Comune di Rennes – (35)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

« Paléd’argent et de sable de six pièces, au chef d’argent chargé de cinq mouchetures d’hermine de sable» (Palato d’argento e di nero, al capo d’argento caricato da cinque moscature d’armellino del secondo).

Questa è la versione attuale dello stemma del capoluogo e una delle due capitali storiche della Bretagna, Rennes (Roazhon in bretone, l’altra era Nantes) oggi nel Dipartimento dell’Ille-et-Vilaine, che ha modificato le sue insegne durante il corso del tempo.

Durante il Primo Impero napoleonico, in quanto “Bonne Ville” dell’Impero, nel 1811 venne insignita di uno scudo di armellino pieno, con il capo di rosso a tre api d’oro. Stemma che venne abolito nel 1825, con l’avvento della Restaurazione.

Nel tempo sono stati adottati diversi motti ad accompagnamento dello stemma cittadino: a partire da A MA VIE (‘alla/per mia vita’ che compare anche sullo stemma di Vannes, altra sede ducale della Bretagna, e frequente ancora oggi nel blasone rennese), o SINE MACULA (senza macchia) che gioca sul simbolismo delle “macchie” della nobile pelliccia di ermellino (in araldica: armellino); dato che la città venne devastata da un incendio nel 1720 si adottò il motto URBS RHEDONUM INCENSA, RESURGENS (La cittàdi Rennes bruciata, risorgente).

L’ermellino (nome derivato dal latino “Mus Armenius”, col significato di ‘Topo Armeno’), è una “pelliccia” araldica derivata graficamente da quella dell’animale selvatico Mustela Erminea.  Si rappresenta con un campo di argento (bianco) sul quale risaltano le code nere dell’animale, queste ultime rappresentate però come “fiocchetti” (dette moscature)e somiglianti al seme dei “fiori” delle carte da gioco.

Dallo stemma di Rennes è derivata la bandiera regionale della Bretagna (che popolarmente si chiama Gwen-ha-du che significa “bianco e nero” in bretone), che ha sostituito l’antica Kroaz-du (‘croce nera’ che è l’esatto opposto della Saint Piran flag della dirimpettaia Cornovaglia inglese, nera con la croce d’argento). È stata disegnata da Morvan Marchal nel 1923 ispirandosi a quella degli Stati Uniti d’America e a quella della Grecia, ma con i colori e le “moscature” del Ducato di Bretagna. Le nove strisce orizzontali nel loro insieme rappresentano le antiche Diocesi della Bretagna, che svolgevano anche il ruolo di suddivisioni amministrative dell’antico Ducato. Tra queste, le cinque strisce nere rappresentano le diocesi di comunità francofone (gallico): Dol [de Bretagne], Nantes, Rennes, Saint-Malo, Saint-Brieuc; mentre le quattro bianche rappresentano le diocesi di lingua bretone Tréguier, Léon, Cornouaille, Vannes.

Le armi “D’armellino pieno”, ormai tradizionali della Bretagna, sono a loro volta derivate da quelle di Pierre Mauclerc di Dreux che, nel XIII secolo sposò la figlia del Duca di Bretagna Alice di Thouars. Mauclerc aveva uno scudo scaccato d’oro e d’azzurro bordato di rosso (proprio del padre Robert II di Dreux) ma “brisato” con un franco quartiere d’ermellino, queste furono poi le armi dei duchi di Bretagna fino al 1316, allorché Jean III, che non intendeva più mostrare armi che identificassero il suo casato come cadetto dei conti di Dreux, le mutò adottando il campo pieno d’armellino, cioè un campo “seminato di moscature d’ermellino” che poteva confrontarsi con quello del re di Francia.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Palato d’argento e di nero, al capo d’argento caricato da cinque moscature d’armellino del secondo”.

Colori dello scudo:
argento, armellino, nero
Partizioni:
capo, palato
Oggetti dello stemma:
moscatura di armellino
Attributi araldici:
caricato

LEGENDA

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