Comune di Spigno Saturnia – (LT)

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Info
  • Codice Catastale: I902
  • Codice Istat: 59031
  • CAP: 4020
  • Numero abitanti: 2962
  • Nome abitanti: spignesi
  • Altitudine: 46
  • Superficie: 38.68
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 90.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome Spigno va ricondotto all’ambiente naturale e a due piante spinose largamente presenti sul territorio spignese: il biancospino e il pruno selvatico. Quest’ultimo veniva utilizzato anche per rinforzare le palizzate dei recinti: i suoi aculei proteggevano sia dalle bestie, sia da eventuali assalitori. All’indomani dell’unità d’Italia, il 16 novembre 1862, il comune aggiunse il nome di Saturnia a quello di Spigno, costituendo l’ultima variazione di una denominazione che, nelle carte più antiche, appare in diverse dizioni: Spini, Spinei, Spiniu, Spineo, Spingium e Spingo.
Storicamente l’aggregato di Spigno si fa risalire alla formazione di diversi pagi, piccoli villaggi di pastori (a Campovivo, dove sopravvivono resti di un bel muro poligonale, Campola di San Giovanni Aracoeli, Casarine, Colle di Teti).
Questo paese si divide in due diversi insediamenti: Spigno Vecchio (o Superiore) e Spigno Nuovo (o Inferiore). Quest’ultimo è nato in pianura, successivamente agli eventi bellici del 1943-44, in seguito ai quali rimase distrutto quasi completamente l’antico insediamento di collina, inducendo gran parte degli abitanti ad abbandonarlo progressivamente. Il paese antico di Spigno si svolge secondo le antiche trame delle curve di livello e delle necessità di difesa, con case addossate, stradine o scalinate strette, edifici modesti, ma decorosi, secondo una tradizionale cultura contadina, rigorosa ed essenziale.
Spigno Vecchio si adagia in una vallata che si apre sul versante orientale dei monti Aurunci. I1 suo territorio è prevalentemente montuoso e comprende quella che, con i suoi 1533 metri, è la più alta delle cime degli Aurunci: i1 monte Petrella; a questa fanno da corona i monti Sant’Angelo, Campetelle, Rave Grande, Strappaduro e Fammera.
La Spigno di pianura è collocata lungo un’arteria di grande scorrimento, la superstrada Cassino-Mare, che assicura una continua relazione fra il comune e le realtà economiche e insediative circostanti. I1 nuovo abitato è sorto con molta semplicità, senza grandi orpelli, ma con dignità, raccogliendosi attorno ai tradizionali punti di riferimento, il Palazzo comunale e la Parrocchiale e manifestando, in questi ultimi anni, concreti segni di espansione sul territorio.

BLASONATURA

“D’oro, all’arbusto spinoso sradicato, munito di dieci rami, cinque per parte, i sei inferiori secchi, muniti ognuno di cinque spini, i quattro superiori muniti ognuno di cinque foglie e di due spini, la sommità dell’arbusto munito di due spini e tre foglie, poste a ventaglio, il tronco, i rami, gli spini di nero, le foglie di verde. Sotto lo scudo su lista bifida svolazzante d’oro la scritta in lettere maiuscole di nero UNIVERSITA’ DE SPINGO – 1668. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 27 ottobre 1994 in sostituzione del D.P.R. 24 marzo 1994

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma con il campo argento, diversamente da quanto previsto dal blasone.

Stemma con il motto leggermente diverso forse per un errore.

Stemma non più in uso

BLASONATURA

“Drappo di verde…”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Ottobre 1970

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    24 Marzo 1994

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