Comune di Le Havre – (76)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Nel XVI secolo, a causa del progressivo e inarrestabile insabbiamento del porto di Honfleur, il re di Francia Luigi XII decise la costruzione di un nuovo porto militare e commerciale sull’estuario della Senna, dove sorgevano i villaggi di Leure e Chef-de-Caux, nel 1509 egli stesso posa la prima pietra.

Il successore Francesco I decise di dare impulso all’impresa che viene realizzata tra il 1515 e il 1547 in vista della guerra contro l’Inghilterra.

Già l’8 ottobre 1517 egli aveva siglato l’atto di fondazione della città, dal celebrativo nome di FRANCISCOPOLIS, ma popolarmente identificato come LE HAVRE DE GRÂCE (per la prossimità del popolare santuario di Nôtre Dame di Côte-de-Grâce). Durante il periodo rivoluzionario mutò denominazione in LE HAVRE MARAT, ma successivamente, venne semplicemente indicato come LE HAVRE(« il Porto »). Oggi è ancora uno dei principali porti di Francia (il secondo, dopo Marsiglia), attualmente nel Dipartimento della Seine-Maritime in Alta Normandia, e collegato con l’altro grande porto fluviale sulla Senna, quello di Rouen, poco più a monte.

Lo stesso re Francesco concesse, oltre al titolo di « città reale » il proprio emblema personale, la salamandra, su un campo d’azzurro seminato di gigli d’oro (di « Francia antica »), con il motto NUTRISCO ET EXTINGUO (« Me ne nutro e lo estinguo » o « Io mi nutro [del fuoco buono] e tengo lontano [ il fuoco cattivo]» col significato di « sostenere il bene e combattere il male »).

Dato che nel 1699 il Consiglio Cittadino non rispose alla richiesta di Luigi XIV di far registrare le armi araldiche di tutte le città, l’incaricato del re, Pierre d’Hozier, gliene assegnò uno apocrifo d’ufficio : « d’azzurro, al naviglio d’oro, fluttuante su un mare d’argento e attaccato con una gomena di nero ad un’ancora immersa tra le onde » che venne inserito nell’Armorial General du Royaume de France, ma che non venne mai adottato ufficialmente dalla città.

Il capo con i tre gigli d’oro venne aggiunto nel XVIII secolo, il primo dei quali venne successivamente coperto nel 1926 da un quadrato (« franco cantone ») nero, con un leone d’oro, arme del Regno del Belgio, per la riconoscenza di quel Paese verso la città, il cui Governo durante la I Guerra Mondiale ha avuto residenza in esilio sulle colline di Le Havre (e della contigua Sainte-Adresse), assieme a molti belgi fuggiti dal loro paese occupato.

Nel 1948 alla città è stata concessa la Légion d’Honneur che viene solitamente rappresentata appesa alla punta dello scudo.

Dal punto di vista tecnico lo stemma della città si blasona : « De gueules à la salamandre d’argent couronnée d’or sur un brasier du même, au chef cousu d’azur chargé de trois fleurs de lys d’or, au franc-canton cousu de sable chargé d’un lion d’or armé et lampassé de gueules »(Di rosso, alla salamandra d’argento coronata d’oro su un letto di fiamme dello stesso, al capo cucito d’azzurro caricato da tre gigli d’oro, al canton franco cucito di nero caricato di un leone d’oro armato e lampassato di rosso).

La salamandra, in Araldica, è rappresentata in modo differente da quella reale, più somigliante ad una sorta di lucertola, con il collo lungo, la lingua e la coda appuntita, poggiata su tizzoni dai quali sprigionano fiamme ardenti. Gli antichi pensavano che la salamandra nascesse dallo spirito essenziale del fuoco e avesse la proprietà di poter sopravvivere tra le fiamme senza bruciare.

Nel caso di Le Havre la salamandra ha assunto il significato anche di “resistenza e resurrezione”: la città fu infatti quasi interamente rasa al suolo dai bombardamentinel 1944, venne però ricostruita con un piano regolatore d’avanguardia e in uno stile “moderno” e monumentale, utilizzando quasi esclusivamente il cemento armato, secondo il progetto tecnicamente “virtuosistico” dell’architetto Auguste Perret. Questa particolare unicità ne ha fatto, dal 2005, uno dei siti “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO.

Attualmente lo stemma civico è stato « semplificato » nella forma di un logo di tipo commerciale, con il quartiere nero curiosamente colorato in verde.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringraziano Patrick Dubuis e Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, alla salamandra d’argento coronata d’oro su un letto di fiamme dello stesso, al capo cucito d’azzurro caricato da tre gigli d’oro, al canton franco cucito di nero caricato di un leone d’oro armato e lampassato di rosso”.

Oggetti dello stemma:
giglio, leone, letto di fiamme, salamandra
Pezze onorevoli dello scudo:
canton franco
Attributi araldici:
armato, caricato, coronato, cucito, lampassato

LEGENDA

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