Vauclair

Abbaye de Notre Dame de Vauclair

(Ex Abbazia di Nostra Signora di Vallechiara) – Monaci Cistercensi



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Poche suggestive rovine sono quello che rimane dell’antica abbazia di Vauclair, fondata da San Bernardo di Clairvaux, su richiesta di Barthélemy de Jur, vescovo di Laon, che aveva legami di parentela con l’abate cistercense.
In quel luogo esisteva già una chiesa, che il vescovo donò all’Ordine unitamente ai diritti relativi e il 23 maggio 1134 un gruppo di monaci provenienti da Clairvaux, guidati dall’abate Henri Murdac (futuro arcivescovo di York), ne presero formalmente possesso. Nel 1147 fu consacrata la chiesa, edificata sullo stile della “casa madre” di Clairvaux, e il primo monastero venne completato nel 1160.

Situata nella valle dell’Ailette, orientata canonicamente da est a ovest, venne denominata dal santo abate Bernardo “Vauclair” (in latino “Vallis Clara”) per segnalare la filiazione da quella, pressoché omonima, di Clairvaux (”Clara Vallis”). Nel 1142, su pressione di Bernardo, il vescovo Hatton di Troyes concesse che l’abbazia di Notre Dame du Reclus di Sézanne fosse posta sotto la giurisdizione di Vauclair.

Grazie alla protezione di vescovi e signori, nonché e alle numerose donazioni divenne presto una potente abbazia, dotati di fattorie e territori dipendenti. Nel 1167 il conte palatino della Champagne, Henri I, sostenne la fondazione dell’abbazia di Notre Dame de la Charmoye da parte di Vauclair.

tra il 1222 e il 1237 si promosse la costruzione di un nuovo complesso più grande, con una basilica dedicata a San Martino di Tours, non del tutto completata alla sospensione dei lavori nel 1256, situazione che non compromise la consacrazione del 24 giugno 1257 da parte di Itier de Mauny, vescovo di Laon.

Nel 1359 venne incendiata dagli inglesi e il territorio fu successivamente devastato dalla peste.

Durante la Guerra dei Cent’anni e durante le Guerre di Religione l’abbazia fu pesantemente danneggiata.

Importanti lavori di restauro vennero intrapresi nel XVI secolo dall’abate Martin Berthain, che fece riparare e ingrandire tutti gli edifici, e promosse la costruzione di una grande chiesa basilicale.

Nel periodo rivoluzionario fu dichiarata “Bien National”, ma la comunità monastica venne soppressa, gli edifici venduti a privati nel 1791. Iniziarono spoliazioni e distruzioni che raggiunsero il culmine durante il periodo della Prima Guerra Mondiale, quando quel che restava degli edifici dell’abbazia fu pressoché cancellato nel 1917 dai bombardamenti francesi, per via della posizione sul fronte prussiano del “Chemin des Dames”.

Le rovine dell’abbazia sono state classificate “Monument Historique” il 9 gennaio 1970, ed erano soggette a scavi scientifici dal 1966, operazione promossa dall’ associazione di studenti europei “Sources” guidata da due giovani gesuiti, padre René Curtois (morto nel 2005) e padre Anselme Dimier.

Nel sito dell’abbazia di Vauclair, in mezzo alla foresta demaniale che prende il nome da essa, sempre per iniziativa di padre Curtois, è stato creato un arboretum, composto principalmente di meli e peri di varietà antiche, e un hortus di piante officinali nel luogo dove sorgeva l’apothicairerie del monastero, inaugurati nel 1976.

Il luogo, di particolare suggestione, si presta oggi anche per manifestazioni culturali e un audio guida intitolata “Le mystère de l’abbaye de Vauclair” è dsponibile per i visitatori (e scaricabile dal sito www.audio-guide-aisne.com). La cura e la promozione del sito è a cura dell’associazione “Amis de Vauclair”, che organizza manifestazioni e visite guidate.

Lo stemma dell’abbazia è noto dal XVI secolo, dato che compare nell’ “Armorial Générela de France” di Charles d’Hozier, che registra tutte le armi araldiche del Regno di Luigi XIV, per fini fiscali. Mostra un campo azzurro con uno scaglione d’oro, accompagnato da due stelle d’argento di cinque raggi in capo e un giglio pure d’argento in punta. Lo scudo è solitamente rappresentato con due rami di palma ai lati. Il giglio è un riferimento alla Vergine Maria.

Oggi una birra “Abbaye de Vauclair” (marca distribuita in Europa da Lidl) è prodotta dalla Brasserie de Goudale (già Braserie des Enfants de Gayant) di Arques (produttrici anche delle birre denominate “Abbaye de Crespin”, “Abbaye de Marchiennes”, “Abbaye de Saint Luc”, Abbaye des Flandres” (per la catena dei Magasins Systéme), “Saint Landelin”…).

La birra “Abbaye de Vauclair” si declina in:

– Abbaye de Vauclair Ambrée, belgan type, 6,1%
– Abbaye de Vauclair Blanche, 4,5
– Abbaye de Vauclair Blonde, tipo “bière de Garde” a 6,5%
– Abbaye de Vauclair Brune, tipo Duppel a 6,4 %
– Abbaye de Vauclair “Imperiale”, tipo “bière de Garde” a 7,5%
– Abbaye de Vauclair IPA, tipo “pale ale” americana a 7%
– Abbaye de Vauclair “de Noël”, tipo belga a 7,2 %
– Abbaye de Vauclair “Pêche”, alla pesca a 2,8 %
– Abbaye de Vauclair “Rubis”, ai frutti rossi a 5,0 %
– Abbaye de Vauclair Triple, tipo “bière de Garde” a 8,5%