Vosgi


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Vosgi

Département des Vosges
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Storia del Dipartimento e dello Stemma
I Vosgi (Vosges) sono un dipartimento che fa parte della Lorena (Lorraine). Prende il suo nome dal massiccio dei Vosgi che occupa una grande parte del suo territorio. Il nome Vosgi è derivato da un nome celtico, in sanscrito, “vos, guez, hus”, monti dai buoi selvaggi tuttavia non tutti gli storici concordano. Il capoluogo Épinal.

Prima del 1790 comprendeva il sud dell’ex provincia della Lorena, il Ducato di Bar, i “Tre-Vescovadi”, qualche Comune della Champagne e della Franca-Contea, il Principato di Salm. Fu costituito, come la maggior parte dei dipartimenti francesi, durante la Rivoluzione francese il 4 marzo 1790, in applicazione della legge 22 dicembre 1789.

 

Il 21 febbraio 1793 il principato di Salm chiese la ricongiunzione con la Francia dopo il blocco francese e la fuga dei principi. La ricongiunzione fu ratificata il 2 marzo 1793. Anche alcuni comuni alszioani del circondario di Schirmeck e Ban-de-La-Roche, già incluse nel Basso-Reno, vengono inserite nei Vosgi.

 

Nel 1871 18 comuni dei Vosgi passarono alla Germania. Torneranno ad essere francesi nel 1919 a seguito del trattato di Versailles, ma vengono inglobati nel Basso-Reno e nella regione dell’Alsazia.

 

Il nome di Vosgi non indica un’entità politica, ma un territorio boscoso già conosciuta ai tempi di Plinio il vecchio. Lo stesso termine di “vosgiano” appare solo nel 1830 in una cronaca giornalistica.

 

I Vosgi erano parte del territorio Belga e soggetta alle invasioni barbariche, ma i Franchi non vi fecero sentire la loro dominazione. Le città si costituirono vicino alle abbazie.

Filippo il Bello, nel 1280, divenne possessore di Neufchâteau, tramite un matrimonio con l’ereditiera della Champagne. I borghesi di Épinal, invece, decisero di darsi alla Francia.

Luigi XIII non riuscì a terminare la conquista dei Vosgi, ma, in realtà, l’annessione venne ritardata di un centinaio di anni, sotto il regno di Luigi XIV.

 

La prima guerra mondiale fu particolarmente dura sul territorio dei Vosgi tanto che nei suoi dintorni i cimiteri di guerra sono numerosi. Le linee francesi e tedesche rimasero ferme quasi fino alla fine della guerra.

 Vosges

Lo stemma dei Vosgi è così blasonato: « D’argent mantelé de sinople aux trois sapins arrachés de l’un et de l’autre, au chef d’or chargé d’une cotice de gueules surchargée de trois alérions d’argent ». (D’argento mantellato di verde ai tre abeti eradicati dell’uno nell’altro, al capo d’oro caricato di una cotissa1 di rosso caricata di tre alerioni2 d’argento)

Il mantellato di verde rappresenta le montagne, mentre le foreste sono simbolizzate dai tre pini che sono verdi durante la bella stagione e bianchi, coperti di neve, durante la brutta stagione. Il capo ricorda che la regione apparteneva, in gran parte, al ducato di Lorena.

Questo stemma è stato ufficialmente adottato nel 1946.

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Anche la bandiera del dipartimento dei Vosgi è stata ufficializzata e riproduce lo stemma.

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Il logo del Conseil général rappresenta un esagono verde chiaro (l’Hexagone, simbolo del territorio metropolitano della Francia) grigliato di bianco, con tre monti verde scuro che simbolizzano le montagne vosgiane. L’iniziale del dipartimento è sul lato basso del logo e rappresenta anche i fiumi del dipartimento. La scritta è di azzurro con il nome dell’ente in stampatello maiuscolo in alto e quello del dipartimento in corsivo in basso.

La bandiera del dipartimento è bianca con il logo al centro.

 

1 Cotissa è una banda diminuita o ridotta alla metà della sua larghezza normale (se sola nello scudo è detta anche banda in divisa o divisa in banda).

 

2 L’alerione è un’aquila (o un aquilotto) cui sono state mozzati gli artigli e il becco. Deriva, forse dal termine romano aquilario che indica un piccolo d’aquila. E’ probabile che rappresenti i nemici vinti in battaglia cui sono state tolte le “armi”, rostro e becco. E’ molto diffuso nell’araldica francese. Esistono altre versioni quale il merlotto o l’anatrella.

 

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento mantellato di verde ai tre abeti eradicati dell’uno nell’altro, al capo d’oro caricato di una cotissa di rosso caricata di tre alerioni d’argento”.

Colori dello scudo:
argento, oro, verde
Partizioni:
capo, interzato in cappa
Oggetti dello stemma:
alerione, pino
Pezze onorevoli dello scudo:
cotissa
Attributi araldici:
dell'uno nell'altro, mantellato
Profilo Araldico

“D’argento mantellato di verde ai tre abeti eradicati dell’uno nell’altro, al capo d’oro caricato di una cotissa di rosso caricata di tre alerioni d’argento”.

bandiera ridisegnata
bandiera Ufficiale
no bandiera
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