New Clairvaux
Our Lady of New Clairvaux Abbey
(Abbazia di Nostra Signora di Nuova Chiaravalle) – Monaci Cistercensi della Stretta Osservanza
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L’abbazia di New Clairvaux è stata fondata nella valle di Sacramento nel 1955 da un gruppo di monaci provenienti dall’abbazia trappista di Gethsemani, decisione presa nel 1953, per onorare l’ottavo centenario della morte di San Bernardo di Clairvaux (Chiaravalle). Dalla località di Vina (dal castigliano “Viña”: vigna) l’abbazia è nota anche come “Vina Abbey”. Alla guida era don Thomas Davis, abate della nuova comunità di Vina.
Inizialmente la comunità abitava nel vecchio ranch della famiglia Stanford, che però andò a fuoco nel 1970. La ricostruzione venne realizzata su progetto di un monaco che, prima di prendere i voti, era stato stilista della Paramount Film Studios di Hollywood.
La struttura architettonica è molto curiosa, pur rispettando lo schema classico delle abbazie cistercensi storiche, realizzato con strutture moderne, semplici e funzionali ma ispirate all’architettura cistercense spagnola con elementi orientaleggianti, si compone con uno spazio effettivamente antico, come la sala capitolare che è quella della storica abbazia di Santa Marìa de Ovila (fondata nel 1186), che sorgeva a Trillo, presso Guadalajara in Spagna, acquistata da William Randolph Hearst, smantellata con cura nel 1931 e trasportata via mare fino in California. La sua intenzione era quella di includerla nella costruzione della sua grande casa che stava sorgendo nel nord dello Stato. Dovendo però una somma ingente di tasse alla città di San Francisco decise di donare le 1300 pietre come parte di un accordo risarcitorio. Esse furono depositate nel Golden Park di San Francisco fino al 1994, quando vennero donate all’abbazia, grazie all’interessamento dell’abate Davis, che le aveva notate durante un viaggio e impressionato dal fatto che provenissero da un monastero cistercense. Oggi sorge accanto al chiostro e i lavori di ricostruzione sono ancora in corso.
I monaci piantarono un vigneto nel 2000, principalmente per le esigenze liturgiche, ma l’ottimo terreno californiano, già messo in produzione nella zona da Lelan Stanford dal 1881 fino al 1920 quando iniziò il periodo “proibizionista” negli Stati Uniti, ha permesso di ottenere un ottimo vino che viene anche commercializzato dal 2005, con crescente favore.
Dal 2010, con licenza affidata alla Sierra Nevada Brewing Company di Chico (California), viene prodotta anche una ottima birra in “stile trappista” (non si può definire “trappista” perché prodotta al di fuori del monastero) che è on commercio dal 2011. Per il nome si è scelto di celebrare l’antica abbazia spagnola di Ovila, per cui si può trovare:
- La Ovila Dubbel beer, 7,5%.
- La Ovila Triple beer, 8,8 %.
- La Ovila Quadrupel beer, una birra forte al 10,4% vol. alc.
Lo stemma dell’abbazia mostra le armi tradizionalmente attribuite a San Bernardo di Chiaravalle, cioè quella della famiglia di Fontaine dalla quale proveniva: “di nero alla banda scaccata d’argento e di rosso, accompagnata nel cantone sinistro del capo da una stella d’oro”, la stella, oltre a differenziare lo stemma, è un simbolo della Vergine Maria, guida della comunità e “titolare” dell’abbazia.