Comune di Barcis – (PN)

Informazioni

  • Codice Catastale: A640
  • Codice Istat: 93006
  • CAP: 33080
  • Numero abitanti: 256
  • Nome abitanti: barciani
  • Altitudine: 409
  • Superficie: 103.40
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 34.0

Storia dello stemma e del comune

La storia dello stemma di Barcis, gà Provincia di Udine, ora in Provincia di Pordenone.
Nel 1942 Enrico Del Torso, stimato araldista udinese, propose uno stemma per il Comune di Barcis che ne era privo: una chiesa in fiamme, alludente all’incendio del 1611 che “incenerì Barcis”; la strada tra le montagne che ricordava “il primitivo nome di Barcis (…), Warcis”, forse varco: le acque del Cellina a fondovalle.

Gli amministratori barciani, tuttavia, sostennero di volere la presenza di barche nello stemma, per assonanza col nome. Poiché la chiesa parrocchiale di Barcis è intitolata a San Giovanni Battista, un attributo del quale è l’Agnus Dei, l’Agnello di Dio, cioè Cristo, si decise di mettere San Giovanni su una barca con un agnello in braccio e la bandiera crociata.
Purtroppo, come è noto, nel 1944 il paese venne dato alle fiamme dai nazisti e la proposta di Del Torso andò bruciata. Nel 1954 venne realizzato il lago artificiale di Barcis, raccogliendo le acque del Cellina. Ciò determinò una radicale modificazione dell’immagine del paese, rafforzando ulteriormente l’idea di una barca nello stemma che ancora restava da fare.
Vi si provvide alcuni anni dopo. Lo stemma civico definitivo di Barcis, riconosciuto ufficialmente con D.P.R. 2 ottobre del 1989, sarà dotato di una barca nel lago. La descrizione araldica dello stemma, come riportata anche nello Statuto del Comune è: «d’azzurro, alla montagna di due vette di verde, la vetta più alta centrale, la vetta minore posta a sinistra, essa montagna sostenuta dallo specchio d’acqua di azzurro, fluttuoso d’argento, caricato della barca d’oro, galleggiante nella mezzeria, con la prora volta a sinistra, munita di un solo remo dello stesso, posto in banda, attraversante la barca e lo specchio d’acqua, con la pala immersa nell’acqua».

 

Testo a cura di Francesco Boni De’Nobili

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla montagna di due vette, di verde, la vetta più alta centrale, la vetta minore, posta a sinistra, essa montagna sostenuta dallo specchio d’acqua di azzurro, fluttuoso d’argento, caricato dalla barca, d’oro, galleggiante nella mezzeria, con la prora posta a destra, munita di un solo remo, dello stesso, posto in banda, attraversante la barca e lo specchio d’acqua, con la pala immersa nell’acqua”.

DPR del 2 ottobre 1989

Colori dello scudo:
azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    2 Ottobre 1989