Schlägl

Stift Schlägl

(Abbazia di Plaga) – Canonici Regolari Premostratrensi



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L’Abbazia di Schlägl (Plaga in latino) è oggi un’abbazia premostratense (O.Praem.) nella regione del Mühlviertel nell’Alta Austria, erede di una fondazione cistercense estinta. Si trova sul tratta austriaco del Cammino di San Giacomo.

 

La fondazione originaria si dovette al vescovo di Passau, Wolfger von Erla, che, tra il 1202 e il 1203, decise di affidare un nuovo monastero in una zona selvaggia (“Plaga” in latino, “Slage” in veterotedesco) ai monaci dell’Ordine Cistercense dell’abbazia di Langheim (Bamberga), affidandone il compito al funzionario Kalhoch II von Falkenstein, che contribuì sostanzialmente alla fondazione.

 

Il vescovo Mannegold di Passau (della famiglia dei conti di Berg) confermò Teodorico come primo priore del monastero nel 1209,  pendendo la giovane comunità sotto la sua protezione. 

Non si conosce il motivo per il quale, già nel 1210, i cistercensi abbandonarono il sito: probabilmente per le condizioni particolarmente avverse in quella zona aspra e boscosa del Mühlviertel.

I successori sulla cattedra episcopale di Passau, Wolfger Manegold von Berg e Ulrich II, decisero di ritentare la fondazione del monastero in un zona vicina, più favorevole, presso il Großen Mühl. Chiedendo ai canonici norbertini di prenderlo in carico, dopo la formale rinuncia dell’abate di Langheim del il 20 giugno 1218.

Così il 9 luglio 1218 Kalhoch (o Chalhoch) von Falkenstein consegnò un proprio terreno ai Premostratensi per la fondazione del nuovo monastero di Schlägl, non è chiaro se la prima comunità. Guidata dal priore Orthold, provenisse da Osterhofen, nella Bassa Baviera, o del monastero boemo di Mühlhausen, i documenti originali sono andati persi e le copie attuali sono ritenute inaffidabili e parzialmente false. Comunque il nuovo priorato fu alternativamente governato dalle due abbazie per lungo tempo

Nel 1236 Konrad von Falkenstein, figlio del fondatore, rinunciò ai patronato (“baliaggio”) su Schlägler per volontà del vescovo Rüdiger von Bergheim, il quale decretò la subordinazione al prevosto di Osterhofen. Nel 1250 il monastero era unito alla Provincia Boema del’Ordine.

Alla prosperità del monastero hanno largamente contribuito, con ricche donazioni, i Falkenstein, nonché altre famiglie a loro legate da vincoli di parentela, come i Signori di Krumlov e i Rosenberg, e i Blankenberg.

Nel 1448 il complesso venne distrutto dagli hussiti.

Nel 1465, dopo la ricostruzione, l’imperatore Federico III prese il priorato di Schlägl sotto la sua protezione speciale.

Nel 1476 a Schlägl si tenne il capitolo della provincia boema dell’Ordine. Su richiesta del preposto Andreas il 17 aprile dello stesso 1479 i nobili Wok e Peter von Rosenberg confermarono  tutti i privilegi e le donazioni dei loro antenati. Lo stesso fecero anche il re di Boemia Vladislav e il duca Giorgio “il ricco” di Baviera-Landshut.

Nel tumulto della Riforma, il monastero venne soppresso e affidato ad un’amministrazione secolare, che lo portò pressoché alla rovina. Un miglioramento si ebbe nel 1589 con l’arrivo del priore Wenzeslaus Zypser. Egli proveniva da Tachau, ed era già priore di Klosterbruck, inoltre inizialmente fu l’unico canonico-prete del monastero. Riuscì a ristabilire l’ordine spirituale, a pagare molti dei debiti, e a riparare gli edifici della grande fattoria abbaziale. Visse con i suoi confratelli secondo l’ordine ed emise per i parroci delle chiese del monastero delle particolareggiate istruzioni in materia di osservanza di fede e di comportamento. Durante le rivolte contadine della zona del Mühlviertler del 1594 dovette fuggire in Boemia.

Durante il periodo del priore Crispin Fuck, l’imperatore Mattia d’Asbrugo concesse il privilegio di vendere il sale alla Boemia, privilegio che consentì di ripianare tutti i debiti, di ricostruire parte degli edifici e di costruire un nuovo altare maggiore.

Durante la Guerra dei contadini del 1626, il monastero fu dato alle fiamme, la ricostruzione avvenne a a partire dal 1627 sotto il priore Martin Graysing, nel 1637 la chiesa l’abitazione del prevosto (o priore) furono completati. Dopo la ripresa economica, il monastero ha vissuto una fioritura spirituale e culturale con la fondazione dell’Istituto Teologico Filosofico.

Nel 1657 fu concesso il titolo abbaziale, il primo abate fu l’ex prevosto Martin Graysing, al qualke si deve la fondazione dell’ospedale di San Martino del vilaggio di Aigen, l’istituzione delle vetrerie e la costruzione della chiesa di pellegrinaggio del villaggio di St. Wolfgang am Stein.

Il XVIII secolo fu di nuovo accompagnato da difficoltà economiche, dovute soprattutto agli incendi del 1702 e del 1739.

L’11 Marzo 1764 la Congregazione per i Vescovi e Religiosi di Roma risolse la lunga controversia sulla “paternità” del’abbazia in favore di Osterhofen pur in mancanza di documenti.

Nel 1850 il monastero fu nuovamente distrutto da un incendio, la radicale ricostruzione avvene per impulso dell’abate Dominik Lebschy, che ricoprì anche l’incarico di Governatore dell’Alta Austria dal 1861 al 1868. Nel 1852 ottenne la Croce di Cavaliere dell’Ordine di Francesco Giuseppe per i suoi servizi come Presidente del Collegio di Stato e del suo Impegno nell’educazione.

L’ulteriore espansione del monastero avvenne sotto l’abate Norbert Schachinger, eletto nel 1906 abate generale dell’Ordine Premostratense. Dal 1924 una scuola agricola venen istituita nel monastero, per la quale venne creato un proprio edificio scolastico nel 1930.

Il 29 aprile 1941 però l’abbazia venne soppressa dai governanti nazionalsocialisti. Solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, con l’abate Cajetan Lang, si ebbe il riprstino della comuntà e un completo restauro del complesso monastico.

Oggi l’abbazia è un importante centro spirituale, culturale, pastorale ed economico della parte superiore della zona del Mühlviertel, i canonici sono attivi anche nell’assistenza sanitaria e nell’educazione.

Del’antica fondazione si conserva la cripta romanica e la navata della chiesa abbaziale che risale alla metà del XIII secolo.

Il complesso comprende una importante biblioteca, del 1830, dipinta da da Alexander Weiß, con importanti documenti e un vasto patrimonio librario (60.000 volumi, 390 stampe e 263 manoscritti), ed anche una prestigiosa quadreria del 1898, con pregevoli dipinti gotici su pannello di antichi maestri tedeschi e olandesi e circa 200 dipinti, tra tra i quali alcuni di Albrecht Altdorfer, Paolo Veronese, Moritz von Schwind e David Teniers il vecchio.

 

La storica statua della Madonna di Schlägl si trova invece nel Museo provinciale dell’Alta Austria a Linz.

 

Lo stemma dell’abbazia riunisce diversi simboli legati alla sua travagliata storia,

 

Lo stemma dell’Abbazia di Schlägl risale al 1520 ed è costituito da uno scudo a due parti. Nella metà superiore un falco d’argento con le ali spiegate è mostrato su uno sfondo azzurro, la metà inferiore mostra il campo diviso in argento e nero, con due mazze incrociate “dell’uno colore all’altro” accompagnate da tre rose.

 

Il falco proviene dallo stemma della famiglia dei von Falkenstein (lett. “della Pietra del Falco”), alla quale apparteneva il primo fondatore del monastero, le rose indicano la famiglia boema dei Rosenberg.

 

Il campo bianco (argento) e nero, è un riferimento all’abito bianco e nero dei monaci fondatori (cistercensi), mentre le due mazze incrociate “dall’uno all’altro” simboleggiano l’edificazione in legno (con chiodi e martelli) della primitiva abbazia.

 

Lo stemma viene anche rappresentato con al centro uno scudetto con la figura della Madre di Dio

con il piccolo Gesù, la patrona del monastero; attualmente questa figura non compare nello scudo ma viene solitamente relegata nel riccio del pastorale esterno.

 

Le mazze compaio già tra il XIV e il XV secolo, allorché si stabilizzò il nome “Schlägl”.

 

Il falco sulle tre pietre d’argento e le rose sembrano essere state incluse per la prima volta nello stemma personale del priore Crispin Fuck (1609-1621).

 

Alla fine del XVII secolo venne aggiunto il falco.

 

Il monastero gestisce anche lo Stiftsbrauerei Schlägl ( birrificio dell’abbazia di Schlägl) esistente nel 1580, anno nel quale è documentata la visita del vescovo di Passau, al quale venne servita una birra prodotta dai monaci, probabilmente esistente da molto tempo prima (molti monasteri producevano birra già nel XIII secolo).

La sede primitiva era nelle attuali cantine del monastero, venne trasferito nel 1634 e rimase in funzione fino al 1884, quando venne ricostruito e successivamente ammodernato nel 1909.

 

Fu solo nel 1954 che l’intera produzione di birra fu trasferita nell’ex deposito di cereali fuori dal monastero. Nel 1974 è stato necessario costruire un nuovo birrificio per motivi di capacità.

 

I marchi principali del birrificio sono:

  • Märzenbier Urquell
  • Spezialbier Kristall 
  • Kristall Leicht, chiara
  • BIO Roggen (già “Gold Roggen” o “Roggen Gold”) prodotta con malto di segale
  • Malz König, doppio malto austriaca 
  • Pils Abbey 
  • Doppel Bock all’ 8,3% di alcol . 

Per il 200 ° compleanno dello scrittore Adalbert Stifter , il birrificio ha creato la birra Stifter, ad alta fermentazione.

 

La Rothkrebschenbier è stata creata per l’evento “Linz 2009” anno nel quale la città fu Capitale della Cultura. 

 

Gli ultimi sviluppi del birrificio includono una birra “d’abbazia” e una birra leggera con il gusto della radice di galanga.