Comune di Anzola dell’Emilia – (BO)

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Info
  • Codice Catastale: A324
  • Codice Istat: 37001
  • CAP: 40011
  • Numero abitanti: 11961
  • Nome abitanti: anzolesi
  • Altitudine: 38
  • Superficie: 36.61
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 20.2
  • Comuni confinanti:

    Castelfranco Emilia, Crespellano, Zola Predosa, Bologna, Calderara di Reno, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto.

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

È l’antica UNTIOLA, menzionata come UNZOLA nel 1043, UNCIOLA nel 1155, poi UNCIOLE, che prende nome dal fondo agricolo di tale Antius, forse un membro della tribù gallo-romana Antia. Ha adottato il determinante DELL’EMILIA nel 1864 (Regio Decreto di Vittorio Emanuele II dell’ 8 maggio 1864 n. 1795).

Sede di un antico castello, appartenuto ai vescovi di Bologna, posto a controllo di un importante quadrivio della Via Emilia verso Modena, dove fu rinchiuso Enzo, re di Sardegna, figlio dell’imperatore Federico II, catturato durante la battaglia di Fossalta nel 1249. In seguito il nobile principe sarà trasferito nel palazzo di piazza Maggiore a Bologna, che dall’illustre inquilino prese nome (Palazzo di Re Enzo), dove morirà nel 1272.

Nel 1851 il Comune scelse inizialmente uno stemma completamente diverso da quello in uso, adottando per proprio quello della locale famiglia Unzoni che ebbe signoria sul borgo. Essi alzavano uno scudo con un trofeo d’armi, conficcato in un terreno naturale erboso e cimato da tre penne, col capo d’Angiò.

In seguito si preferì lo stemma attribuito ad Anzola in alcuni antichi blasonari. Formalmente concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1992, dove si blasona: “D’argento, al mezzo orso ritto, d’oro, allumato e linguato di rosso, reciso in sbarra all’altezza della cassa toracica, accompagnato da tre gigli d’oro, posti due nei cantoni del capo, il terzo in punta”.

Anche se il blasone ufficiale riporta un “orso” d’oro, in figurazioni precedenti si trova un leone troncato.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Moris Ronchetti per la gentile collaborazione prestata

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA. Compositori, Bologna 2003.
Bunson (Matthew E.). DIZIONARIO UNIVERSALE DEL MEDIOEVO. Newton & Compton , Roma 2002.
Plessi (Giuseppe). GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI. Forni, Bologna 1999 (rit.an. 1969).
Romolotti (Giuseppe, a cura di). STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

BLASONATURA

“D’argento, al mezzo orso ritto, d’oro, allumato e linguato di rosso, reciso in sbarra all’altezza della cassa toracica, accompagnato da tre gigli d’oro, posti nei due cantoni del capo, il terzo in punta. Ornamenti esteriori da Comune”

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di giallo…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Settembre 1992

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