Oka

Abbaye de Notre-Dame du Lac

(Ex abbazia di Nostra Signora del Lago) – Monaci Cistercensi della Stretta Osservanza



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Nel 1881 otto monaci inviati dall’abate trappista francese di Bellefontaine (a Bégrolles-en-Mauges) arrivarono in Canada guidati da padre Guillaume Lahaye, per cercare un luogo per una nuova fondazione per sfuggire alle ripercussioni anticattoliche della legislazione della III Repubblica del 1880. Grazie alla generosità dei padri Sulpiziani del Québec ricevettero 1000 arpents di terreno, vicino ad Oka, presso il lago delle Deux Montagnes formato dal fiume San Lorenzo, dove esisteva un piccolo cottage dove si installarono. Il possesso formale della donazione venne fatto il 3 maggio 1881, nelle mani dell’abate di Bellefontaine, don Jean-Marie Chouteau, e padre Jean-Baptiste Gaudin.

Il 9 novembre 1881 presero possesso del loro primo “vero” monastero, costruito in legno sulla vetta del colle Saint Sulpice e subito dopo furono in grado di aprire la prima École d’Agriculture di Oka divenuta nel 1893 l’Institut agricole d’Oka e nel 1908 una facoltà affiliata all’Università Laval di Montreal. La primitiva costruzione venne smantellata nel 1929.

Nel 1890 intanto era stato completato il secondo monastero, che però venne distrutto da un incendio nel 1902. Prontamente ricostruito venne nuovamente devastato dal fuoco nel 1915. Dopodiché venne riedificato il quarto monastero, l’edificio attuale (rimaneggiato nel 1990), sulle rovine del precedente, al quale fu aggiunto il chiostro, la biblioteca e il refettorio, secondo il classico schema delle architetture cistercensi.

In quella che divenne nota come “La Trappe d’Oka” i monaci con gli allievi, furono in grado tra l’altro di produrre ottimi formaggi (les Fromages d’Oka, grazie all’esperienza di padre Alphonse Juin, dall’abbazia di Port-du-Salut, mastro casaro), una birra per uso della comunità, e di selezionare una particolare razza di galline nel 1920: la “Chanteclair”.

Nel 1892 furono in gradi di fondare un altro monastero a Mistassini e ancora nel 1977 un gruppo di monaci partì da Notre Dame du Lac per andare a fondare il monastero di Georgetown, nell’Ontario (che venne però chiuso nel 1998).

Purtroppo la crisi delle vocazioni e le difficoltà economiche hanno costretto i pochi membri della comunità monastica a trasferirsi in una nuova sede più piccola, l’abbazia di Val Notre-Dame a Saint-Jean-de-Matha, lasciando i troppo vasti edifici dell’abbazia di Oka, acquisita l’11 maggio 2007 dalla Corporation de l’abbaye d’Oka (CAO), per 6 milioni di dollari canadesi, che ha provveduto a ricavarne un centro educativo, un albergo e un centro congressi. Il monastero è stato ufficialmente chiuso il 28 febbraio, con la celebrazione dell’ultima messa durante la quale l’abate, don Yvon-Joseph Moreau, lesse il decreto di riduzione all’uso profano della chiesa (fino a diversa disposizione delle autorità ecclesiastiche) mentre venivano suonate per l’ultima volta le campane.

Tutti i monaci partirono quindi per la nuova abbazia di Val Notre Dame, inaugurata pochi giorni prima: il 18 febbraio nello stesso anno. L’anno successivo elessero il nuovo abate di Val Notre-Dame: don André Barbeau a seguito della nomina di don Moreau a vescovo di Saint-Anne-de-la Pocatière il 18 ottobre 2008.

Sabato 28 marzo fratel Jean consegnò le chiavi alla Corporation, ponendo la firma alla ricevuto di fine locazione, e raggiunse i confratelli.

Prima di partire i monaci hanno accettato di essere filmati nei loro rituali quotidiani per un documentario, girato da Ninon Larochelle, da titolo “l’Héritage des Trappistes d’Oka”. La camera segue li segue nelle attività nell’orto, nei i giardini, nelle cantine; nella luce e nelle ombre dei lunghi corridoi, durante la preghiera e nel silenzio totale del monastero. Nelle scene visivamente sorprendenti e nelle interviste schiette, scopriamo la storia di questi uomini di scienza e istruzione che hanno scelto di farsi monaci-contadini, fondando l’Istituto Agrario di Oka dove si sono formate le generazioni di agronomi e veterinari della regione di Montreal.

Dopo la partenza dei monaci l’ex abbazia venne scelta anche come set cinematografico per il primo film in 3D girato in Québec: un thriller di Philippe Gagnon, dal titolo “Sometimes the Good Kill”, distribuito anche in Italia nel 2017 col titolo “L’abbazia dei misteri”.

Ancora oggi però la ditta Brasseurs Illimités di St.-Eustache (Québec) produce la birra “Abbaye d’Oka” (dal 2009, quindi dopo la partenza dei monaci), nata come birra “d’abbazia” il cui ricavato dovrebbe contribuire al mantenimento dell’ex monastero. Si trovano in commercio:

– Blonde d’Abbaye d’Oka, una Ale forte non filtrata al 5,9 % d’alcool di volume.
– Simple Malt Dubbel d’Abbaye d’Oka, 8,9 % alc.
– Simple Malt Tripel d’Abbaye d’Oka, 9,3 % alc.

Lo stemma dell’ex abbazia narra, con poche immagini, la storia del monastero: vi si vede un getto d’acqua, nascente dalla roccia, riversantesi in un fiume simile ad un lago, sul quale stende la mano la Vergine col bambino seduta su un trono di nuvole. Il motto scelto spiega la figurazione, recita infatti: PARVUS FONS CREVIT IN FLUVIUM (“la piccola fonte è divenuta un fiume”) tratto dal biblico Libro di Esther 10:6, alludente alla fonte di Bellefontaine (letteralmente “Bella Fontana”) e al San Lorenzo, il fiume che bagna il territorio.