Steenbrugge
Sint-Pietersabdij van Oudenburg te Steenbrugge
(Ex Abbazia di San Pietro di Steenbrugge) – Monaci Benedettini

Altre immagini
L’abbazia di Sint-Pieters fu fondata dal sacerdote Filip Pollet (Kortrijk, 1806 – Bruges, 1880) che nel 1875 aveva acquistato un terreno a Steenbrugge, nello stesso luogo dove sorgeva l’antica abbazia di San Trudo, abbandonata durante la Riforma protestante alla fine del XVI secolo, nella quale presero dimora alcuni monaci benedettini provenienti da Dendermonde nel 1879, la nuova fondazione divenne un priorato nel 1890 e venne eretta in abbazia nel 1896 col titolo di “Abbazia del Sacro Cuore e San Filippo”, don Amandus Mertens (già priore) divenne il primo abate. Con Breve Apostolico di papa Pio IX del 9 novembre 1934 l’abbazia ebbe il privilegio di ereditare il titolo e i privilegi della scomparsa abbazia di Sint-Pieters di Oudenburg (soppressa nel 1797). C’è quindi un legame tra diretto con sant’Arnoldo (o Arnolfo), al secolo Arnoldus van Tiegem, il patrono dei birrai, che aveva fondato Oudenburg nel 1084.
Ad Arnoldo è legato un celebre episodio leggendario: alla sua epoca infatti l’Europa era infestata da molteplici malattie, diffuse da scarse condizioni igieniche e soprattutto dal consumo di acqua contaminata. Per arginare la diffusione del morbo, Arnoldo iniziò a produrre una bevanda sostitutiva, la birra, all’interno dell’Abbazia di San Pietro di Oudenburg e per convincere i fedeli a sostituirla all’acqua, immerse il bastone pastorale nel liquido spumoso. Arnoldus divenne vescovo di Soisson e in seguito proclamato santo, patrono dei birrai.
Nella chiesa dell’abbazia, in stile neogotico, sono conservati alcuni dipinti della chiesa di San Pietro di Oudenburg e una statua della Vergine che contiene i frammenti della statua miracolosa della Madonna di Affligem. Le belle vetrate artistiche sono opera di Rogier Vandeweghe.
Oggi l’abbazia benedettina è soppressa, gli ultimo confratelli rimasti dal 2008 risiedono nella “Pax House” (“PAX” è uno degli emblemi dell’Ordine Benedettino) accanto al monastero che sono stati ceduti alla Diocesi di Bruges che vi ha istituto il Centro di orientamento pedagogico diocesano.
Lo stemma dell’abbazia riprende quello di Oudenburg: “di nero, al pastorale d’argento, attraversato da due chiavi d’oro poste in croce di Sant’Andrea, con gli ingegni verso l’alto”. In alcune versioni lo stemma è accompagnato dal motto “MODESTE”.
Dopo il periodo rivoluzionario, nel 1898 l’abate don Amandus Mertens fece riprendere la produzione brassicola all’interno dell’abbazia, attività proseguito fino alla Prima Guerra Mondiale. La qualità della bevanda e la popolarità spinsero gli stessi parrocchiani a richiedere ai monaci la ripresa della produzione dopo il conflitto.
Il segreto di questa birra risiede nella particolare miscela di spezie chiamata gruut che i mastri birrai di Bruges dovevano acquistare nella Gruuthaus (Casa del Gruut) gestita dal Comune, questa particolare miscela si trova oggi nelle birre Steen Brugge.
Nel 1972 la produzione fu affidata alla Brouwerij Costenoble (l’attuale De Dolle) di Esen che incominciò a commercializzare le birre dell’Abbazia con l’etichetta SteenBrugge. Nel 1980 la produzione fu affidata alla Gouden Boom (che al tempo si denominava ‘t Hamerken Brouwerij).
Dal 2003 l’abbazia a ceduto la licenza produttiva della “Steen Brugge” alla Palm di Steenhuffel, che produce:
- Steen Brugge Tripel 8,7%
- Steen Brugge Dubbel, bruna 6,5%
- Steen Brugge Blond 6,5%
- Steen Brugge Wit, bianca 5%