Comune di Tinchebray – (61)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Comune del Dipartimento dell’Orne, nella Regione della Bassa Normandia, il cui toponimo è documentato nel 1100 come Tenerchebraium, nel 1107 come Tenerchebraicum, nel 1170 Tenechebrai, nel 1417 Trinchebray, e infine dalla metà del XV secolo TINCHEBRAY.

Non è chiara l’origine del nome, ma si pensa che derivi dal gallico, componendosi di “bracus” (‘acquitrino’, “brai” in antico francese) e “tenerge” (‘tenebroso, ombroso’, in latino “tenebra”). In ogni caso testimonia un territorio poco salubre, umido e selvaggio.

La storica battaglia del 28 settembre 1106, detta appunto “di Tinchebray”, permise la riunione del Ducato di Normandia al Regno d’Inghilterra, in quell’occasione infatti Enrico I Beauclerc, re d’Inghilterra, sconfisse il fratello Robert II “Cosciacorta”, duca di Normandia e pretendente al trono. I due fratelli erano stati insediati nei rispettivi domini dal padre, il duca Guglielmo “il Conquistatore”.

Dello stemma della cittadina esistono diverse versioni:

La più “ufficiale” in uso anche dalla Mairie e da considerarsi corretta, è quella depositata presso la Bibliothèque Nationale e si blasona: « De gueules à la clef d’or accostée de deux flanchis du même, au chef de sinople chargé d’un léopard d’or, accosté de deux fleurs-de-lys du même ».

In italiano: “Di rosso, alla chiave d’oro accostata da due navette da tessitore dello stesso, al capo di verde caricato da un leopardo d’oro, accompagnato a destra e a sinistra da un giglio dello stesso”.

Le “navette” da telaio hanno preso il posto di due coppie di doppie frecce (frecce con una punta ad ogni estremità) che compaiono nelle versioni precedenti. In altre lo scudo ha il campo d’azzurro e il capo rosso.

Secondo il comunicato della Municipalità: “la decodifica [dei simboli]… testimonia senza dubbio il passato artigianale e industriale della città: tessitura e lavorazione del ferro, orientata verso le serrature, ma non è che un’ipotesi…”.

Curiosità:  oggi la cittadina è nota per essere centro di produzione del “Chocolat de la Suisse Normande de l’Abbaye de Tinchebray” (“Cioccolato della Svizzera Normanna dell’Abbazia di Tinchebray”) industria dolciaria impiantata da Pierre Fortin (1869-1942) presso la chiesa neogotica di Sainte-Marie, che per altro… non è mai stata un’abbazia! La ditta è stata rilevata nel 1979 dal celebre pasticcere Gaston Lenôtre e, oggi, appartiene al gruppo Cémoi.

Nota di Massimo Ghirardi, Daniel Jouric e Denis Joulain

Bibliografia:

AA.VV. BULLETIN D’INFORMATIONS MUNICIPALES DE TINCHEBRAY. N° 32/1 – AVRIL 2008

Joulain (D.). in litteris

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, alla chiave d’oro accostata da due navette da tessitore dello stesso, al capo di verde caricato da un leopardo d’oro, accompagnato a destra e a sinistra da un giglio dello stesso”.

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