Charente Marittima


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Charente Marittima

Charente-Maritime
Informazioni
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Storia del Dipartimento e dello Stemma

La Charente-Maritime (Charente-Marittima) è un dipartimento che fa parte della regione del Poitou-Charentes. Il suo capoluogo è La Rochelle e i suoi abitanti vengono chiamati Charentais-Maritimes.

 

Deve il suo nome al fatto di essere bagnata dalla Charente e di essere affacciata sul più grande estuario d’Europa, la Gironda.

 

Il nome del dipartimento nel dialetto locale è Chérente-Marine e in occitano Charanta-Marina.

Il fiume, in epoca gallo-romana era conosciuto con il nome greco di Canetelos poi latinizzato in Carentonus, poi in Caranto, nel medioevo in Carante. Il passaggio all’attuale Charente è stato semplice.

 

In ragione del fatto di voler porre fine all’Ancien Régime, la Rivoluzione francese istituì il 4 marzo 1790, in applicazione della legge 22 dicembre 1789, il dipartimento della Charente-Inferiore (Charente-Inférieure) detta così a causa della sua posizione geografica sul corso della Charente.

Questo nome venne conservato fino al 4 settembre 1941 quando una legge autorizzò il cambio di nome in Charente-Maritime poiché si riteneva dequalificante la denominazione “Inférieure”.

 

La formazione è stata artificiale in quanto non esisteva un unico riferimento territoriale, ma i suoi territori furono presi dalle province dell’Aunis e del Saintonge (amputato del Cognaçais, e del Barbezilien che rimasero collegati al dipartimento della Charente e del ducato di Frontenay-Rohan lasciato al dipartimento delle Due-Sèvres), unitamente a piccole porzioni del Poitou (Pays d’Aulnay) e dell’Angoumois. Il capoluogo fu individuato in Saintes. Il 1° luglio 1810, Napoleone transferì il capoluogo a La Rochelle.

 

Molti siti attestano un popolamento nel periodo paleolitico del territorio. I Santoni si installano nella regione e, con la romanizzazione, si ha lo sviluppo della loro capitale Mediolanum Santonum (poi Saintes) capitale dell’Aquitania francese. Molto variabile il ruolo della Saintonge, talvolta reame talvolta ducato e con le frontiere molto instabili.

La guerra dei Cent’anni provoca numerose razzie, così come i combattimenti fratricidi della guerre di religione.

Grande importanza ebbero nel dipartimento, non ancora costituito, l’insurrezione vandeana e girondina.

 Charente-Maritime

Le armi della Charente-Maritime sono così blasonate: « Parti, en 1er d’azur à la mitre d’argent accompagnée de trois fleurs de lys d’or, et en 2 de gueules à la perdrix couronnée et contournée d’or. 1 Saintonge, 2 Aunis contourné ». (Partito, nel primo d’azzurro alla mitra d’argento accompagnate da tre gigli d’oro, e nel secondo di rosso alla pernice coronata e rivolta d’oro).

Lo stemma è composto dallo stemma della Saintonge (parte destra araldica) e dell’Aunis rivolto (parte sinistra araldica).

Lo stemma proposto dall’araldista Robert Louis nel 1950, ma non utilizzato, era così blasonato: « Coupé ondé, au premier d’azur à la mitre d’argent accompagnée de trois fleurs de lys d’or; au deuxième de gueules à une perdrix couronnée d’or; une fasce ondée d’argent brochant sur la partition ». (Troncato ondato, al primo di azzurro alla mitra d’argento accompaganata da tre gigli d’oro ; al secondo di rosso alla pernice coronata d’oro ; una fascia ondata d’argento attraversante sulla partizione).

Oltre alle armi di Saintonge e Aunis si ritrova la fascia ondata che rappresenta la Charente.

FRG17

La bandiera dipartimentale utilizza al suo centro il logo invece dello stemma. È formata da sette fasce orizzontali, azzurra, bianca, verde, bianca, verde, bianca, azzurro nella seguenti proporzioni espresse in moduli: 13-2-7-106-7-2-13. Viene utilizzata sia dal dipartimento che dal Conseil Gènéral.

Ne esiste una variante completamente bianca con al centro il logo che viene prevalentemente utilizzata dal Conseil Général.

 

 Charente-Maritime

Il primo logo del dipartimento veniva utilizzato quasi più in funzione promozionale che in funzione rappresentativa. Aveva la chiara rappresentazione di due gabbiani, uccello simbolo del diparimento, uno azzurro e l’altro verde. Questi erano seguiti da una fuga di linee rette azzurre che dovevano dare l’idea di movimento e progressione.

Il gabbiano verde rappresentava la terra e quello azzurro il mare. Evidenti i riferimenti al littorale e alle terre dell’Aunis e del Saintonge. I due gabbiani volano all’unisono poiché terra e mare rappresentano per questa terra le carte vincenti per la riuscita economica. È un simbolo che ha la volontà di spingere gli abitanti verso la collaborazione e il lavoro collettivo per il futuro del dipartimento.

 STICKER V1

La rielaborazione successiva elimina l’indicazione di movimento e la sostituisce con un arco giallo, a simbolizzare il sole, terzo elemento di un nascente turismo, ma, allo stesso tempo l’arco sottolinea in modo dinamico il movimento delle ali dei due gabbiani che risultano sempre molto dinamici e protesi in avanti.

 

 

 

Nota di Bruno Fracasso

Disegno di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs


Altre immagini


Profilo araldico


“Partito, nel primo d’azzurro alla mitra d’argento accompagnate da tre gigli d’oro, e nel secondo di rosso alla pernice coronata e rivolta d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
partito
Oggetti dello stemma:
giglio, mitra, pernice
Attributi araldici:
accompagnato, coronato, rivolto
bandiera ridisegnata
bandiera Ufficiale
no bandiera
Altre Immagini
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LEGENDA

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