Comune di Yvetot – (76)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Yvetot si trova nel dipartimento della Seine-Maritime, nell’Alta Normandia (Haute-Normandie), nella regione dei “Pays-de-Caux” dei quali è la “capitale”; prende probabilmente nome da un fondo agricolo di proprietà di un anglo-scandinavo cristianizzato di nome Ivo (Yves).

Durante il periodo rivoluzionario la città portò il curioso nome di Yvetot-la-Montagne.

I signori di Yvetot portarono in passato il titolo di “re” (Il titolo di nobiltà è documentato fin dal 1024), beneficiando di tutti i privilegi della sovranità fino al 1551, e rimase un principato fino al 1789. Il territorio corrispondente superava i limiti attuali della città di Yvetot, giacché comprendeva anche le parrocchie di Saint-Clair-sur-les-Monts e di Sainte-Marie-des-Champs.

Nel 1464 Luigi XI conferma, con lettera patente dalla vicina Rouen, i privilegi e i diritti della signoria di Yvetot.

Il « royaume d’Yvetot » venne definito da Jean Meslier come « le seul royaume de la Terre qui puisse se voir du haut d’une montagne » (‘il solo regno della Terra che si possa vedere dall’alto di una montagna’).

La città ebbe un notevole incremento economico nel XVII secolo, grazie al suo statuto di “paradiso fiscale” e alle industrie di filature del cotone, ancora nel XIX secolo la città era nota per le importanti produzioni di tessuti.

Prima della Rivoluzione la città alzava come stemma quello delle diverse dinastie che hanno avuto il titolo della signoria.

Durante il periodo napoleonico la città ebbe uno stemma azzurro, con tre covoni di lino, e gli ornamenti dell’araldica dell’Impero.

Nel 1874 il Consiglio Comunale adottò un’arme leggermente differente, che è quella attuale: “De gueules à deux gerbes de blé en chef et deux navettes passées en sautoir en pointe, le tout d’or”

In italiano: “Di rosso, a due covoni di grano in capo e due spolette poste in decusse in punta, il tutto d’oro”.

Le due “navette” (o “spolette”) e i covoni ricordano la tradizione agricola e tessile della città.

Dalla scudo pende la decorazione della Croix de Guerre concessa a Yvetot, che venne pressoché rasa al suolo durante la Seconda Guerra mondiale, l’11 novembre 1948.

Attualmente il serto di alloro e quercia, caratteristici dell’araldica civica francese (e italiana), sono stati sostituiti da due girali verdi, ispirati probabilmente della decorazioni rinascimentali, con un esito interessante dal punto di vista grafico (nel “logo” commerciale della città queste decorazioni sono assenti, allo stemma è abbinato il moto “Capitale des Pays de Caux”).

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Patrick Dubuis per la cortese collaborazione

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, a due covoni di grano in capo e due spolette poste in decusse in punta, il tutto d’oro”.

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