Comune di Bastia – (20B)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
(D’azzurro, alla fortezza d’argento, murata, finestrata e aperta di nero, posta su una terrazza di verde).
Rappresenta l’antica “bastiglia” (o “bastida”, in francese “donjon”) la fortezza fatta costruire dal governatore genovese Leonello Lomellini, sul promontorio di Porto Cardo, un piccolo villaggio di pescatori, a sua volta denominato così per la vicinanza del paese di Cardo, che sorgeva all’incirca sul sito dell’antica città di Mantinum.
Il forte divenne quindi sede del Governatorato Genovese, in sostituzione di Biguglia e il cento abitato che si sviluppò sul promontorio prese nome di Terra Nova (Porto Cardo divenne Terra Vecchia).
Nel XVI secolo tutta la parte alta della città venne racchiusa dalle mura della cittadella, nome con il quale è tutt’ora identificata popolarmente.
Abitualmente si rappresenta con il solo scudo, senza elementi esteriori, ma nella versione “aulica” esso è caricato su di un cartiglio, timbrato dalla corona di città con quattro torri e accompagnata da un nastro svolazzante, riportante il nome latino della città della quale si ritiene erede: MANTINUM.
Nel 1768, col trattato di Versailles, l’isola di Corsica venne assegnata alla Francia, mentre nel 1793 Bastia perse la qualifica di “capitale” dell’isola (attualmente è il capoluogo della Haute-Corse), in favore di Ajaccio.
Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Neri
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune