Comune di Bairo – (TO)

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Info
  • Codice Catastale: A584
  • Codice Istat: 1015
  • CAP: 10010
  • Numero abitanti: 819
  • Nome abitanti: bairesi
  • Altitudine: 360
  • Superficie: 7.16
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 41.6
  • Comuni confinanti:

    Agliè, Castellamonte, Ozegna, Torre Canavese

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome potrebbe derivare da “Baiuvari” (bavaresi), con riferimento al fatto che anticamente furono stanziati gruppi di Germani posti a guardia della strada romea che passava attraverso il territorio.

Lo stemma del Comune di Bairo è piuttosto singolare nel panorama dell’Araldica Civica italiana perché è uno dei pochissimi che presenta il campo di “vajo” (1) una delle “pellicce” nobili tra gli smalti araldici: o meglio: “vajato”, giacché le file (dette “tiri”) sono superiori alle quattro del vajo regolamentare e i colori sono invertiti. Il blasone dello Statuto Comunale è piuttosto impreciso: “Interzato in palo: nel primo e nel terzo otto tiri di argento e di azzurro, nel secondo rosso con leone d’oro al centro afferrante con le zampe anteriori la mitria in argento, sormontato dalla larva di filugello. Ornamenti esteriori di Comune”. Secondo noi, più esattamente sarebbe: “Vaiato di otto tiri d’argento e d’azzurro, al palo di rosso caricato del leone d’oro tenente con le branche una mitra d’argento, sormontato dalla larva del baco da seta d’argento(?)”.

Il Filugello è la larva del baco da seta (Bombyx Mori) e testimonia una industria locale fiorente di filati di questo tipo. Il nome del paese è invece testimonianza di un villaggio di Bavaresi, o Baiuvari, da cui BAIUVARIUM.

Durante il Basso Impero, infatti, i Romani insediavano tribù germaniche lungo le vie di comunicazione importanti con compiti di sorveglianza, un gruppo di Bavaresi venne assegnato al controlla della via per Roma che passava per la vicina e più antica Reviniacum, sulla quale col tempo finì per prevalere.

Note di Massimo Ghirardi

(1) Vedi anche la relativa voce nel Dizionario, in questo stesso sito

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Anna Bertola

BLASONATURA

“Interzato in palo: nel PRIMO e nel TERZO, di vaio minuto, di otto tiri, d’argento e di azzurro, il primo tiro composto di due semipezze e di una pezza, d’argento, e di due pezze, di azzurro; similmente il terzo, il quinto, il settimo tiro; il secondo tiro composto di due semipezze e di una pezza, di azzurro, e di due pezze, di argento; similmente il quarto, il sesto, l’ottavo tiro. Nel SECONDO, di rosso, al leone d’oro, afferrante con le zampe anteriori la mitria d’argento, caricata dalla crocetta di rosso, posta in banda alzata, esso leone sormontato dalla larva di filugello, posta in fascia, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Anna Bertola

BLASONATURA

“Drappo di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.”

COLORI
ALTRE IMMAGINI

Gonfalone precedentemente in uso.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    6 Novembre 1996

    Registrato nei registri dell’Ufficio Araldico addì 30-11-1996, Reg. anno 1996 Pag. n. 90

    Trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato addì 26 nov. 1996.


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