Comune di Rocchetta di Vara – (SP)

Informazioni

  • Codice Catastale: H461
  • Codice Istat: 11025
  • CAP: 19020
  • Numero abitanti: 819
  • Nome abitanti: rocchettesi
  • Altitudine: 220
  • Superficie: 32.26
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 27.8

Storia dello stemma e del comune

Profilo Storico

La presenza dell’uomo in questo territorio e’ documentata dall’eta’ preistorica. Di notevole interesse e’ il sito archeologico della Pianaccia di Suvero, dove scavi effettuati dagli anni ’70 del secolo XX hanno portato alla luce tracce di un’antica officina per la produzione di ornamenti in steatite, destinati non solo al mercato locale, ma probabilmente ad una rete commerciale di ampio raggio.
Alle origini degli insediamenti attuali sembrano esserci tuttavia i monaci dell’abbazia di Brugnato, fondata, come vuole la tradizione, da San Colombano (540-615) o, piu’ verosimilmente, da alcuni monaci di Bobbio, sotto la protezione dei re longobardi. Per difendere l’abbazia dai ripetuti assalti del vescovo di Luni, i monaci di Brugnato edificarono una serie di fortezze difensive come Suvero e Rocchetta. Di antichissima origine e’ la chiesa di Bochignola, oggi oratorio, ricordata gia’ nei Registri Vaticani delle Decime del secolo XIII, ma, secondo la tradizione locale, sorta su un antico tempio pagano. Nel 1618 la parrocchia di Bocchignola fu divisa in due parrocchie: Borseda e Veppo; fu cosi’ edificata la parrocchiale di S. Michele, posta al centro dell’abitato. Anche la primitiva chiesa parrocchiale di Suvero, “l’ecclesia de Situla”, dedicata a S. Salvatore, dislocata nella zona pianeggiante di Molino Rotato, ebbe origini immemorabili. Intorno ad essa era raccolto il nucleo originario del paese, arroccatosi poi, attorno al castello malaspiniano, nel secolo XVI. In questo secolo ebbe inizio la costruzione dell’attuale Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, nella cripta della quale e’ conservato una pregevole lunetta marmorea a bassorilievo, raffigurante la Madonna degli angeli, datata 1497. L’antica chiesa “de Situla” fu distrutta alla fine del secolo XV, quando ormai giaceva in stato di rovinoso abbandono. Vicende analoghe sono riscontrabili nella storia della parrocchia di Rocchetta: l’antica chiesa di S. Giusta o Giustina era fuori dal paese. Fu ancora il vescovo Mascardi ad ordinare la riduzione della parrocchiale a cappella e l’accomodamento della cappella di S. Pantaleone, posta nell’abitato, affinche’ potesse svolgere funzioni di parrocchiale. Complessa e poco studiata la storia della chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista a Stadomelli. La sua data di costruzione andrebbe situata pochi anni prima dell’anno 1000. La struttura, a due navate, denuncia l’antichita’ dell’edificio.
Beverone sorge sulla cima del monte omonimo a 702 metri sul livello del mare. All’origine dell’insediamento, incastonato sulla roccia, dovrebbe esservi l’uso del luogo come punto di osservazione e di segnalazione ai castelli vicini.
Tutto il territorio del comune di Rocchetta passo’ sotto il dominio dei Malaspina di Villafranca. Suvero fu capoluogo feudale dal 1535. Veppo, con Calice, passo’ ai Fieschi nel 1416, quindi ai Doria nel 1547, per tornare, nel 1710, ai Malaspina che li vendettero al granduca di Toscana nel 1770.
Da ricordare la figura, recentemente studiata, di Torquato Malaspina, marchese di Suvero e Monti (1557-1598), feudatario, letterato e cortigiano al servizio dei granduchi di Toscana.
Dopo la parentesi rivoluzionaria, il Congresso di Vienna ricostitui’ il feudo imperiale, attribuendolo al Granducato di Toscana, poi al Ducato di Modena, prima di essere aggregato infine, con l’unita’ d’Italia, alla Provincia di Massa Carrara.
Rocchetta abbandono’ la Toscana per la Liguria il 2 febbraio 1923, quando fu istituita la Provincia della Spezia. Prima, all’interno della Provincia di Massa e Carrara, Rocchetta apparteneva al Mandamento di Calice al Cornoviglio. Nell’occasione del passaggio da una Provincia all’altra, a Rocchetta fu aggregata la frazione di Veppo, fino ad allora dipendente dal Comune di Calice al Cornoviglio.
Le frazioni in cui e’ suddiviso il Comune hanno conservato il fascino degli edifici in pietra, con un susseguirsi di archi, volte, cantine, scale, viuzze.
Monumenti architettonici significativi sono, oltre le chiede ricordate, il Castello Malaspina di Suvero (XVI secolo) ed il Palazzo dei conti Zanelli-Zucchini a Veppo (secoli XVIII-XIX). Da ricordare, inoltre, i siti archeologici della Pianaccia di Suvero, della Debbia e di Molino rotato, nonche’ il vicino Oratorio di Nostra Signora della Neve (XVII secolo).
Dal punto di vista ambientale, di particolare rilievo il tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri, il Monte Coppigliolo e le spalliere prative dei Casoni con l’imponente pineta demaniale.

Luoghi piu’ significativi

Pianaccia di Suvero: sito archeologico (in fase di studio)
Suvero: pineta monumentale
Suvero: Castello malaspiniano (XVI sec.)
Alta via dei monti liguri (percorso panoramico)
Suvero: borgo cinquecentesco
Suvero: Oratorio della B.V.M. della Neve (sec. XVI)
Suvero: Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista (secc. XVI-XVIII)

Veppo: Palazzo dei conti Zanelli-Zucchini (secc. XVIII-XIX)
Veppo: antichissimo oratorio di Bocchignola
Veppo: Chiesa parrocchiale di S. Michele arcangelo (sec. XVIII)

Beverone: panorama mozzafiato sulle valli di Vara, di Magra e sulla riviera.

Stadomelli: antichissima chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista

Garbugliaga: raccolto borgo monumentale

Personaggi illustri

Torquato Malaspina (1557-1594), feudatario, cortigiano e letterato.

Madrigale del marchese Torquato Malaspina

Febo quand’io rimiro
La chiara tua sorella
Vincer col suo splendor ogni altra stella
Alla mia LUNA ambeduo gl’occhi giro
E veggio lei piu’ luminosa e bella
Perche’ da raggi tuoi lume non prende
Ma sol per se risplende.

Manifestazioni principali

Il tradizionale carnevale di Suvero: festeggiato l’ultimo sabato di carnevale, anche se anticamente si celebrava il lunedi’ grasso. Sfilano le maschere dei “brutti”, dispettosi, coperti di pelle e corna di animali, annunciati dal suono del corno e delle campanelle legate alle cinture, e dei “belli”, dagli abiti variopinti, ricchi di nastri, specchietti, piccoli campanelli e decorazioni fantasiose.

Suvero botteghe d’arte: nel periodo estivo sono ospitati nel borgo di Suvero artisti ed artigiani che, ospitati nei fondi e nelle cantine del paese, allestiscono veri e propri laboratori dove comporre ed esporre le proprie opere.

La festa dell’emigrante a Veppo: istituita nel 1979, e’ una festa che serve a ricordare periodi di sacrifici per i nati nelle nostre terre. Serate danzanti e banchi gastronomici animano le sera di ferragosto e dei giorni successivi.

Feste patronali: S. Giustina a Rocchetta Vara, S. Anna a Garbugliaga, S. Giovanni decollato a Beverone, S. Giovanni a Stadomelli ed a Suvero, festa della Beata Vergine Maria della Neve a Suvero.

Note di Riccardo Barotti
Sindaco di Rocchetta di Vara

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
tagliato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo tagliato di bianco e di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    2 Maggio 1959