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Comune di Crosa

Confluito il 1 gennaio 2016 nel Comune di Lessona.

Il nome Cròsa deriverebbe da La Cròsa, ovvero la denominazione in piemontese dell’incrocio tra diverse vie di transumanza attorno al quale si è sviluppato il paese.

È situato in sinistra idrografica del torrente Strona di Mosso, ad una quota che varia tra i circa 300 m s.l.m. del fondovalle ai poco più di 400 metri che si toccano nei pressi della chiesa parrocchiale.

Il paese di Crosa era in origine, con Mezzana, Soprana, Casapinta e Strona, uno dei cinque cantoni che componevano la comunità del Mortigliengo. Fino al XIII secolo questo territorio rimase quasi deserto e fu sede di una estesa foresta, che attorno all’anno Mille l’imperatore Ottone III donò al vescovo di Vercelli. L’insediamento umano nella zona divenne quindi più denso e si stabilizzò; la sede parrocchiale era a Mezzana e nel 1243 il territorio passò sotto il controllo del Comune di Vercelli. Nel 1351 il Mortigliengo fu ceduto alla famiglia Visconti e da questa, nel 1373, tornò nuovamente alla curia vercellese. Gli abitanti della zona, analogamente a quelli di Biella, fecero atto di dedizione a Casa Savoia per evitare di ricadere sotto la signoria del vescovo Giovanni Fieschi, inviso alla popolazione. Crosa era la sede del mercato della zona, che si teneva ogni venerdì. Nel 1627 i centri abitati del Mortigliengo, che nel frattempo era stato elevato al rango di marchesato, si separarono tra di loro erigendosi in comuni autonomi; Crosa è situata nella parte sud-occidentale dell’antica comunità.

Durante la Resistenza Crosa fu teatro di vari scontri tra partigiani e nazifascisti; sul territorio del comune operavano principalmente reparti Garibaldini.

da wikipedia