Comune di Alto Reno Terme – (BO)

Informazioni

  • Numero abitanti: 7041
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 73.52
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il Comune di Alto Reno Terme è stato istituito con Legge della Regione Emilia-Romagna a partire dal 1 gennaio 2016, con la fusione dei territori dei precedenti Comuni di Porretta Terme e Granaglione.

 

La sede del municipio è stata posta a Porretta Terme, nella stessa sede della precedente istituzione, in piazza della Libertà, nelle frazioni di Ponte della Venturina e Molino del Pallone sono stato istituiti uffici decentrati dell’amministrazione comunale.

 

Porretta Terme

 

Nota stazione termale, anticamente si denominava Poreda poi solo Porretta, da Porrectus, a sua volta da porrigere, col significato di [luogo] “esteso/lungo”, posta com’è lungo la valle del fiume Reno, alla confluenza del Rio Maggiore) e fu feudo della famiglia Ranuzzi poi dello Stato Pontificio, si sviluppò nel corso del XIV secolo, e ancor più grazie all’autonomia ottenuta da Bologna nel 1418, intorno alle fonti termali che, secondo la leggenda, furono scoperte casualmente seguendo un bue ridotto a tale consunzione che venne lasciato libero dal proprietario affinché andasse a morire dove volesse, l’animale si abbeverò alle sorgenti che sgorgano dal monte Sassocardo e ritornò alla stalla completamente ristabilito dalle acque minerali.

 

Il Comune assunse poi questo episodio come simbolo per il proprio stemma, mantenuto in quello attualmente in uso (al quale sono stati uniti i monti cimati dal castagno sormontato dalla stella ripresi dall’emblema di Granaglione). Il vecchio stemma di Porretta Terme era stato formalmente riconosciuto con Decreto del Capo del Governo del 21 agosto 1931, che lo blasonava: “Campo di cielo, alla scogliera al naturale; con una pozza d’acqua movente dalla punta dello scudo, nella quale si abbevera un bue bianco con la testa di fronte, addestrato da un albero reciso con tre rami fogliati, il tutto al naturale”. Che riprende figurazioni storicamente in uso da tempo.

 

Col Regio Decreto del 23 novembre 1882 n. 1118, assunse la denominazione di Bagni della Porretta, con Regio Decreto del 7 agosto 1931 n. 1115, assunse quello di Porretta Terme nel 1931.

 

Granaglione

 

Il nome pare derivare dal germanico longobardo “Warn” (“guardare”) da cui “Warnen” (“guardarsi”) con allusione ad un luogo di osservazione, come pare plausibile data l’altitudine di 800 metri sul livello del mare e per la posizione strategica tra i territori di Bologna e Pistoia.

Priva di fondamento quindi un’altra teoria che lo vorrebbe derivare da “granum” (“granello”), vuoi per la modesta estensione degli abitati, o vuoi per la natura ghiaiosa del terreno.

 

Fino al 1219 appartenne al Comune di Pistoia, che amministrava questo territorio dal centro di Stagno (oggi Comune di Camugnano), pur appartenendo alla Diocesi di Bologna (che aveva il suo centro pievano a Sùccida, attuale frazione Capanne, centro della cura d’anime di 22 parrocchie montane). In seguito i Bolognesi fusero Sùccida e Granaglione in un unico Comune.

Nel 1863, con l’apertura della linea ferroviaria Bologna-Pistoia, si ebbe un rapido sviluppo dei centri di fondovalle di Ponte della Venturina e Molino del Pallone, quest’ultimo divenuto sede municipale formalmente dal 1948.

 

Il vecchio stemma comunale di Granaglione era stato concesso dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro con Decreto dell’8 gennaio 1999: “Campo di cielo, a tre montagne di verde [al naturale], la montagna centrale con i declivi interamente visibili, le montagne laterali uscenti dai fianchi e con i declivi parzialmente celati dalla montagna centrale, essa montagna centrale cimata dal castagno di verde, fustato al naturale, fruttato di sei d’oro, disposti 3 e 3, il castagno sormontato dalla stella a cinque raggi d’argento, le montagne fondate sulla pianura erbosa di verde, parzialmente solcata dal corso d’acqua d’azzurro, fluttuoso d’argento, posto in banda abbassata, esso corso fluente dall’avvallamento tra la montagna centrale e la montagna posta a destra fino all’angolo della punta”.

 

In alcune figurazioni precedenti i colli laterali sono cimati da spighe di grano, con evidente riferimento “parlante” al toponimo, non previsti però dal decreto di concessione (quindi non rappresentati nell’illustrazione).

 

Note di Massimo Ghirardi

 

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs


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Profilo araldico


Il Comune di Alto Reno Terme è stato costituito il 1 gennaio 2016 unendo i Comuni di Granaglione e di Porretta Terme.

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro alla bordura di bianco…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune