Comune di Bard – (AO)

Informazioni

  • Codice Catastale: A643
  • Codice Istat: 7009
  • CAP: 11020
  • Numero abitanti: 132
  • Nome abitanti: bardois
  • Altitudine: 381
  • Superficie: 3.02
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 47.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma municipale di Bard riproduce quello che lo storico De Tillier attribuisce agli antichi signori del luogo, attestati sin dalla fine dell’XI secolo, sulla base di una tradizione leggendaria che ne faceva un ramo della dinastia dei duchi di Bar in Lorena, i quali portavano appunto questo stesso blasone. Un Ugo, advocatus del vescovo di Aosta nel 1092, fu il capostipite della dinastia, che nel secolo seguente possedeva i castelli e i territori di Bard, Avise, Pont-Saint-Martin, Champorcher, Sarre e Introd.

Nel 1214 i fratelli Ugo e Guglielmo di Bard si spartirono l’eredità paterna, dando origine a due rami: Guglielmo divenne signore di Pont-Saint-Martin, dando origine a una discendenza estintasi nel 1737; mentre il primogenito Ugo tenne la signoria di Bard (per poco tempo, perchè ne venne estromesso nel 1242 dal conte Amedeo IV di Savoia) e quelle di Sarre e di Introd (quest’ultima fu poi ceduta ai Sarriod dal figlio Pietro).

Acquisito il castello di Bard, chiave strategica della Valle d’Aosta, i Savoia non se ne separarono più, trasformandolo in una possente fortezza, la cui ultima ricostruzione mantenne un ruolo militare attivo sino al 1975. Il lungo dominio sabaudo è ricordato dal gonfalone, con la cordelliera a lacci d’amore, altrimenti denominati “nodi Savoia”.

Il Comune ha fatto uso di questo stemma sin dall’Ottocento. A seguito della soppressione del Comune di Hône, ai sensi del Regio Decreto 20 maggio 1928, n. 1024, e con l’annessione del suo territorio a quello di Bard, nel 1º luglio 1937, fu approvato con Regio Decreto, per il Comune così costituito, uno stemma e un gonfalone che univano lo scudo dei Bard ad una raffigurazione di san Giorgio, patrono della parrocchia di Hône. Il nuovo stemma era: sbarrato d’argento: nel primo d’azzurro seminato di crocette di San Maurizio (sic) col piede aguzzo d’oro, a due barbi su tutto addossati e ricurvi d’oro, illuminati d’argento; nel secondo di rosso alla figura di san Giorgio armato di tutto punto d’argento, su cavallo bardato d’oro, in atto di calpestare un drago al naturale. Capo del Littorio. Il gonfalone era un drappo d’azzurro. L’uso di tali emblemi decadde con la fine del regime e il Comune riprese a far uso della vecchia insegna araldica.

Note di Joseph-Gabriel Rivolin

Il toponimo può essere un riflesso del personale medievale “Bardus” oppure può derivare dall’etnico “Bardi”

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“D’azzurro seminato di crocette potenziate, fitte in punta, a due barbi addossati in palo sul tutto e alla bordura, il tutto d’oro. Ornamenti esteriori da Comune. Nastro partito con i colori dello Stato e della Regione”

D.P.G.R. n. 121 del 4 marzo 2004

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo a tre pendenti d’azzurro, decorato da una cordelliera e frangiato, con le iscrizioni centrate in capo: “Commune de Bard” e “Comune di Bard”, l’una sull’altra, il tutto d’argento, caricato dello stemma comunale. Le parti metalliche e i cordoni sono argentati. L’asta verticale è coperta di velluto azzurro, con bullette argentate. Nella freccia è rappresentato lo stemma municipale e sul gambo è inciso il nome del Comune. Cravatta partita con i colori dello Stato e della Regione e frangiata d’argento”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune