Comune di Arena Po – (PV)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: A387
- Codice Istat: 18005
- CAP: 27040
- Numero abitanti: 1660
- Nome abitanti: arenesi
- Altitudine: 61
- Superficie: 22.27
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 16.3
- Comuni confinanti:
Bosnasco, Castel San Giovanni, Pieve Porto Morone, Portalbera, San Zenone al Po, Spessa, Stradella, Zenevredo, Zerbo.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma del Comune di Arena Po è stato regolarmente concesso con RD del 7 giugno 1885. Il progetto grafico è l’esito di una ricerca dell’Agenzia Vallardi di Milano che, per 50 lire, aveva ricevuto l’incarico dal Comune.
Nel bozzetto grafico originale, che stranamente contiene diversi grossolani errori di blasonatura (l’interzato, ad esempio è definito trinciato) si volevano evidenziare tre aspetti del territorio comunale:
- La limpidezza e salubrità dell’aria, attraverso un capo azzurro caricato da due stelle cinque punte e una di otto legate da un nastro, simbolo delle frazioni del Comune, e la feracità della terra con un covone e un grappolo d’uva.
- Nel campo centrale l’antico castello visconteo, con due spade e un leopardo accovacciato alla base del fortilizio, che evocavano la famiglia Mandelli, che ne ebbe l’infeudazione.
- In punta quattro fasce azzurre su una campagna verde simboleggiavano i fiumi Po, Rile, Rivalto e Bardoneggia.
La Consulta Araldica espresse un parere decisamente sfavorevole e semplificò l’affollato disegno e il Comune dovette approntare il bozzetto da allegare al decreto di concessione di re Umberto.
Solo con DPR del 29 marzo 1982, quasi un secolo dopo, verrà formalmente concesso anche il gonfalone, che si presenta come un “… drappo troncato di bianco e d’azzurro”.
La località è nota dal X secolo, come possedimento dell’abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia, anche se era giuridicamente nel territorio di Piacenza, venne sottoposto a Pavia nel 1164. Sorsero contrasti tra le due città che furono risolti per arbitrato nel 1188, e i confini furono definitivamente stabiliti. Arena rimase soggetta a Pavia, e fu sede di podesteria.
Il dominio fu acquisito dai Beccaria nel 1290; un ramo di quella casata prese poi agnome da questo luogo, e ne mantenne la signoria fino all’inizio del XV secolo quando i Beccaria di Arena, coinvolti nei contrasti della casata con i Visconti, ebbero il feudo confiscato (rimase loro solo Bosnasco).
Stemma della famiglia Beccaria
Nel 1441 fu infeudata ai Sanseverino e successivamente agli Speciani.
Stemma della famiglia Sanseverino
Stemma della famiglia Speciani
Arena era un insediamento fortificato e controllava un punto del Po di grande importanza strategica per i commerci fluviali e il controllo del territorio, tanto che la località fu assediata nel 1216 dai milanesi e dai piacentini e, nel 1356, dalle forze viscontee, in entrambi i casi Arena non fu conquistata.
Nel 1655, durante la guerra tra Francesi e Spagnoli, il forte di Arena fu occupato dai primi; fu espugnato poi dal generale spagnolo Caracena e fu fatto demolire dal governatore di Milano Trivulzio (quel che ne rimane attualmente, pur avendo subito numerosi rimaneggiamenti, conserva ancora ampie tracce della struttura duecentesca).
Poco dopo avvenne una battaglia presso Arena, alla Fontana Santa, in cui lo stesso governatore Trivulzio riuscì a mettere in rotta i Francesi con i loro alleati Modenesi, facendo 2000 prigionieri e potendo poi liberare Pavia dall’assedio francese.
Una parte dell’attuale territorio comunale formava il comune detto Comun Mandelli, di difficile localizzazione, probabilmente cancellato da un’esondazione del Po, che ebbe breve vita nel XVIII secolo.
Stemma della famiglia Mandelli
Molto più noto storicamente fu Parpanese, importante luogo di passaggio del Po, che nel 1021 fu donato al monastero di San Bartolomeo in Strada di Pavia, il quale ne mantenne ininterrottamente il possesso fino al XVIII secolo. Il suo territorio era abbastanza esteso, ma con il passaggio a Pavia (nel 1164) e la successiva fissazione dei confini, parte di esso, con la Pieve di Parpanese, rimase nel Piacentino. Fino al 1800 il comune di Parpanese era esteso anche a nord del Po; poco dopo il comune, ridotto ormai ai minimi termini, fu aggregato ad Arena Po.
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
Genovese C. La Provincia di Pavia. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò. Como 2012, pp. 298-299.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
Reperito da: Davide Papalini
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Interzato in fascia, al 1º di azzurro al covone d’oro ed al grappolo d’uva al naturale, uno accanto all’altro; al 2º d’argento al castello di rosso, merlato alla ghibellina; al 3º di verde a quattro bande ondate d’argento. Ornamenti esteriori di Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma in uso dal Comune

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune

