Comune di Balaruc-les-Bains – (34)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Balaruc-les-Bains (in occitano Balaruc) è un comune francese del dipartimento dell’Hérault, nella regione dell’Occitania.

I suoi abitanti sono chiamati Balarucois e Balarucoises.

L’antico nome era Maimona (Mannona, Mannonam) che appariva nel cartolario di Maguelone nel 1130. Nel 1187, appaiono le menzioni Apud Aix, Ecclesiam de Aquis, Sancta Maria de Aquis, apud Aixs è del 1226, de Aquis del 1228. Vicino alle scritte ritrovate si sono trovate anche vestigia di stabilimenti termali.

È anche attestato come Balarug nel 961; Ballaruc nel 1083; castrum de Baladuco nel 1120; Balazuc nel 1129 e nel 1130; Bazaluch nel 1130; Baladuc nel 1140; Balazuc nel 1145; de Balazuco nel 1169; castelli Bazaluci nel 1170; Bazaluco nel 1226, Balaruc nel 1238.

Il nome ha presumibilmente un origine gallica che, in una forma antica, Baladunum, potrebbe derivare da bal un dirupo e dunum una fortezza. Dunque potrebbe trattarsi di un oppi dum gallica.

Per altri, il toponimo deriverebbe dal latino Vada Luci (guado del bosco). Vazaluc, Bazaluc sono le forme corrotte.

Già i fenici, i cartaginesi e i romani furono attratti dalle acque termali e si stabilirono sulla penisola per costruirvi una importante città.

Dopo un’eclisse di molti secoli, nel XVII-XVIII secolo la sua reputazione ricomincia a crescere. È in questo periodo che viene costruito il primo stabilimento termale.

Nel XIX secolo si constata un continuo aumento delle frequentazioni. Tra i personaggi celebri Louis Napoléon Bonaparte, Paganini, Joseph Montgolfier.

Durante l’Ancien Régime, Balaruc-les-Bains era solamente una parrocchia (Notre-Dame d’Aix, vale a dire Nostra Signora delle Acque) e formava la comunità di Balaruc.

L’11 dicembre 1886, il comune di Balaruc viene diviso in due comuni distinti: Balaruc-le-Vieux e Balaruc-les-Bains.

Lo stemma di Balaruc-les-Bains si blasona: « Tiercé en pairle, au premier d’argent à une mitre de gueules, au deuxième d’azur à une amphore d’or, au troisième de gueules à la fontaine jaillissante de six jets d’or, trois à dextre, trois à senestre, l’un sur l’autre.  ».

In italiano: “Interzato in pergola, al primo di argento a una mitra di rosso, al secondo do azzurro ad un’anfora di oro, al terzo di rosso alla fontana zampillante di sei getti di oro, tre a destra, tre a sinistra, uno sull’altro”.

Lo stemma non appare nell’armoriale del D’Hozier perché il comune è recente, ma appare come stemma della comunità di Balaruc ed è quello adottato da Balaruc-le-vieux.

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“Interzato in pergola, al primo di argento a una mitra di rosso, al secondo di azzurro ad un’anfora di oro, al terzo di rosso alla fontana zampillante di sei getti di oro, tre a destra, tre a sinistra, uno sull’altro”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso
Partizioni:
interzato in pergola
Oggetti dello stemma:
anfora, fontana, getto, mitra
Attributi araldici:
a destra, a sinistra, uno sull'altro, zampillante

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune