Comune di Bisacquino – (PA)

Informazioni

  • Codice Catastale: A882
  • Codice Istat: 82010
  • CAP: 90032
  • Numero abitanti: 4882
  • Nome abitanti: bisacquinesi
  • Altitudine: 744
  • Superficie: 64.74
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 80.3
  • Comuni confinanti:

    Corleone, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Monreale, Giuliana, Contessa Entellina, Sambuca di Sicilia, Caltabellotta, Roccamena.

Storia dello stemma e del comune

Il centro di Bisacquino è attestato storicamente per la prima volta in epoca araba – il suo stesso nome sembra derivare dall’arabo Bu Seckin (ovvero padre del coltello), anche se c’è chi sostiene chi il nome derivi da Buzakry (padre del puro o dell’innocente) o dal latino Bis acqua (con il significato di ricco di acque)–, periodo nel quale i locali abitanti furono obbligati, come prevede la giurisprudenza islamica, a pagare la gizzia, una tassa in cambio della quale potevano praticare la religione cristiana. Sopravvenuti i Normanni il toponimo divenne Busachinum e la cittadina fu, nel 1078, infeudata a Goffredo di Malconvenant, passando poi, nel 1183, all’Arcivescovado di Monreale al quale re Guglielmo il Buono la “donava e concedeva in perpetuo”. Nel XVI secolo ebbe l’appellativo di Nobilis Universitas per lo sviluppo raggiunto ottenendo anche il privilegio di tenere il vessillo e la cornetta della Cavalleria di Sciacca; nella seconda metà del sec. XVII fu costruito il Santuario della Madonna del Balzo, destinato a diventare meta di pellegrinaggi fino al nostri giorni.

Nel 1775 i beni della diocesi di Monreale, grazie ad un breve di papa Pio VI, passarono al re Ferdinando I ma vennero, in conseguenza di un nuovo breve, restituiti all’arcivescovo nel 1802. Nel 1812 il Parlamento siciliano approvava l’abolizione della feudalità rendendo Bisacquino comune del Regno; il Comune partecipò ai moti del 1848 contro i Borboni e numerosi suoi abitanti ebbero parte nella spedizione dei Mille di Garibaldi (1860); entrato a far parte del Regno d’Italia il suo territorio fu interessato per vari anni da episodi di brigantaggio.

Lo stemma attuale si presenta: d’azzurro alla banda d’oro, nel cantone sinistro del capo alla stella di otto e nel cantone destro della punta alla fontana zampillante a due vasche sovrapposte, il tutto del secondo; lo scudo accollato all’aquila d’oro rivoltata e al volo abbassato, timbrata da corona reale chiusa. La stella, primo stemma medievale della cittadina, è da ricollegare alla dipendenza storica dall’arcivescovado monrealese (anche lo stemma della «Cattedrale, datole dal re Guglielmo, è una stella d’oro in campo azzurro, con evidente allusione alla Madonna, stella del mare. Questo stemma poi divenne quello della città di Monreale»), oppure, visto la sua simbologia mariana, al locale Santuario della Madonna del Balzo; la fontana, adottata nel ’700, ha una evidente funzione parlante collegata alla etimologia che discende da bis-acqua; la presenza dell’aquila, uno dei simboli araldici più diffusi in Sicilia, al volo abbassato e coronata richiama lo stesso simbolo che, inquartato con i pali d’Aragona, componeva lo stemma del Regno di Sicilia.

Nota a cura di Giovanni Giovinazzo.

Bibliografia:

Sito web Comune di Bisacquino, Storia e Cultura
(http://www.comune.bisacquino.pa.it/turismo/storia.htm)

Stefano Giordano, Monreale, p. 39, Flaccovio, Palermo 1964

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs


Altre immagini






Profilo araldico


“Partito d’argento e d’azzurro all’aquila dal volo abbassato coronata di rosso caricata di uno scudetto di nero alla banda di rosso accostata in capo da una stella (8) dello stesso e in punta da una fontana zampillante a tre ripiani, sovrastata da due corone reali di rosso. Il tutto attraversante la linea di partizione.”

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
partito

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Partito di bianco e di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune