Comune di Saint-Gobain – (02)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Saint-Gobain è un comune del dipartimento dell’Aisne, nella regione della Picardie.

Prende il nome da Gobân, originario di Burgh-Castle nel Norfolk, vissuto nel VII secolo, forse uno dei monaci che lasciarono le isole britanniche al seguito di san Colombano per evangelizzare la Gallia. Installatosi in un eremo nella foresta di Voas, accoglierà numerosi discepoli; dopo la sua morte e la proclamazione a santo, intorno alla sua tomba si sviluppò un monastero e un borgo, che assumerà il nome del santo (anche la celebre vetreria locale prenderà nome da lui).

Durante il periodo rivoluzionario porterà il toponimo di Mont-Libre.

Nel 1068, Elinand, vescovo di Laon, donò all’abate di Saint-Vincent de Laon il territorio di Saint-Gobain, di Servai e di Beautor, con lo scopo di assicurarsi preghiere e messe per la sua anima e per quella dei benefattori dell’abbazia, per questo vi verrà eretto un priorato che otterrà numerosi benefici, a partire dai de Coucy, signori del luogo, che passerà a Enguerrand I di Boves, divenuto signore di La Fère e di Marle nel XII secolo, col matrimonio con Ade de Coucy, figlia di Léotard de Coucy.

Al suo ritorno dalla Crociata, Thomas de Marle otterrà nel 1100 le terre di La Fère e di Marle, come figlio ed erede di Ade, ma non di Saint-Gobain che continuerà ad essere un possedimento monastico, ma che prenderà poi con la forza e non senza rimostranze da parte degli abati di Laon.

Morto Enguerrand nel 1116 il feudo passerà pressoché interamente a Thomas, ed egli continuerà a mantenere i beni di Saint-Gobain, dove anzi fece costruire un castello per sé e la sua famiglia.

Il figlio Enguerrand II restituirà le terre ai monaci del priorato allorché nel 1147 partirà anch’egli per la Crociata. In seguito i monaci e il signore di Roucy sottoscriveranno un accordo, per cui dal priorato verranno inviati anche i cappellani del castello.

Enguerrand III, approfittando della minorità di re Luigi IX, si ribellò alla regina-madre Bianca di Castiglia, la quale per contro concesse a Coucy una “charte de commune” nel 1197, come fece anche per La Fère nel 1207 (non così a Saint-Gobain, troppo modesta per ottenerla).

Lo stemma, del quale non è chiara l’origine, ma certamente connessa ai Coucy, si blasona: “De sable aux trois salamandres d’argent rangées en pal, la première et la dernière contournées ; au chef coupé de vair et de gueules” (Di nero, a tre salamandre d’argento ordinate in palo, la prima e l’ultima rivoltate; al capo troncato di vajo e di rosso).

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di nero, a tre salamandre d’argento ordinate in palo, la prima e l’ultima rivoltate; al capo troncato di vajo e di rosso”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, nero, rosso
Partizioni:
capo

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
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  • motto
  • istituzione nuovo comune