Comune di Agel – (34)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
È probabile che derivi dal latino agellum che significa piccolo campo.
Numerose tracce fanno pensare ad un insediamento neolitico. È inoltre chiara la presenza di tracce di ville romane. Nel 782, una villa agellus dovrebbe essere stata donata da Carlomagno all’arcivescovado di Narbonne e il possesso dell’allodio di Agel fu confermato da papa Innocenzo III.
Fu terra di accoglienza e di integrazione. Gli eventi locali, come la crociata degli albigesi o le guerre di religione, le grandi carestie hanno marcato profondamente il suo territorio.
È sicuramente dovuta anche a questo la presenza di vie strette addossate al castello del XII secolo.
Lo stemma deriva da quello di Jean de Beauxhostes, di origine inglese che, nel 1270, si era messo al servizio del re e si era distinto durante la battaglia di Furnes. Fu proprio Filippo il Bello che gli disse: « Vi do la mano che è il vincolo della fede che voi e i vostri discendenti avrete verso di noi ». Da allora le mani strette e incrociate figurano nel blasone del castello di Agel e sono incise sulla copertura del camino.
L’azzurro è, presumibilmente un riferimento allo smalto dello scudo dei re di Francia.
Le armi di Agel si blasonano così: « D’azur à la foi d’argent. ».
In italiano: “Di azzurro, alla fede d’argento”.
Non esiste registrazione delle armi nell’armoriale del D’Hozier.
Nota di Bruno Fracasso
LEGENDA
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- istituzione nuovo comune