Città di Albisola Superiore – (SV)

Informazioni

  • Codice Catastale: A165
  • Codice Istat: 9004
  • CAP: 17011
  • Numero abitanti: 10581
  • Nome abitanti: albissolesi
  • Altitudine: 10
  • Superficie: 29.02
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 4.4

Storia dello stemma e del comune

Gli stemmi civici di Albisola Superiore e Albissola Marina presentano molti elementi in comune; l’agnello, la stella, l’azzurro quale colore del campo dello scudo e la “campagna erbosa di verde” su cui l’agnello poggia. Da dove traggono origine questi elementi? Abbiamo cercato di darne una spiegazione sulla base delle nostre ricerche archivistiche e bibliografiche. L’agnello è in araldica, e non solo, «simbolo della mansuetudine, e dell’innocenza della vita attiva. Appare nello scudo di profilo e passante. Il suo smalto ordinario è l’argento»1, si tratta di uno simboli più diffusi negli stemmi comunali, ancor di più nella forma particolare dell’Agnus Dei (in latino “Agnello di Dio”, detto anche agnello pasquale), «simbolo d’innocenza l’agnello posto nell’arma seduto sul libro dei sette [sigilli] pendenti e tenente la banderuola dell’Agnus Dei qualche volta il libro manca. Più che nell’arme di famiglia è facile trovarlo in quelle di città»2. Questo simbolo trae origine dal Vangelo di Giovanni 1,29 «Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!», la presenza del libro dei sette sigilli è giustificata dai versetti dell’Apocalisse 21,27: Non entrerà in essa nulla d’impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello. Il libro della vita contiene l’elenco di coloro che saranno salvati nel Giudizio Finale.

Si tratta dunque di un simbolo cristologico, usato quale stemma da tantissimi enti, tra i quali lo stato di Porto Rico in America, la città di Rouen in Francia; in Italia è presente sugli stemmi di moltissime città, da Avellino (nel cui stemma è presente la versione con l’agnello posto sul libro dei sette sigilli) a Bressanone/Brixen (BZ) in cui è rappresentato «di rosso all’agnello di bianco, rivoltato, nimbato d’oro, portante col piede sinistro una bandiera di bianco inquadrata da croce di rosso».

È da ricordare che l’Agnus Dei fu anche simbolo della Repubblica di Genova in quanto l’«agnus ferens vexillum cum cruce super astam vexilli […] fu assunto nel sigillo di governo del Capitano Guglielmo Boccanegra e successori», il Boccanegra fu Capitano del Popolo di Genova a partire dal 1257 e «devesi ascrivere a quest’epoca l’uso divenuto quasi universale di scolpire sugli edifici pubblici, sulle mura e porte della città l’agnello col vessillo crociato, simbolo del Redentore in contrassegno di protezione e di dominio genovese»3; in proposito bisogna anche considerare che la banderuola dell’Agnus Dei riporta solitamente la cosiddetta croce di San Giorgio che si rappresenta “d’argento alla croce di rosso”, secolare emblema della Repubblica di Genova e attualmente arma del capoluogo (nonché della Provincia di Genova e, caricata sulla vela di una antica nave, della Regione Liguria).

Il borgo di Albisola si pose sotto la protezione e il dominio della “Superba” nel 1251, pochi anni dopo, come abbiamo visto sopra, «questa insegna dell’agnello pasquale, o, come dicevano, Agnus Dei, venne assunta sul patrio sigillo del Governo popolare di Genova nel 1257 e diventò poi caratteristica di tutti i paesi della Riviera convenzionati con Genova; onde la vediamo murata come insegna propria anche sulla porta della sede del Consiglio Comunale della vicina Albissola»4.

È dunque in questi anni che l’agnello, nella versione dell’Agnus Dei, diventa emblema della comunità albisolese ancora indivisa (da notare che nessun altro comune ligure fa attualmente uso del simbolo dell’agnello pasquale nel suo stemma).

Da ricordare altresì che Albisola trae origine dal toponimo romano ALBA DOCILIA, insediamento citato nella Tabula Peutingeriana, il cui significato è da ricercare nell’unione del termine celtico ligure “alba” (“città”, come nel caso della vicina Albingaunum/Albenga: “città degli Ingauni”) e dal gentilizio di origine celtica Docilius (o Docilus). Con un meccanismo “paraetimologico” molto diffuso in araldica l’assonanza con le parole latine “albus” (bianco) e “docilitas” (docilità) potrebbero aver fatto identificare il bianco e docile agnello come emblema della località.

La stella presente nei due stemmi, per Albissola Marina d’oro e per Albisola Superiore d’argento, è uno dei simboli più diffusi negli stemmi comunali, solo nella provincia di Savona su 69 comuni totali quelli che presentano stelle all’interno del proprio stemma sono 9 cioè il 13% del totale. Potrebbe trattarsi di un ulteriore simbolo cristologico: la Stella del Mattino era uno dei simboli di Gesù, ma più probabilmente fu scelta per distinguere lo stemma della comunità albisolese dagli altri paesi sottoposti alla Repubblica di Genova e che, come abbiamo visto sopra, usavano anch’essi l’Agnus Dei come simbolo.

Quasi quattro secoli dopo, nel 1616, avvenne la separazione tra le attuali Albisola Superiore e Albissola Marina che comunque non fu netta fino alla 1851, quando furono suddivisi i boschi comunali. È probabile che, nei primi anni seguenti la divisione, le due comunità continuassero ad utilizzare lo stesso simbolo araldico. In seguito, come è successo in altri casi analoghi per permettere una facile distinguibilità, l’emblema della comunità “meno antica”, cioè Albissola Marina, venne modificato portando l’agnello ad assumere una postura “seduta” (abbastanza inusuale) e perdendo la banderuola, inoltre il colore della stella variò da argento a oro.

Lo stemma del comune di Albissola Marina fu sanzionato ufficialmente con regio decreto del 13 febbraio 1930 e lettere patenti del 14 gennaio 1931, secondo il decreto lo stemma era così descritto in linguaggio araldico: d’azzurro, all’agnello seduto su campagna erbosa di verde, accompagnato in capo da una stella d’oro; anche se la descrizione del decreto del 1931 corrisponde allo stemma attualmente in uso, secondo lo Statuto Comunale presente sul sito web ufficiale, lo stemma sarebbe stato ulteriormente riconosciuto con decreto del Consiglio dei Ministri dell’11 agosto 1975.

In una pubblicazione edita dall’Azienda Autonoma di Soggiorno di Albisola5, sono riportati gli stemmi di entrambi i comuni, quello di Albissola Marina è coerente con il decreto del 1931 (per quanto lo stella non presenti al suo interno i puntini che dovrebbero indicare il color oro) mentre lo stemma di Albisola Superiore si distingue dall’attuale per l’assenza della banderuola tenuta dall’agnello e del nastro riportante le parole Alba Docilia, riferimento all’antica città romana da cui Albisola trasse origine.

Lo stemma di Albisola Superiore fu riconosciuto più tardi di quello di Albissola Marina, è precisamente con decreto del Presidente della Repubblica del 15 febbraio 1967: d’azzurro, all’agnello pasquale d’argento coricato su campagna di verde, sormontato da una stella pure d’argento. Sotto lo scudo, su lista bifida d’azzurro, il motto in lettere maiuscole d’oro: Alba Docilia. Ornamenti esteriori da Comune. In questa occasione dunque fu restaurato il vessillo e inserita la lista.

Anche se il decreto parla di Ornamenti esteriori da Comune e quindi lo stemma dovrebbe essere timbrato (cioè sormontato) da corona da comune cioè «d’argento, murata di nero, con 4 “pusterle” (3 visibili), con cordonature a muro sui margini, sostenente un muro aperto da 16 torri (9 visibili) e sormontata da una merlatura a coda di rondine o “ghibellini”» lo stesso porta una corona da città d’oro «formata da un cerchio d’oro con 8 “pusterle” (porte, 5 visibili), cordonata a muro, sostenenti 8 torri d’oro (5 visibili) unite da cortine di muro d’oro, la “muratura” (cemento tra le pietre) è sempre di smalto nero», la stessa corona (lo si vede dal numero delle torri) è già presente nello stemma del 1961.

Note

1 Crollalanza, op. cit., p. 21

2 Crollalanza, op. cit., p. 22

3 Boscassi, op. cit., p. 12 e tav. III

4 Poggi, op. cit., p. 33

5 Albisola, a cura di Ansgar Elde e Gigi Fontana, Az. Auton. di Soggiorno, Albisola, 1961

 

Bibliografia

  • AA.VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, Torino 1997.
  • Goffredo di Crollalanza, Enciclopedia araldico-cavalleresca. Prontuario nobiliare, presso la direzione del Giornale Araldico, Pisa, 1876-77
  • Angelo Boscassi, Illustrazione storica dello stemma di Genova, terza ed., Stabilimento Fratelli Pagano, Genova, 1919
  • Vittorio Poggi (1913), Cronotassi dei principali magistrati che ressero e amministrarono il Comune di Savona dalle origini alla perdita della sua autonomia (parte seconda), Miscellanea di storia italiana, tomo XVI (terza serie)

  Note di Giovanni Giovinazzo e Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Reperito da: Davide Papalini

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


D’azzurro, all’agnello pasquale d’argento coricato su campagna di verde, sormontato da una stella pure d’argento. Sotto lo scudo, su lista bifida d’azzurro, il motto in lettere maiuscole d’oro: Alba Docilia. Ornamenti esteriori da Città”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
agnello pasquale, campagna, stella
Attributi araldici:
coricato, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: troncato
Profilo Araldico

“Drappo troncato di bianco e di azzurro caricato dello stemma comunale centrato.

bandiera ridisegnata

Fonte: Roberto Breschi

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Febbraio 1967

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    23 Giugno 1989