base, con legenda ai lati di nero CONCORDIA RES PARVÆ CRESCVNT. Alla bordura composta d’oro e d’azzurro”

D.P.C.M. 3 settembre 1951

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro
Partizioni:
bordato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

D.P.C.M. 8 settembre 1952

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    3 Settembre 1951

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Settembre 1952