Doberan

Sankta Maria Abtei von Doberan

(Ex abbazia di Santa Maria di Doberan) – Monaci Cistercensi



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Il “duomo” (Münster) di Bad Doberan, oggi chiesa luterana, è uno dei principali monumenti gotici del Meclemburgo, dei cui principi era il luogo di sepoltura, era la chiesa principale dell’abbazia Doberan.

Dopo la sconfitta contro Enrico “il Leone” nella battaglia di Verchen del 1164, il capo dei Vendi Pribislaw (Pobliglaw) si sottomise e si convertì al cristianesimo, il nuovo status di “duca cristiano” comportava la diffusione della fede e la fondazione di monasteri. Col permesso del primo vescovo di Schwerin, Berno, fondò quindi un’abbazia ad Althof, o Alt Doberan, chiamandovi i cistercensi di Amelungsborn nel Weserbergland, che vi arrivarono il 1 marzo 1171, alla guida dell’abate Konrad.

La moglie del fondatore, Woizlawa, vi venne sepolta nel 1172 iniziando al serie di sepolture della casa ducale. Quanche anno dopo venne raggiunta dal marito, morto in un torneo a Luneburg il 30 dicembre 1178, e la sua scomparsa diede avvio a disordini tra popolazioni pagane e d recente cristianizzazione per la successine al trono, e al primo saccheggio dell’abbazia, avvenuto il 10 novembre 1179, con lo sterminio della comunità dei monaci e degli abitanti del villaggio.

Secondo la leggenda,nel 1186 il principe Heinrich Borwin I andò a caccia in questa zona e promise di fondare un monastero dove avrebbe ucciso un cervo. Vagando si trovò ad un certo punto in terreno paludoso, dove riuscì ad abbattere un grosso cervo,nello stesso momento un cigno si alzò in volo e i presenti esclamarono “Dobre, dobre!”, che in lingua slava “buono, buono”. Era quello un chiaro segno che il monastero doveva essere costruito in quel luogo inospitale che assunse il nome di Doberan. Da allora il cervo, il cigno e il pastorale identificano l’abbazia e, successivamente, lo stemma della città (concesse nel 1995).

Una nova abbazia venne ricostruita nel 1186 a poca distanza, intorno alla quale si sviluppò un villaggio che prenderà nome di Doberan (oggi Bad Doberan) e grazie alle donazioni avrà proprietà su un vasto territorio tra Rostock, Kröpelin e Satow.

Il 3 ottobre 1232 venne consacrata la nuova chiesa romanica che, intorno al 1270, venne trasformata nelle forme gotiche.

Il 30 maggio 1291 un fulmine causò l’incendio del complesso, costruito gran parte in legno, e si procedette quindi alla ricostruzione in più vasta scala,con una nuova torre, inaugurata dall’abate Johann von Elbing nel 1301 e terminata con la consacrazione della nuova basilica nel 1368 da parte del vescovo Friedrich II di Schwerin, alla presenza dell’abate Engelhard di Amelungsborn e Gottschalk di Doberan.

Nello stesso periodo si diede impulso alla venerazione del “Santo Sangue”, che generò lucrosi pellegrinaggi.

Gli aspri contrasti tra i monaci di origine sassone e quelli di origine vendica causarono la fuga dei monaci sassoni nel 1336 a Rostock.

Il monastero si sviluppò comunque con grandi ricchezze e possibilità, che culminarono nel XV secolo. Dall’abbazia dipendevano ampi territori con mulini, grange, saline (a Luneburg). Il monastero aveva anche una propria vetreria (nota dal 1268) e una flotta di pescherecci che pescavano aringhe.

L’abate Johann IV von Höxter (1326–1328 ) ebbe diritto alle insegne pontificali da papa Bonifacio IX, mentre Martino V nominò l’abate Bernhard Witte (1424–1442), rettore dell’Università di Rostock, fondata nel 1419.

La diffusione degli insegnamenti di Lutero in Meclemburgo, causarono il conflitto tra il duca Heinrich V e  il fratello Albrecht VII, e alla separazione del ducato il 7 maggio 1520 nelle parti di Schwerin e Güstrow. Il duca Heinrich V nominò Joachim Slüter come riformatore del Meclemburgo all’Università di Rostock.

Il monastero di Doberan ricadde nel territorio del duca Heinrich V che, inizialmente, concesse la sua protezione alla comunità cattolica. Ma il successore Johann Albrecht I nel 1552 dispose la secolarizzazione dei monasteri e l’incorporazione dei loro beni nel demanio. Doberan, che nel 1530 aveva ricevuto la conferma dei privilegi dall’imperatore Carlo V, fu soppressa, l’abate Nikolaus III Peperkorn (1549–1552) dovette consegnare la proprietà al capitano ducale Jürgen Rathenow  e ritirarsi con alcuni confratelli nell’abbazia figlia di Pelplin.

Nel 1564 il “magister” Kruse è nominato primo pastore della comunità.

La rovina completa del complesso venne parzialmente evitata dal duca duca Ulrich di Mecklenburg-Güstrow che volle preservare la chiesa come luogo di sepoltura per la Casa dei Principi. La duchessa Elisabetta, sua moglia, iniziò un rinnovamento della chiesa del monastero.

La Guerra dei Trent’Anni causò danni all’ex abbazia, che venne saccheggiata nel 1637 con la chiesa ridotta a magazzino, mentre gli edifici vennero smantellati per riusarne i mattoni per altri edifici, come il castello di Güstrow.

Nel 1793 l’ex monastero viene trasformato in residenza estiva dei duchi (dal 1815 granduchi)

Ulteriori danni vennero causati tra il 1806 e il 1813 dalle armate napoleoniche.

Nel 1883 Gotthilf Ludwig Möckel iniziò il restauro della chiesa in forme “neogotiche”, ma preservando quanto rimaneva dell’epoca medioevale. Nel 1976 è stata completata la rimozione degli affreschi “revivalisti” di Möckel, mentre veniva completato il ripristino del vasto parco (vincitore dell’International Horticultural Exhibition award 2003) esteso due chilometri quadrati e attrezzato in stile “romantico” secondo il disegno originale di Johann Friedrich Schweer, giardiniere di corte.

Oggi la chiesa è la parrocchia luterana di Bad Doberan, parte della prepositura di Rostock.

La Zisterzienser Kloster Doberan Klosterbier  (lett. “birra monastica del monastero cistercense di Doberan”) è una birra a bassa fermentazione con un tenore alcoolico del 4,9%, prodotta in un piccolo birrificio di Rostock, la Doberaner Klosterbrauerei. Fa parte di una serie di prodotti alimentari che vengono commercializzati dal negozio del monastero “Torhaus” (“Casa della Porta”, situata presso l’antico accesso al complesso) con il sigillo dell’antica abbazia,risalente al 1337, che mostra la figura della Vergine col Bambino, verso la quale una mano dondola un incensiere (lo stemma era differente e ricorda, come detto, la fondazione leggendaria del monastero).

Il comune della città di Bad Doberan ha in progetto il recupero del vecchio edificio in rovina della fattoria del monastero, risalente al 1290, per farne una fabbrica di birra. L’edificio comprendeva il birrificio, la distilleria, il mulino e il deposito. Dopo la secolarizzazione vi venne stabilito il birrificio granducale, che venne distrutto da un incendio l’11 aprile 1879, venne ricostruito dal mastro birraio Wilhelm Bull, con contributi pubblici, che lasciò l’attività nelle mani di Ernst Borgwardt, che la condusse fino alla fine della Prima Guerra mondiale.

Dopo aver ospitato diverse attività nel 1979 l’edificio venne gravemente danneggiato da un incendio doloso.