San Pier d’Arena


Zona Municipale

San Pier d’Arena

Genova
Informazioni

Il primo nucleo di San Pier d’Arena (questo il nome fino al 1936 del centro) nacque intorno all’omonima chiesetta di Santo Pietro Arene (oggi Santa Maria della Cella) posta sulla spiaggia. La leggenda all’origine del nome vuole che l’apostolo, soggiornando e predicando a Genova, si sia un giorno qui addormentato e che, svegliandosi, vide degli uomini intenti a tirare a riva le reti che egli, ricordandosi di essere stato a sua volta pescatore, si recò ad aiutare.
Nel 725 il re longobardo Liutprando vi ricevette le reliquie di san Agostino, qui sbarcate, e vi fece costruire una piccola chiesa sempre in onore del santo in cui esse furono conservate prima del trasferimento nella capitale Pavia.
Storicamente il centro nacque dall’unione dei due nuclei della Coscia e del Canto, il primo particolarmente favorevole allo scarico delle merci; dal 2 febbraio 1131 ottenne l’autonomia rispetto a Genova ed elesse i tre consoli che dovevano amministrare la comunità.
San Pier d’Arena ebbe un grande sviluppo a partire dal XII secolo, vi si trovavano infatti i più importanti cantieri navali genovesi, e rimase fino al ‘700 ambita residenza della nobiltà genovese, rimanendo la sua storia sempre legata a quella della vicina città.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Note stemma


Il noto stemma di San Pier d�Arena � composto da uno scudo con un sole nascente dal mare sovrapposto all�arme civica genovese.

La necessit� per il centro di dotarsi di un proprio simbolo nacque nel 1851 in conseguenza della necessit� di inserirlo sul frontone del nuovo palazzo comunale la cui costruzione era stata decisa nel 1848.1 Volendo evitare di utilizzare lo stemma reale sabaudo, fino ad allora in uso quale emblema comunale, il Consiglio Delegato (la giunta comunale dell�epoca) inoltr� il 26 febbraio 1852 la richiesta per poter � � godere, alla pari di tante altre Citt� e Comuni dello Stato di uno stemma suo proprio � la cui idea fondamentale si � che Sampierdarena � pone ogni sua speranza nella pace, vera proteggitrice del progresso�.2 Le scelte alla base dei simboli che componevano lo stemma vennero cos� spiegate: � � lo scudo, cinto di una corona di olivo avente nel mezzo della croce un sole nascente dalla Marina (ci� che indica esattamente questo paese che sorge a crescente grandezza nella Provincia di Genova) e le due figure rappresentanti l�una la Pace che strugge gli arnesi di guerra e l�altra la Speranza appoggiata sopra un [sic] ancora presso ad una nave, formano un complesso di emblemi che spiegano il concetto divisato dallo stemma�, quale corona venne richiesto di assumere quello presente sullo stemma di Genova.3
L�inizio della procedura per dotarsi di un proprio emblema risale comunque a gioved� 14 agosto 1851, vigilia della festa padronale di Cella � unica parrocchia del territorio pianeggiante � di Santa Maria Assunta in Cielo, quando il Consiglio Comunale nomin� una commissione composta dal sindaco Gio. Batta Tubino e dai consiglieri Gio. Batta Montano e Giuseppe Romairone incaricata di presentare un progetto di arma comunale; il progetto � identico a quello poi ribadito il 26 febbraio � venne presentato il successivo 11 novembre.4

Inoltrata la richiesta di concessione sovrana al Ministero degli Interni a Torino fu da questi richiesto un parere in proposito al Procuratore generale di S.M. il quale ritenne accettabile la figura principale presente nello scudo (la croce �genovese� con il sole nascente al centro) ma non concedibili le due figure della Pace e della Speranza quali tenenti dello stemma che sarebbe stato accompagnato solo da una �ghirlanda di foglie di olivo, come nel progetto� 5 (le due figure furono comunque rappresentate sullo stemma presente sul Palazzo municipale � tuttora esistente � ma non sugli esemplari posti sugli stemmi comunali), inoltre la corona prescritta non fu uguale a quella presente sullo stemma di Genova, in quanto � nel caso di San Pier d�Arena � �l�uso di tal corona � non risulta appoggiato ad alcun titolo�6, ne fu invece prescritta una �� d�oro a cinque merli, uniti da muriccioli d�argento�7 prevista per i comuni con pi� di tremila abitanti; ci� rese il centro genovese il primo nel Regno di Sardegna (e probabilmente in Italia) ad avere la concessione formale di stemma che prevedeva l�uso della corona turrita.

San Pier d'Arena citt�

Con Regio decreto del 30 aprile 1865 venne concesso il titolo di città, per cui si provvide dopo il 1870 a sostituire la corona da comune con quella di rango più elevato.

Una tradizione locale, infondata storicamente, vede nel sole nascente dello stemma un emblema socialista, (del quale movimento San Pier d’Arena fu uno dei maggiori centri) relativo al periodo di inizio secolo XIX quando questo simbolo rappresentò l’idea del Sol dell’Avvenire socialista, e la rappresentazione del ruolo operaio. Nel 1926, il territorio della città di San Pier d’Arena fu assorbito da quello del Comune della “Grande Genova”.

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Bibliografia

Alfredo Giuseppe Remedi, Il Palazzo Municipale e lo stemma comunale di San Pier d’Arena in San Pier d’Arena e San Teodoro. Dall’alba del Risorgimento all’Unità d’Italia, Genova, Società Editrice Sampierdarense, 2011, pp. 71-89

Decisioni e provvedimenti ministeriali. Si chiede quali siano gli incumbenti da praticarsi da un municipio per ottenere facoltà d’innalzare uno stemma in “Rivista amministrativa del regno”, a. III, gennaio 1852, pp. 757-766.

San Pier d'Arena

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    30 Aprile 1865