Haarlem

Sint-Jacobskerk van Raaks

(Ex Chiesa di San Giacomo della Catena) – Chiesa Protestante dei Paesi Bassi



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Il “Raaks”era originariamente un corso d’acqua confluente nell’Haarlem, che con l’espansione della città nel XV secolo, la zona venne compresa nella cinta muraria. Per bloccare l’accesso alla città attraverso il torrente, fu costruito una cancellata (Waterpoort) con due pittoresche torri a padiglione. Di notte, l’apertura era chiusa con una catena (“raaks”).

A metà del diciannovesimo secolo le mura della città di Haarlem furono demolite e molti canali furono riempiti. Le due torri dei Raaks furono atterrate nel 1866. Il torrente Raaks fu coperto nel 1868.

Nel 1885 fu costruita una fabbrica del gas a sud del quartiere Raaks in un sito non sviluppato sullo Zijlvest. La fabbrica fu demolita nel 1902 e tre scuole pubbliche furono costruite nel 1910 sul sito assieme a due chiese con relativi edifici annessi, la Jacobskerk (o Vestekerk) e la Hoeksteen, in stile neogotico su disegno dell’architetto Johannes Jacobus van Noppen (1876-1947).

La chiesa sconsacrata di San Giacomo Apostolo è l’unica superstite delle due, realizzata per la comunità della Dutch Protestant Association (NPB) che l’ha utilizzata fino al1938.
La “dedicazione” a San Giacomo Apostolo è nota dal 1958.

Le funzioni religiose vi si svolsero fino al 1975.

È stata indicata con diverse denominazioni (Vestekerk, Raakskerk, Wijnkerk e Artellkerk) ha rischiato di essere demolita nel 2005, si è salvata grazie all’opposizione della Fondazione Hoeksteen, che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato) ed è oggi nota come Jopenkerk, dato che è stata acquistata nell’aprile del 2010 dalla Jope Brouwerij di Haarlem, dall’11 novembre dello steso anno è stata ribattezzata “Jopenkerk” come sede del birrificio di birre speciali “Jopen”, con caffè e ristorante.

La birra di Jopen è il risultato del lavoro della Stichting Haarlems Biergenootschap, fondato nel 1992, la cui missione è quella di ricreare le tradizionali birre Haarlem, un tempo notissime e ricercate, e riportarle sul mercato. Negli archivi della città sono state trovate due ricette originali che sono state usate come base per due birre iniziali. Una delle quali risale al 1407: formulata per la creazione di quello che si chiamava Koyt, ossia una birra gruit .

Nel dicembre 1996, la società commerciale Jopen BV acquistò il brevetto della birra. Il nome Jopen si riferisce ai barili di birra della capacità di 112 litri che venivano usati nei primi tempi per trasportare la birra di Haarlem.

Fino alla fine del 1996 la birra Jopen veniva prodotta nel birrificio Halve Maan di Hulst, poi la produzione è stata trasferita nel birrificio La Trappe di Berkel-Enschot. Dal 2001, i marchi di birra Jopen sono prodotti a Ertevelde, in Belgio, nel birrificio Van Steenberge.

Sono disponibili:

– Jopen Hoppen (storica birra luppolata da una ricetta del 1501, 6,8% prodotta dal 1995 per celbrare il 750° anniversario dei privilegi della città in materia brassicola)
– Jopen Koyt (birra storica con Gruit da una ricetta del 1407, 8,5% )
– Adriaan (birra di frumento, 5,0%)
– 4 Granen Bok (autunnale composto da 4 tipi di grano, 6,5%)
– Lentebier (birra primaverile, 7,0%)
– Extra Stout (Stout, 5,5%)
– Gerstebier (birra bionda, 4,5%)
– Johannieter (Double bock, 9.0%)
– Trinitas Tripel (Tripel, 9.0%)
– Ongelovige Thomas (Quadrupel imperiale, 10,0%)
– Jacobus RPA (Rye-Pale-Ale, 5,3%)

La chiesa non ha avuto un suo proprio stemma, sulla facciata però è rappresentato lo stemma cittadino, con la spada, la crocetta patente e le quattro stelle, ad indicare lo stretto legame con la comunità cittadina che l’ha finanziata.

Secondo la leggenda tramandata dal carmelitano Johannes van Leiden nel 1480 lo stemma originae aveva le sole quattro stelle. Ma grazie al comportamento eroico dei crociati del conte Wilhelmus I di Haarlem nella conquista della città di Damietta del 1219 l’imperatore Federico II concesse di aggiungere la spada, mentre il patriarca di Gerusalemme aggiunse la croce, come simbolo dei difensori della fede.

Questa tradizione è contraddetta dal fatto che il più antico sigillo cittadino ancora conservato, del 1345, non mostra la spada e la croce, che sono formalmente concesse nel 1391.