Valasse

Abbaye de Notre-Dame du Vœu

(Ex abbazia di Nostra Signora del Voto) – Monaci Cistercensi



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Di ritorno dalla Seconda Crociata a bordo di una nave, nel 1149, il conte Galéran IV di Meulan venne sorpreso da una furiosa tempesta, durante la quale fece voto di costruire un’abbazia se si fosse salvato. Tornato in patria individuò un territorio detto “Haye-de-Lintot”, di proprietà di sua moglie Agnès de Monfort.
L’imperatrice Matilde, nipote di Guglielmo “il Conquistatore” e madre del re d’Inghilterra Enrico II Plantageneto, aveva anch’essa fatto foto di costruire un’abbazia nei territori normanni se si fosse salvata dalla prigionia di Oxford, alla quale l’aveva costretta suo cugino Etienne de Blois.
L’arcivescovo di Rouen, Hugues d’Amien, chiese ai due nobili personaggi di unire le loro volontà e il 18 febbraio 1156 il papa Adriano IV decretò la fondazione dell’abbazia, con la denominazione di “Notre Dame du Voeu” (Nostra Signora del Voto). Unendola a quella cistercense di Mortemer, fondata dal padre di Matilde, Enrico I d’Inghilterra, dalla quale arrivarono i primi monaci l’anno successivo. La chiesa venne consacrata nel 1181, alla presenza del re Enrico II, e l’intero monastero venne completato nel 1218.

Richard de Blosseville sarà il primo dei 42 abati cistercensi che si succedettero nei 635 anni di vita del monastero.

Nel 1437 gli inglesi distrussero gli edifici, che vennero prontamente ricostruiti con le pietre delle cave du Gruchet di Valasse.

Nel 1516 la carica abbaziale venne concessa dal re a diversi “abati commendatari”, causando un generale declino dell’osservanza monastica.

Distrutta una seconda volta dai protestanti inglesi nel 1562, durante la Guerra dei Cent’Anni, venne ricostruita subito dopo.

Nel periodo rivoluzionario l’abbazia venne soppressa, la comunità dispersa e gli edifici venduti.

La proprietà venne acquistata nel 1792 dall’industriale di Le Havre, Jacques-François Begouen, deputato all’Assemblea Costituente, che trasformò il complesso in una grande dimora aristocratica (chateau) in stile classico. La chiese venne trasformata inizialmente in una caserma e infine demolita nel 1810, dato che i costi per restaurarla erano troppo elevati.

Nel 1831 gli succedette la famiglia di Pierre Abraham Fauquet-Lemaitre, industriale tessile, che fece costruire i giardini, le serre, le fontane…

Durante la Seconda Guerra mondiale gli edifici ospitarono un deposito della Cavalleria e un ospedale veterinario.

Nel 1943 venne iscritta nell’elenco dei “Monuments Historiques”.

Tra il 1959 e il 1984 ospitarono la Latteria industriale di Lillebonne. Nel 1985 divenne proprietà del Comune di Gruchet-le-Valasse, in seguito la Communauté de Communes Caux Vallée de Seine iniziò grandi lavori di restauro. Dal 1 aprile 2013 il sito è agibile e visitabile, ospita un centro congressi, fa da cornice prestigiosa a ricevimenti ed eventi, che si svolgono anche nei grandi giardini dell’abbazia.

Lo stemma dell’abbazia compare sul frontone dell’ex palazzo abbaziale, mostra uno scudo partito, con i tre leopardi d’oro in campo rosso del Regno d’Inghilterra (derivati dallo stemma del Ducato di Normandia) e una mezza aquila imperiale in campo oro, richiamante quella imperiale. Si tratta sostanzialmente delle armi attribuite a Mathilde (nota anche come Maud, 1102-1167), regina d’Inghilterra, duchessa di Normandia e imperatrice (era infatti la vedova di Enrico V di Franconia, 1114-1125, poi consorte del re d’Inghilterra Goffredo V Plantageneto ), la più illustre dei due fondatori.
Si blasona: “Mi-parti: au 1er de gueules à trois léopards d’or, l’un au-dessus de l’autre, au 2e d’or à l’aigle bicéphale couronnée de sable” (Mezzo partito: al primo di rosso a tre leopardi d’oro, posti uno sull’altro; al secondo d’oro ala’aquila bicefala coronata di nero).

La “Bière de l’abbaye de Valasse” è attualmente prodotta su licenza dalla fiamminga De Proefbrouwerij di Lochristi – Hijfte (Belgio), dichiaratemente in omaggio all’antica abbazia e commercializzata dalla francese Normandy Bières di Gruchet-le-Valasse

Si possono trovare:

– Abbaye de Valasse Blonde (4,5% di vol.alc.).
– Abbaye de Valasse Ambrée (5,4%).

Presso l’abbazia si svolge dal 2018 la “Fête de la bière artisanale normande”, che raccoglie una cinquantina di produttori locali in un evento di grande richiamo.