Comune di Saint-Amand-sur-Fion – (51)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Saint-Amand-sur-Fion è un piccolo comune del dipartimento della Marne, nella regione Champagne-Ardenne, posto lungo il corso del Fion, un affluente della Marna, che lo attraversa. Prende nome dal santo patrono, al quale è dedicata la chiesa parrocchiale del XII secolo, che conserva ancora il “porche” (‘portico’) sotto il quale si riunivano i parrocchiani per discutere delle questioni riguardanti la comunità.
Sui documenti compare come Sanctus Amandus nel 1100, poi Saint Amant nel 1372 che, nel 1399 assunse il determinante toponomastico con Sainct-Amand-en-Perthoix. Nel periodo rivoluzionario mutò in Montfion. Dal 27 marzo 1961 il nome ufficiale è quello attuale: Saint-Amand-sur-Fion.
Parte della contea di Champagne nel XII secolo venne donata dal conte Hugues I al capitolo dei canonici della cattedrale di Saint-Etienne di Châlons, la città-vescovile sotto il governo del fratello Philippe, un canonico che esercitò da quel momento il ruolo di Prevosto di Saint-Amand.
Il villaggio di Saint-Amand nel 1189 era sede di una “Comanderie” (Comanderia o, meglio, Commenda) dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (oggi Ordine di Malta), cioè la residenza di un beneficiario dell’Ordine, detto Commandeur (Commendatore) che governava un complesso di 35 parrocchie, l’ultimo dei quali lascerà la sede nel 1770. Con la Rivoluzione, nel 1789, tutti i beni vennero confiscati e nazionalizzati.
Il 28 agosto 1544 si tenne la Conferenza di Saint-Amand, tra Carlo V d’Asburgo e Francesco I, dopo la resa di Saint-Dizier e l’incendio di Vitry-le-Château da parte degli imperiali. Don Ferdinando, viceré e fratello dell’imperatore, e Monsieur de Grandvelle, guardasigilli imperiale, si incontrarono nella chiesa di Saint-Amand con Claude d’Annebaul, ammiraglio di Francia, e Errault de Chemans, guardasigilli del re. Dopo quattro ore i plenipotenziari si lasciarono e il 16 settembre 1544 venne siglato il Trattato di Crépy-en-Laonnois, che mise fine alla guerra.
Quando nel mese di marzo 2003 la Municipalità decise di adottare uno stemma civico, l’Associazione Promotrice “Saint-Amand” partecipò all’elaborazione del progetto, che prese forma grazie a Jean-Paul Denise, del Centre Généalogique de la Marne, nel blasone: “De sinople à la croix de Malte d’argent cantonnée de deux étoiles d’or en chef, à la crosse du même brochant sur le tout” (Di verde, alla croce di Malta d’argento, accantonata da due stelle d’oro in capo, al pastorale dello stesso attraversante sul tutto). Abitualmente lo stemma è raffigurato senza ornamentazioni esteriori.
La “croce di Malta” richiama l’antica Commenda melitense, il pastorale vescovile simboleggia la dipendenza dal capitolo della cattedrale di Châlons, mentre le due stelle lo storico incontro tra i due monarchi, Francesco I e Carlo V del 1544.
Nota di Massimo Ghirardi e Daniel Juric
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di verde, alla croce di Malta d’argento, accantonata da due stelle d’oro in capo, al pastorale dello stesso attraversante sul tutto”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune