Città di Brunico –Bruneck (BZ)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: B220
- Codice Istat: 21013
- CAP: 39031
- Numero abitanti: 15523
- Nome abitanti: brunicensi
- Altitudine: 830
- Superficie: 45.06
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 74.0
- Comuni confinanti:
Falzes, Gais, Marebbe, Perca, Rasun Anterselva, San Lorenzo di Sebato, Valdaora.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il nome Bruneck è una parola composta dal nome personale “Bruno” e dal suffisso “-eck” (corno, sporgenza; e quindi colle, rocca) il toponimo quindi significa ‘rocca di Bruno’, tant’è che il luogo fu conosciuto anche con il nome italiano di “Brunopoli”; in riferimento al principe-vescovo di Bressanone, Bruno von Kirchberg (1250-1288), che fece costruire il castello nella seconda metà del XIII secolo, attorno al quale si svilupperà poi la città.
L’attuale nome italiano deriva dall’italianizzazione del toponimo tedesco e che curiosamente ha oscillazione tra l’accentuazione Brùnico o Brunìco.
Lo stemma è stato formalmente riconosciuto con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 settembre 1931 ma è molto più antico, risale almeno al XV secolo e mostra la figura stilizzata del castello del vescovo Bruno. La forma attuale è stata probabilmente modellata sulla torre-campanile fortificata della chiesa delle Orsoline di Brunico.
Come per molte altre insegne civiche si basa sull’immagine del sigillo della città del 1356: la torre-porta posta sul monte (nello stile “alla tedesca”) allude al toponimo e si ispira anche allo stemma proprio del vescovo Bruno (il cui cognome Kirchberg significa letteralmente “monte della chiesa”).
Una rappresentazione a colori di questo stemma si trova nell’Armoriale, manoscritto tra 1504 e il 1528 conservato presso il Museo regionale tirolese (Tiroler Landesmuseum) “Ferdinandeum” di Innsbruck.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Martin Axel Lugger per la preziosa collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Utet, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, MANUALE DELL’ALTO ADIGE, Giunta Provinciale, Bolzano 2004.
Hye (Franz –Heinz, von). SÜDTIROLER GEMEINDE WAPPEN. Entstehung, Begründung, Geschichte. Athesia, Bolzano 2005.
Prünster (H.), DIE WAPPEN DER GEMEINDEN SÜDTIROLS. Etschlandbücher, Veröffentlichungen des Landesverbandes für Heimatpflege in Südtirol, Band 7, Bolzano 1972.
Tolomei (Ettore), PRONTUARIO DEI NOMI LOCALI DELL’ALTO ADIGE. Istituto di Studi per l’Alto Adige, Roma 1935.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento alla torre spiovente di rosso fondata su un muro di cinta dello stesso merlato ed aperto alla saracinesca alzata d’argento; il tutto fondato su un monte di tre cime di verde”
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo partito di bianco e di rosso…”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Gonfalone ufficiale in uso nelle cerimonie.

Gonfalone concesso con il decreto.
“Drappo di rosso…”

Gonfalone in uso nelle cerimonie ridisegnato.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune
Città dell’Impero austro-ungarico dal 1376.