Comune di Padria – (SS)

Informazioni

  • Codice Catastale: G225
  • Codice Istat: 90053
  • CAP: 7015
  • Numero abitanti: 710
  • Nome abitanti: padriesi
  • Altitudine: 310
  • Superficie: 48.03
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 58.0

Storia dello stemma e del comune

Si ritiene che Padria sorga su un territorio popolato da epoca punica, come parrebbe attestare il ritrovamento di tracce di insediamenti umani (tra cui i resti di una fortezza), e che sia da identificare con l’antica citta’ di Gurulis Vetus (il cui nome e’ riportato nello stemma araldico comunale), corrispondente alla “Gouroulis Palaia” citata dal geografo greco Tolomeo. Da un nucleo di abitanti che abbandonarono la citta’ stabilendosi alle pendici del Montiferru fu fondata Gurulis Nova, da cui discende l’attuale abitato di Cuglieri, in Provincia di Oristano. Della dominazione romana nel territorio di Padria si conservano i resti di tre ponti denominati Ponte Ulumu, Ponte Enas e Ponte Etto’ri; quest’ultimo e’ stato edificato sul corso del fiume Temo in una zona al confine con il territorio di Villanova Monteleone. In epoca medievale Padria fu capoluogo della curatoria di Caputabbas nel Giudicato di Torres e dovette subire le conseguenze delle lotte fra i partigiani della famiglia genovese Doria e i conquistatori spagnoli.
All’influenza ispanica si deve la chiesa parrocchiale di Santa Giulia, che costituisce uno dei monumenti presenti in Sardegna di maggior pregio e stilisticamente rappresentativi dell’architettura aragonese-catalana. L’edificio, consacrato ed aperto al culto nel 1520, sorse per iniziativa dei baroni De Ferrera, feudatari della villa di Padria, sui resti di piu’ antiche chiese. La ricerca archeologica parrebbe confermare quanto riportato da una tradizione che vuole il luogo di fondazione della chiesa dedicato alla memoria di una giovane cristiana originaria di Cartagine, di nome Iulia, martirizzata in Corsica con la crocifissione nel V secolo.
La chiesa presenta la bella facciata in pietra arenaria, chiusa ai lati da due contrafforti e divisa orizzontalmente da archetti trilobati che si ritrovano anche nella parte superiore, al cui centro e’ posto il grande rosone con la stella di Davide a sei punte. L’artistico portale e’ incorniciato da un arco a tutto sesto, ed e’ sormontato da un fregio gigliato in altorilievo, mentre ai lati presenta una serie di finte colonnine.
All’interno la chiesa ha una navata unica (con campate gotiche), ai cui lati vi sono quattro cappelle laterali per parte. I capitelli e le mensoline delle volte a crociera delle cappelle sono decorate con figure di angeli, musici e animali, di impronta tardo-gotica; sculture analoghe si trovano anche all’esterno. Sul retro del lato sinistro della chiesa e’ posto il bel campanile a pianta quadrata, decorato con archetti e sormontato dalla cuspide ornata da gattoni.

Nota di Luigi Prato

Comuni confinanti:
Bosa (OR), Cossoine, Mara, Monteleone Rocca Doria, Romana, Villanova Monteleone, Pozzomaggiore

Patrono: Santa Giulia (22 maggio)

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito: il PRIMO, di verde, al monte all’italiana di tre colli, fondato in punta, d’oro, sormontato dal giglio, dello stesso, al capo di argento, caricato dalla croce di rosso; il SECONDO, di azzurro, alla colonna dorica, d’oro, fondata sullla pianura di rosso. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, la scritta, in lettere maiuscole di nero, OLIM GURULIS VETUS. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 26 giugno 2008

Colori dello scudo:
argento, azzurro, verde
Partizioni:
capo, partito

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    26 Giugno 2008