Comune di Amiens – ()

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« Un legame potente mi unisce al giglio » (LILIS TENACI VIMINE JUNGOR) afferma il motto associato allo stemma della città di Amiens, in Piccardia, e allude al legame storico e ideale che unisce la città, rappresentata dall’edera, al Regno di Francia, simboleggiato dal tradizionale emblema dei fleurs-de-lys d’oro.

 

Tecnicamente si blasona: « De gueules au lierre déraciné d’argent, au chef cousu d’azur semé de fleurs-de-lys d’or. Supports: deux licornes au naturel » (Di rosso all’edera eradicata d’argento, al capo cucito d’azzurro seminato da gigli d’oro. Supporti: due liocorni al naturale). Fino a non molti anni fa si rappresentava con due rami principali, da cui il vecchio blasone : “de gueules, à deux branches d’alisier entrelacées d’argent” (Di rosso, a due rami di sorbo intrecciati d’argento). Nel XVI secolo si raffigurava un albero con tre fiordalisi, poi modificato.


 

Si pensa che lo stemma antico di Amiens fosse uno scudo semplicemente rosso, che in epoca tardo-gotica veniva raffigurato “diaprato” o “rabescato” cioè col campo rosso decorato con arabeschi (arabescato) del proprio o di altro smalto, vale a dire con screziature decorative e girali come gli arabeschi, una forma grafica introdotta per ingentilirne l’aspetto e tipica del XVII-XVIII secolo.

 

Lo storico La Morlière, autore dell’opera Antiquités d’Amiens, afferma che alla sua epoca (1640) la città usava un sigillo con rappresentato un roseto, con sei teste di statuette marmoree, separate da fiordalisi (o Gigli di Francia). Lo stesso autore indica, come prima arme della città, quella dei conti del Vermandois, come testimoniato da due esemplari nelle vetrate della cattedrale, accanto alla figura del vescovo Bernard, vivente nel 1279.

 

Il re Filippo Augusto concesse il “capo di Francia” (detto “antica” che si differenzia da quello “di Francia moderna” o semplicemente “di Francia” per l’essere seminato e non solo con tre gigli).

 

Luigi XI nel 1470 concesse anche il motto, a testimonianza del possesso regale ed inalienabile della città, soggetta alla Corona di Francia.

 

Quanto ai liocorni (o unicorni) : rappresentano le virtù cavalleresche, di purezza e nobiltà, bellezza e delicatezza (la leggenda afferma che solo una vergine virtuosa era in grado di attirare l’unicorno verso di se).

 

Lo stemma si timbra ordinariamente con la corona murale per le grandi città (con cinque torri che, durante il Primo Impero napoleonico, era riservata alla sola città di Parigi).

 

Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso

Disegnato da: Massimo Ghirardi

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